lunedì 30 aprile 2018
Franco Matticchio da Ghiggini
Per chi ha intenzione di trascorrere il Primo maggio non fuori porta (con seri rischi di stress da incolonnamento auto) ma fra le mura cittadine (Varese), allora suggerisco un giretto pomeridiano in centro città. Dalle 16 alle 19 apre infatti la mostra 'A bruciapelo' in Galleria Ghiggini (via Albuzzi). In mostra i disegni di Franco Matticchio, varesino classe 1957, che di classe ne ha da vendere. La mostra è curata da Mario Chiodetti. Matticchio ha disegnato la copertina del suo ultimo libro. Franco voleva diventare disegnatore di Topolino, non ce l'ha fatta ma ha fatto molto altro, come disegnatore. E chi verrà da Ghiggini se ne accorgerà.
La mostra resterà aperta per tutto il mese di maggio.
La poesia di Arnaldo
ph da google immagini
Mite e immatura
di arnaldo bianchi
Mite e immatura è la mattina che sboccia e
lenta e languida si disfa,
nascosta dentro la luce del giorno,
gialla e bianca e trasparente
come uno sguardo innamorato,
mettiamo il tuo, che
timido s'accende.
aprile 2003
Mite e immatura
di arnaldo bianchi
Mite e immatura è la mattina che sboccia e
lenta e languida si disfa,
nascosta dentro la luce del giorno,
gialla e bianca e trasparente
come uno sguardo innamorato,
mettiamo il tuo, che
timido s'accende.
aprile 2003
30 anni di Fiab
Nel
1988 nasceva FIAB Varese-Ciclocittà, e da 30 anni la benemerita associazione
che ama i pedali non ha mai smesso di propagandare la bici ecologica, per la
salute (non certo la bici da Tour de France o Giro d’Italia), per tutti. Ed è
tempo di festeggiare la ricorrenza. L’appuntamento è per sabato 5 maggio 2018.
Alle 10 ritrovo in piazza Repubblica, con la ciclofficina aperta tutto il
giorno. Alle 11 conferenza stampa: presentazione della mappa della ciclabilità
varesina e mostra di foto storiche. Alle 15 la pedalata aperta a tutti e alle
17 torta, candeline, merenda e musica. ‘A 30 all’ora la città migliora’ è il
motto della Festa. Ho conosciuto gli amici di Fiab-Ciclocittà principalmente in
occasione dell’iniziativa A scuola in bicicletta, che per tanti anni ha
coinvolto le scuole medie cittadine. A loro il mio grazie per il coraggio e la
tenacia. W la bici!
domenica 29 aprile 2018
Una malattia chiamata tifo
ph carlozanzi
Ieri
sera, verso le 21, me ne tornavo a casa, lasciando diluire con passi lenti la
gioia per la vittoria della pallacanestro Varese contro Brindisi. Il cielo
protestava ancora ma sommessamente, dopo il temporale. Non piangeva lacrime di
pioggia, era una minaccia per scherzo. Vittoria dopo una partita tirata e il
cuore a mille. Riflettevo su questa vicenda del tifo e del fatto che ci si
appassioni, si soffra e si gioisca potentemente solo perché alcuni atleti si
divertono a giocare, e noi siamo lì a guardarli. In fondo è un trastullo. Una
malattia chiamata tifo, che a volte degenera, porta all’odio, a gioire per le
sconfitte degli avversari, a mettersi le mani addosso, incapaci di
autocontrollo. Si noti che non di rado tale gioco porta guai fisici a chi lo
pratica, che l’esito finale è fortemente condizionato da terzi, cioè dagli
arbitri, che la fortuna ha un ruolo non secondario…Insomma: tanto rumore per
nulla. Alla squadra del cuore si affidano le nostre sorti, i nostri riscatti,
la dimenticanza dei nostri fallimenti. Una vittoria ci regala la sensazione di
essere vincenti pure noi, una sconfitta ci deprime sino a gesti riprovevoli.
Per
parte mia sono tifoso appassionato solo del basket varesino. Gli altri sport
(calcio in primis) mi regalano emozioni sempre sotto ampio controllo. Per il
basket posso anche alzare le braccia al cielo, imprecare, mollare pugni alla
ringhiera, lanciare male parole contro gli arbitri..e di tutto ciò un po’ mi
vergogno.
