ph carlozanzi
Preferisco pregare all'aria aperta.
In foto: Crocifisso al Passo Gardena
lunedì 31 luglio 2017
L'oro del mattino
ph carlozanzi
Sin dal 1963, ho sempre amato le ore del mattino. Ecco il Sassolungo (visto dal Passo Gardena) stamani, alle 7.15.
Sin dal 1963, ho sempre amato le ore del mattino. Ecco il Sassolungo (visto dal Passo Gardena) stamani, alle 7.15.
Una dolce serata
ph carlozanzi
Facendomi aiutare da questo tramonto sulla cima del Sassolungo, auguro a tutti i miei amici una dolce serata.
Facendomi aiutare da questo tramonto sulla cima del Sassolungo, auguro a tutti i miei amici una dolce serata.
Bimbi in alto
ph carlozanzi
Fa sempre piacere vedere ragazzi camminare in montagna. Eccone alcuni, in cima al Piz Boè (m 3152 slm).
Fa sempre piacere vedere ragazzi camminare in montagna. Eccone alcuni, in cima al Piz Boè (m 3152 slm).
Marmolada mattino e sera
ph carlozanzi
Le nostre passeggiate in montagna vanno dalle 9 del mattino alle 16 del pomeriggio, più o meno. Non sono comprese le albe e i tramonti, quindi perdiamo molto della suggestione dei monti. Non si può avere tutto dalla vita. Questa è la Marmolada vista da sopra il Passo Pordoi, alle 9 e alle 16.
Le nostre passeggiate in montagna vanno dalle 9 del mattino alle 16 del pomeriggio, più o meno. Non sono comprese le albe e i tramonti, quindi perdiamo molto della suggestione dei monti. Non si può avere tutto dalla vita. Questa è la Marmolada vista da sopra il Passo Pordoi, alle 9 e alle 16.
domenica 30 luglio 2017
Croce
ph carlozanzi
Croci sulle cime, croci lungo i sentieri...il Dio crocifisso -che qui non manca mai- pare in contrasto con il Dio Padre buono che parla con il linguaggio affascinante dei monti.
Croci sulle cime, croci lungo i sentieri...il Dio crocifisso -che qui non manca mai- pare in contrasto con il Dio Padre buono che parla con il linguaggio affascinante dei monti.
Buascia
Non vorrete forse che io vi tedi con le solite frasi fatte sul fascino delle dolomiti? Sulla loro ineguagliabile bellezza? Aggiungendo poi richiami nostalgici di gioventù e tutto il corollario di banalità...già scritte e riscritte (questo è il 5° anno di fila che torniamo in Val Gardena) su questo blog. Anche perché la montagna ha pure i suoi lati negativi: le buasce, ad esempio. Se non ci state attenti, soprattutto sull'Alpe di Siusi, rischiate di rimanerci male, anche perché i soldi non arrivano mai!
Un sole colorato
ph carlozanzi
Ieri sera, verso le 18, sopra i cieli della Val Gardena, il sole dietro le nuvole regalava questo inusuale arcobaleno.
Ieri sera, verso le 18, sopra i cieli della Val Gardena, il sole dietro le nuvole regalava questo inusuale arcobaleno.
venerdì 28 luglio 2017
Crisi
Capitano giorni nei quali non ci andiamo bene. Vorremmo fare di più, ci giudichiamo potenzialmente migliori ma la resa effettiva (che è poi ciò che conta) non ci appaga. Potrebbe essere il prologo di una crisi di 'crescita', dolorosa (si lasciano certezze), bracciate verso un lido più appagante. Per lo più la risolviamo comoda, lustriamo la nostra medaglia, ci valorizziamo per ciò che siamo e via. Del resto la sera arriva subito e pochi hanno voglia di soffrire, se non è strettamente necessario.
Stessa barca
ph carlozanzi
Ragazzi, siamo tutti sulla stessa barca, diretti all'identico, disagevole porto. Remiamo insieme. E soprattutto, se qualcuno scopre che in quel porto non albergano solo nemici, lo dica, convinca gli altri, li rassicuri. E la remata sarà più sciolta, il tramonto meno cupo, gradevole il sapore del pesce arrostito.