OJM Varese-Brindisi: 69-65
ph carlozanzi
Il disastro, la rimonta, qualche guaio finale e infine? Mamma mia, che partita quella di stasera contro Brindisi. Nulla è scontato in questo campionato di basket, e Varese ha dovuto lottare sino agli ultimi secondi per portare a casa una vittoria essenziale per il cammino verso i play-off, contro Brindisi, quasi salva ma non ancora, allenata da coach Vitucci, che buoni ricordi ha lasciato nella nostra città. Si inizia che peggio non si può, sbagliano praticamente tutti, Okoye è irriconoscibile, 0 su 3 e 2 falli. Finisce il quarto 8-13 per gli ospiti, che per fortuna cileccano anche loro. Però sono avanti. Il secondo quarto mette davvero i brividi, palle perse, percentuali ridicole, Okoye che continua a sbagliare, compresa una schiacciata di rabbia che finisce sul ferro e vola in cielo. Siamo sotto anche di 9 (12-21) e si teme la debacle. Per fortuna abbiamo due santi in campo, san Cain e san Avramovic, più altri che collaborano in difesa, come Vene. Questo ci impedisce di non affondare definitivamente e di reggere l'urto di Brindisi che prende coraggio e vorrebbe mettere le mani sulla partita. Due punti di Okoye (finalmente) ci permettono di restare in gara: 25-27 a metà partita. Il terzo quarto è nostro, con un parziale di 24-10. Una tripla di Vene, Natali che segna una bomba più tre liberi, oltre al continuo e produttivo apporto dei due santi già citati, Cain e Avra. Il secondo, per la verità, di tanto in tanto si lascia andare a qualche intemperanza, ma nel complesso è ottimo. 49-37 al termine del terzo quarto: e si tira il fiato. Ma chi conosce il basket sa che 12 punti di scarto sono niente. Infatti. Mentre Okoye è sempre in giornata no (e anche di più), Avramovic e Cain mantengono alti livelli, ma Brindisi sale sale sale e arriva a 3 punti: 52-49. Tremano le mani. Ma ecco 2 punti del redivivo Okoye ma soprattutto ecco il play Larson che, improduttivo e impreciso, si sveglia a fine gara e mette 5 punti di fila: 59-49. Ma Brindisi ci crede, non molla, segna triple importantissime ed eccoci a -20" 64-60 per noi. Cain e gli altri (ma soprattutto Cain) difendono come leoni e nella roulette dei tiri liberi ecco il nostro maestro, Avra uomo di ghiaccio, che segna 5 dei 6 liberi che scoccano dalle sue mani, e questo ci permette di vincere 69-65. Il guaio è che hanno vinto anche Bologna, Cantù, Cremona e Sassari, le squadre che stanno lottando con noi per un posto fra le migliori otto. Quindi: bene la vittoria, ma domenica prossima bisognerà vincere contro Cremona.
Forza Varese!
Il disastro, la rimonta, qualche guaio finale e infine? Mamma mia, che partita quella di stasera contro Brindisi. Nulla è scontato in questo campionato di basket, e Varese ha dovuto lottare sino agli ultimi secondi per portare a casa una vittoria essenziale per il cammino verso i play-off, contro Brindisi, quasi salva ma non ancora, allenata da coach Vitucci, che buoni ricordi ha lasciato nella nostra città. Si inizia che peggio non si può, sbagliano praticamente tutti, Okoye è irriconoscibile, 0 su 3 e 2 falli. Finisce il quarto 8-13 per gli ospiti, che per fortuna cileccano anche loro. Però sono avanti. Il secondo quarto mette davvero i brividi, palle perse, percentuali ridicole, Okoye che continua a sbagliare, compresa una schiacciata di rabbia che finisce sul ferro e vola in cielo. Siamo sotto anche di 9 (12-21) e si teme la debacle. Per fortuna abbiamo due santi in campo, san Cain e san Avramovic, più altri che collaborano in difesa, come Vene. Questo ci impedisce di non affondare definitivamente e di reggere l'urto di Brindisi che prende coraggio e vorrebbe mettere le mani sulla partita. Due punti di Okoye (finalmente) ci permettono di restare in gara: 25-27 a metà partita. Il terzo quarto è nostro, con un parziale di 24-10. Una tripla di Vene, Natali che segna una bomba più tre liberi, oltre al continuo e produttivo apporto dei due santi già citati, Cain e Avra. Il secondo, per la verità, di tanto in tanto si lascia andare a qualche intemperanza, ma nel complesso è ottimo. 49-37 al termine del terzo quarto: e si tira il fiato. Ma chi conosce il basket sa che 12 punti di scarto sono niente. Infatti. Mentre Okoye è sempre in giornata no (e anche di più), Avramovic e Cain mantengono alti livelli, ma Brindisi sale sale sale e arriva a 3 punti: 52-49. Tremano le mani. Ma ecco 2 punti del redivivo Okoye ma soprattutto ecco il play Larson che, improduttivo e impreciso, si sveglia a fine gara e mette 5 punti di fila: 59-49. Ma Brindisi ci crede, non molla, segna triple importantissime ed eccoci a -20" 64-60 per noi. Cain e gli altri (ma soprattutto Cain) difendono come leoni e nella roulette dei tiri liberi ecco il nostro maestro, Avra uomo di ghiaccio, che segna 5 dei 6 liberi che scoccano dalle sue mani, e questo ci permette di vincere 69-65. Il guaio è che hanno vinto anche Bologna, Cantù, Cremona e Sassari, le squadre che stanno lottando con noi per un posto fra le migliori otto. Quindi: bene la vittoria, ma domenica prossima bisognerà vincere contro Cremona.
Forza Varese!