Ragazzi, siamo tutti sulla stessa barca, diretti all'identico, disagevole porto. Remiamo insieme. E soprattutto, se qualcuno scopre che in quel porto non albergano solo nemici, lo dica, convinca gli altri, li rassicuri. E la remata sarà più sciolta, il tramonto meno cupo, gradevole il sapore del pesce arrostito.
giovedì 27 luglio 2017
Il Siddharta di Bezzon
ph carlozanzi
Non
si appanna l’estro, la vena letteraria di Emiliano Bezzon (Comandante della
Polizia locale di professione, narratore giallista per ispirazione), che questo
pomeriggio in Villa Toeplitz ha presentato il suo nuovo romanzo: Il manoscritto
scomparso di Siddharta (Robin edizioni). Fra il pubblico quasi tutta la Giunta
di Palazzo Estense, il poeta editore Dino Azzalin e tanti estimatori di Bezzon,
che questa volta si troveranno di fronte a due storie parallele, una ambientata
nel 1922 e l’altra ai nostri giorni. Ma come mai Siddharta e quindi Herman
Hesse?
“Ero
in vacanza in montagna e pioveva” racconta l’autore, “quindi sono andato a
visitare la casa di Herman Hesse, notando fra l’altro un quadro della Valsolda,
un acquerello realizzato proprio dal noto scrittore, che dipingeva su consiglio
del suo psicoterapeuta. Ho quindi immaginato Hesse intento a dipingere, fatto
oggetto dell’inspiegabile furto del manoscritto di Siddharta.”
Fantasia
a ruota libera, il comandante-scrittore ha chiamato in campo, come sua
abitudine, molte donne, soprattutto nei panni di investigatrici, ambientando la
storia proprio in Valsolda.
Brindiamo quindi a questo nuovo giallo: con cin.
Abbaglio
ph carlozanzi
La mia ombra sta quieta sotto la mia luce,
e si guarda bene di uscire allo scoperto.
Come ogni essere pensante e peccante,
sono solo un abbaglio.
Gocce nel sole
risucchiate a terra,
chissà..forse persino utili per chi ha sete.
La mia ombra sta quieta sotto la mia luce,
e si guarda bene di uscire allo scoperto.
Come ogni essere pensante e peccante,
sono solo un abbaglio.
Gocce nel sole
risucchiate a terra,
chissà..forse persino utili per chi ha sete.
mercoledì 26 luglio 2017
Contro la scuola - 3
La
scuola nasce dall’incontro tra due libertà che si guardano in faccia e si
dicono: “Tu sei un bene per me.” Senza quell’incontro e quella libertà
reciproci, l’aula diventa una prigione, il sapere è ridotto a corollario, il
lavoro sprofonda (da una parte e dall’altra della cattedra) in una noia
mortale. Viene meno la necessità, a volte l’urgenza, spesso la bellezza di
crescere insieme, insegnante e studente, in una prospettiva comune che vada
molto più in là del semplice piacere-dovere di apprendere o trasmettere
conoscenze. E’ la gioia di crescere dando –o almeno cercando di dare- senso ala
vita. Non c’è altro mestiere al mondo capace di offrire una prospettiva più
vasta….
Ascoltando Mary
In fondo questa è una poesia di protesta, la parola scritta che si lamenta dello strapotere della musica, sia essa sola o accompagnata dal testo. Dovrei dire 'della mia parola scritta', che vorrebbe coinvolgere totalmente (cioè anche commuovere) il lettore mentre i miei drappelli di parole restano soldati senza gloria.
ASCOLTANDO
MARY
di carlozanzi
Metto
in fila drappelli di parole,
con
ordine, soldati senza gloria
mentre
le note già cantano vittoria,
ordine
sparso, libere nel sole.
Parole
sfarinate fra le dita,
secche,
dure, messaggi di ragione
mentre
la musica diventa la canzone
6
marzo 2015
martedì 25 luglio 2017
Contro la scuola - 2
In attesa di poter leggere il libro del prof. Riccardo Prando, 'Contro la scuola', pubblichiamo la prefazione scritta dal poeta Davide Rondoni (foto).
Un lungo
racconto o un lungo sfogo? O forse un lungo tormento, lieto e profondo, offerto
come a sigillo di una storia di insegnamento. Cosa è questo libro pieno di
idee, incontri, volti quasi di sfuggita?
Diceva Péguy che
ogni crisi di civiltà è una crisi di insegnamento. E invece tutti coloro o
quasi che han osservato questa crisi per cercare di capirla e domarla non han
guardato lì, nell'insegnamento. Hanno guardato altrove: nelle banche, nelle
aziende, nei vaticini quasi tutti sbagliati degli economisti, nelle prime
pagine dei giornali sempre lontani dalla vita reale.
Intanto
quest'uomo insegnava, incontrava ragazzi tutti i giorni, si stupiva, si
commuoveva, si dannava l'anima intorno a libri, parole, ragazzi irrequieti.
Lontano dagli sguardi di coloro che pensavano di capire, di analizzare la
crisi.
Questo libro è
una storia sottotraccia. Sfuggirà agli archivisti delle grandi concentrazioni
di dati, del fruscio di algoritmi, insomma a coloro che non sanno nulla del
tremore di un sedicenne, della noia di una diciassettenne. A coloro che non
sanno nulla di quel che ha scritto Rimbaud in "Una stagione
all'inferno".
Certo, questo
libro lo possiamo consigliare agli insegnanti, che nella lunga riflessione a
voce alta, quasi nel flusso di coscienza a tratti, possono trovare spunti,
rispecchiamenti, correzioni e suggerimenti. Ma non è un libro per insegnanti.
Lo dovrebbero leggere sindaci, politici, economisti, giornalisti, direttori
televisivi.
È un libro
esagerato, scomposto, pieno di anse come
un fiume. Di intuizioni fulminee. Di ripensamenti. Forse un genere nuovo, che ha alcuni
precedenti sparsi, in carta e on line di professori che riflettono sulle loro
esperienze. Penso non solo ai più noti
prof e scrittori D'Avenia, Mastrocola, Affinati, ma anche a più riparati
docenti sparsi nella penisola che in libretti o
blog come bottiglie nel mare dicono della loro mansione segreta, della
loro fatica e dello sperdimento di un'epoca.
Qui a volte si
rimpiange un passato che non solo non torna, ma è la causa dell'oggi e dunque
non va rimpianti ma corretto oltre che tradotto.
Se si interrompe
la corretta traduzione si interrompe il metodo dell'insegnamento. E qui
troviamo molti spunti di metodo, per quanto non esposti in modo sistematico e
ordinato. Ma il lettore interessato potrà trovarne gli appunti sparsi.
Anche quando
sembra prevalere il tono del rammarico, del rimpianto, torna il guizzo
dell'innamorato del futuro intravisto negli occhi ombrosi, ridenti e fuggitivi
di ragazzi. Si tratta di esseri che a volte sembrano capitati a scuola piovendo
da chissà quale pianeta non interpretabile. E il prof avvolto da un affetto
intero e serio non se ne va in pensione come uno sconfitto, ma come uno che non
ha piegato le spalle sotto la disperanza.
La scrittura che
dà vita a questo diario -tumultuoso e appassionato, concentrato e felicemente
sgangherato- è una sorta di confessione mista a sommessa invettiva. Ne viene
uno zibaldone pieno di andirivieni su vari temi e di percorsi intrecciati.
Una lettura che
fa pensare, continuamente. E anche dopo.
Cemento all'Alpe di Siusi
Brutte notizie mi giungono dal mio amico Adriano, in vacanza con Giovanna in Val Gardena. Ieri hanno camminato sino al rifugio Zallingher, all'Alpe di Siusi, e cosa hanno trovato? Cemento!
Concentrazione
ph carlozanzi
Il passato ci frega. Il futuro ci danneggia. Il presente resta il più affidabile: conviene concentrarsi lì.
Il passato ci frega. Il futuro ci danneggia. Il presente resta il più affidabile: conviene concentrarsi lì.
Contro la scuola
Sarà presto nelle librerie (e verrà presentato in anteprima al Meeting di Rimini e al Premio Chiara 2017) il nuovo libro di Riccardo Prando, docente, giornalista e narratore varesino. Stamani il quotidiano La Prealpina dava ampio rilievo all'evento. Qui Prando è docente, il suo primo lavoro, che svolge con passione da oltre tre decenni. Una passione che regge, nonostante la scuola del terzo millennio si stia prodigando per deluderlo.
'Contro la scuola' (La fontana di Siloe edizioni), questo il titolo provocatorio di un libro sul quale torneremo in questo periodo, che è arricchito da una prefazione di Davide Rondoni.
Prando invita ad opporsi ad un modello educativo che privilegia la struttura a scapito della cultura, e che riduce lo studente a numero.
lunedì 24 luglio 2017
L'inizio
25 luglio 1953 - Per quanto mi riguarda, lì un po' sono nato anch'io, almeno in potenza. Nozze a Fogliaro, e la sera del 25 luglio Ines e Mario erano già ad Ortisei, in Val Gardena.
L'intervista
Recentemente un noto giornalista varesino mi ha intervistato. Fra le varie domande, l'ultima è stata questa: "Senta, prof, ha già passato i sessant'anni, non è lontano dalla pensione, è nonno....se dovessero chiederle, magari una sua figlia o un ex alunno, quali considera le armi più appropriate per affrontare le battaglie della vita, cosa risponderebbe?"
"Mi trova preparato, perché ci penso spesso. Risponderei: fede in Dio, coraggio e pazienza. E fare di tutto per non rimanere soli, valorizzando chi ci vuole bene."
L'intervista è fasulla, la risposta assolutamente vera.
Artista della vita
Il vero artista della vita è chi sa mettere, ogni giorno, un po' di sale, pepe, zucchero e fuochi pirotecnici, illuminando -almeno per un attimo- la monotonia.
domenica 23 luglio 2017
Cartolina dalla Val Gardena
I miei amici Giovanna e Adriano sono in Val Gardena e mi inviano questa bella immagine della chiesina di San Giacomo, sopra Ortisei. "A quarant'anni dalla mia prima Val Gardena" scrive Adriano "siamo tornati, stupiti da tanta bellezza, dono di Dio, insieme ai ricordi di esperienze uniche..."
E sabato prossimo arriviamo anche noi!
Equilibrio sopra la follia
ph carlozanzi
Una nota canzone di Vasco Rossi dice fra l'altro che la vita 'è tutto un equilibrio, sopra la follia...'
La follia non è che uno dei molti aspetti della pesantezza della vita. La nota rockstar, in un'intervista, affermava che tale frase ad effetto gli era nata così, un'intuizione. Del resto in un'altra canzone Vasco canta che 'le canzoni nascono da sole, vengono fuori già con le parole'. Per follia credo intendesse la follia fuori di noi, ma anche la follia dentro di noi, che teniamo a bada, che zittiamo, che rimproveriamo, che imbavagliamo, restando in un equilibrio instabile. Perché -come scrive invece De Andrè- non siamo assolti, siamo coinvolti.
Una nota canzone di Vasco Rossi dice fra l'altro che la vita 'è tutto un equilibrio, sopra la follia...'
La follia non è che uno dei molti aspetti della pesantezza della vita. La nota rockstar, in un'intervista, affermava che tale frase ad effetto gli era nata così, un'intuizione. Del resto in un'altra canzone Vasco canta che 'le canzoni nascono da sole, vengono fuori già con le parole'. Per follia credo intendesse la follia fuori di noi, ma anche la follia dentro di noi, che teniamo a bada, che zittiamo, che rimproveriamo, che imbavagliamo, restando in un equilibrio instabile. Perché -come scrive invece De Andrè- non siamo assolti, siamo coinvolti.
sabato 22 luglio 2017
Gente di mercato
ph carlozanzi
Al mercato varesino di piazzale Kennedy scendo una volta ogni tre-quattro anni, non di più. Non amo comprare, non amo mettere le mani delle mucchie, non trovo soddisfazione nel fare affari, sono assai diverso dal mio amico Livio (incontrato stamani), per lui andare al mercato è come aprire l'uovo di Pasqua, non si sa mai quello che trovi. Stamani è stato il mio turno. Ciò che amo del mercato è osservare la gente, la sovrabbondanza di amici soprattutto del Nordafrica dietro le bancarelle e i clienti. Qui è tutto più colorato, i trucchi femminili sono più marcati e meno curati, i danni dell'età più ostentati, la parlata più libera. Stamani persino mio padre in bici si è messo in tinta con la tinta del mercato. Allontanato in malomodo da un venditore nordafricano (mi accusava ingiustamente di aver fotografato la moglie velata), tutto sommato mi sono divertito, fissando questa porzione della mia città che conosco poco, che forse invidio per la spontaneità, per i sorrisi.
venerdì 21 luglio 2017
La corda di Chester
Ieri, 20 luglio, Chester Bennington, 41 anni, cantante dei Linkin Park, si è impiccato. Faceva uso di alcol e droga, soffriva di depressione. Osannato dalle folle, certamente non privo di denaro, sei figli da tre matrimoni, non era felice. La vita, troppo pesante per lui, lo ha schiacciato.
Non conoscevo Chester né il suo gruppo. Oggi ho ascoltato una delle sue ultime canzoni, Heavy, che mi è piaciuta e mi è piaciuto anche il testo, che allego qui. Non so se sia proprio Chester l'autore, so che è profetica.
Linkin Park Heavy
Traduzione
In questo momento non mi piace il mio
modo di pensare
Accumulo problemi che sono così superflui
Vorrei poter rallentare le cose
Voglio liberarmene ma c’è una sorta di conforto nel panico
Accumulo problemi che sono così superflui
Vorrei poter rallentare le cose
Voglio liberarmene ma c’è una sorta di conforto nel panico
E mi sta facendo diventare matto
Pensare che tutto riguardi me
Sì mi sta facendo diventare matto
perché non posso sfuggire alla gravità
Pensare che tutto riguardi me
Sì mi sta facendo diventare matto
perché non posso sfuggire alla gravità
Sto tenendo duro
perché tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
perché tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
Continuo a trascinarmi dietro quello che
mi sta portando giù
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perchè tutto è così pesante?
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perchè tutto è così pesante?
Dici che sono paranoico
Ma sono sicuro che il mondo mi abbia preso di mira
Non sono io a decidere
Che i miei pensieri siano così fottutamente incasinati
Ma sono sicuro che il mondo mi abbia preso di mira
Non sono io a decidere
Che i miei pensieri siano così fottutamente incasinati
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
Sto tenendo duro
Perchè tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
Perchè tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
Continuo a trascinarmi dietro quello che
mi sta portando giù
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perchè tutto è così pesante?
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perchè tutto è così pesante?
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se lo fossi
So di non essere il centro dell’universo
Ma tu continui a girarmi intorno come se
lo fossi
E mi sta facendo diventare matto
Pensare che tutto riguardi me
E mi sta facendo diventare matto
Pensare che tutto riguardi me
Sto tenendo duro
Perché tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
Perché tutto è così pesante?
Sto sopportando
Molto più di quello che posso portare
Continuo a trascinarmi dietro quello che
mi sta portando giù
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perché tutto è così pesante?
Se solo lasciassi andare, sarei libero
Sto tenendo duro
Perché tutto è così pesante?
Il corpo di Raffo - due
ph carlozanzi
Le mie poche note su Silvio Raffo e il suo nuovo libro di poesie hanno creato un certo dibattito, e un po' me l'aspettavo: perché Silvio è un personaggio, al pari del fratello Mauro Della Porta Raffo (chissà perché l'uno solo Raffo e l'altro Della Porta Raffo?). I due (che non si filano più di tanto) non difettano certo di autostima, una dote che nella vita serve, per deprimersi il meno possibile. Soprattutto ad una certa età, età che il sottoscritto e i due noti fratelli hanno raggiunto. Che dire? Ciò che di Silvio affascina -sia i giovani che i meno giovani, a giudicare dal pubblico di ieri a Villa Toeplitz- è anzitutto la passione: crede in quello che dice, ne ha fatta una ragione di vita, ha probabilmente 'sacrificato' anche qualcosa sull'altare delle sue passioni. Ha le sue idee e le porta avanti coerentemente. Dividendo il pubblico.
Da collega docente mi permetto di stringergli la mano: i prof appassionati lasciano il segno.
Le mie poche note su Silvio Raffo e il suo nuovo libro di poesie hanno creato un certo dibattito, e un po' me l'aspettavo: perché Silvio è un personaggio, al pari del fratello Mauro Della Porta Raffo (chissà perché l'uno solo Raffo e l'altro Della Porta Raffo?). I due (che non si filano più di tanto) non difettano certo di autostima, una dote che nella vita serve, per deprimersi il meno possibile. Soprattutto ad una certa età, età che il sottoscritto e i due noti fratelli hanno raggiunto. Che dire? Ciò che di Silvio affascina -sia i giovani che i meno giovani, a giudicare dal pubblico di ieri a Villa Toeplitz- è anzitutto la passione: crede in quello che dice, ne ha fatta una ragione di vita, ha probabilmente 'sacrificato' anche qualcosa sull'altare delle sue passioni. Ha le sue idee e le porta avanti coerentemente. Dividendo il pubblico.
Da collega docente mi permetto di stringergli la mano: i prof appassionati lasciano il segno.
giovedì 20 luglio 2017
La solitudine del poeta
ph carlozanzi
Presentando il suo ultimo libro 'Corpo segreto', Silvio Raffo ha alternato la lettura delle sue liriche con alcune canzoni. La prima è stata 'Para siempre' di Giuni Russo. "Questa canzone rispecchia ciò che sono" ha detto Raffo, "una persona che non ha legami." Eccolo Silvio, mentre ascolta la canzone di Giuni.
Presentando il suo ultimo libro 'Corpo segreto', Silvio Raffo ha alternato la lettura delle sue liriche con alcune canzoni. La prima è stata 'Para siempre' di Giuni Russo. "Questa canzone rispecchia ciò che sono" ha detto Raffo, "una persona che non ha legami." Eccolo Silvio, mentre ascolta la canzone di Giuni.
Il corpo di Raffo
ph carlozanzi
I Giardini letterari di Villa Toeplitz hanno ospitato questa sera il poeta e narratore Silvio Raffo, presentato da Linda Terziroli. Può forse smentirsi un personaggio che viaggia non lontanissimo dai settanta, noto per la sua cultura, il suo amore per gli abiti vistosi e colorati e per le sue doti oratorie (oltre che letterarie)? Certo che no, così Raffo ha istrionicamente presentato il suo ultimo libro, la raccolta di poesie 'Corpo segreto', 150 liriche (delle oltre 700 ancora inedite) scritte negli ultimi due anni. "Come avrete notato" ha detto il docente, in pensione, del Liceo Classico 'Cairoli' di Varese, "sono in rima e in endecasillabi, perché io sono malato di endecasillabi e rima, saremo tre o quattro in Italia che scrivono così...."
E ancora: "C'è forse qualcosa di più desiderabile della bellezza e della giovinezza? Io dico di no..."
Al di là dell'aspetto giovanile, dell'abbronzatura perenne, del ciuffo ribelle, il poeta è entrato nella terza età: ciò, ovviamente (come per tutti) lo disturba, lo inquieta, lo invoglia ancor più a vivere di letteratura, la sua vera amante, il suo solo legame duraturo.
I Giardini letterari di Villa Toeplitz hanno ospitato questa sera il poeta e narratore Silvio Raffo, presentato da Linda Terziroli. Può forse smentirsi un personaggio che viaggia non lontanissimo dai settanta, noto per la sua cultura, il suo amore per gli abiti vistosi e colorati e per le sue doti oratorie (oltre che letterarie)? Certo che no, così Raffo ha istrionicamente presentato il suo ultimo libro, la raccolta di poesie 'Corpo segreto', 150 liriche (delle oltre 700 ancora inedite) scritte negli ultimi due anni. "Come avrete notato" ha detto il docente, in pensione, del Liceo Classico 'Cairoli' di Varese, "sono in rima e in endecasillabi, perché io sono malato di endecasillabi e rima, saremo tre o quattro in Italia che scrivono così...."
E ancora: "C'è forse qualcosa di più desiderabile della bellezza e della giovinezza? Io dico di no..."
Al di là dell'aspetto giovanile, dell'abbronzatura perenne, del ciuffo ribelle, il poeta è entrato nella terza età: ciò, ovviamente (come per tutti) lo disturba, lo inquieta, lo invoglia ancor più a vivere di letteratura, la sua vera amante, il suo solo legame duraturo.