Il pensiero della semina
Mi
scuserà l’amico poeta-narratore Dino Azzalin, ma benché mi sforzi (e il fatto
che debba sforzarmi già non va bene) la sua poesia non riesco a capirla. Non la
comprendo e non mi emoziona. Non è certo colpa sua…né colpa mia….qui non è
questione di colpe ma di sintonia poetica. Una qualche mia colpa ci deve però
pur essere perché Dino è pubblicato da Crocetti (uno degli editori più
qualificati in fatto di poesia), ha giudizi critici positivi di poeti
autorevoli (e fra questi Zanzotto), quindi sono io che non sono all’altezza
della poesia contemporanea. Ciò è evidente. Faccio mea culpa.
Mi
dirà l’amico Dino: -Caro Carlo, ma se non ti è piaciuta, se non ti aggrada
perché scriverne? Perché pugnalarmi alle spalle? Meglio tacerne. –
Ma
qui non si tratta di stroncare un libro (sto parlando de ‘Il pensiero della
semina’, l’ultima raccolta poetica di Azzalin), per carità, e poi non sono un
critico, qui si tratta di condividere pareri. A uno piace il dolce, a un altro
no..preferisce il risotto. So che Dino non se la prenderà. E poi chissà, la
poesia che ora metterò ad esempio sarà illuminante per altri, che si
incuriosiranno. Ecco, ne scelgo una a casa (sono circa a metà libro):
p
29
L’assenza è quasi
sempre una scelta precisa.
Misura la distanza del
ritorno, l’assoluta stasi
di una parola o di un
niente che tace.
Matura un cielo da
preda o una radice
più fertile del nostro
fragile esistere,
e ci nutre con la sua
ombra, che ci aiuta
a sopportare l’attesa
di una stella dal mare
Si
dirà che io sono di bocca buona, che cerco la facile commozione, che la mia
semplicità viaggia pericolosamente sul limitare del baratro della banalità, ma
io questa poesia non la comprendo. Né chiedo a Dino di spiegarmela, perché lui
pronto mi risponderebbe: ‘Una poesia non si spiega, caro Carlo.’
Classifica atletica prime Vidoletti
Ecco le classifiche complete delle gare di atletica leggera per le classi prime della Vidoletti, che si sono svolte giovedì 26 aprile nell'impianto di via Manin.
CLASSIFICA
ATLETICA CLASSI PRIME
VORTEX
RAGAZZI
1-MIGLIORI
ASHEBER 1G 43.95
2-DIOP
MALICK 1D 32.58
3-BORGHESI
GIACOMO 1E 31.80
4-GALLI
SIMONE 1G 31.70
5-SCHIFANO
NICOLO’ 1D 31.70
6-FORNASIERI
EDOARDO 1I 28.43
7-FRICHICHE
KARIM 1D 28.41
8-BOCCUTO
FABIO 1F 28.30
9-MARINO
ALESSIO 1B 27.30
10-LUSETTI
MATTEO 1H 26.60
11-MUSSARI
ALESSANDRO 1H 26.41
12-DAL
SOGLIO ANDREA 1H 26.40
13-LONGARI
ANTONIO 1A 26.15
14-IRMICI
GIOVANNI 1B 26.00
15-BERALDO
GABRIELE 1A 25.50
16-COZZI
TOMMASO 1G 25.42
17-CAZZULI
ALESSANDRO 1G 25.20
18-FRANCONERI
MICHAEL 1E 23.70
19-PEVARELLO
ELIA 1H 23.51
20-COPPA
EDOARDO 1E 23.20
21-ZAGO
MOSE’ 1D 21.68
22-LUPPI
PAOLO 1A 21.38
23-ALIGA
AIRON 1A 20.31
24-DE
MARCO TOMMASO 1A 20.10
25-CATELLI
ANDREA 1E 20.00
26-SANDRINI
GABRIELE 1E 18.81
27-COSCIA
LORENZO 1G 18.00
28-MEDIZZA
ALBERTO 1E 14.21
PESO
2 KM
1-BREGA
LORENZO 1A 8.70
2-SOMACAL
FABRIZIO 1B 8.06
3-LARGHI
LORENZO 1G 7.86
4-CORDONE
TOMMASO 1A 7.65
5-BAGATIN
EDOARDO 1D 7.59
6-TORCHIO
NICOLO’ 1C 7.54
7-FLORIS
FRANCESCO 1H 7.44
8-MARAZZI
PIETRO 1G 7.37
9-PERUCCO
FILIPPO 1E 7.33
10-TONTA
GABRIELE 1C 7.25
11-TORRISI
SALVATORE 1C 7.04
12-XHAKAJ
KEISI 1C 6.97
13-MARTUCCI
RICCARDO 1A 6.91
14-KESKIC
ROBERTO 1G 6.56
15-ACCARDI
MATTEO 1B 6.41
16-RIZZO
ANTONIO 1D 6.26
17-VIZARRETA
FABRIZIO 1A 5.77
18-BAKR
OMAR 1A 5.72
19-NARDI
BIAGIO 1E 5.68
20-NALDINI
MATTIA 1C 5.49
21-RAUTI
CRISTOPHER 1B 5.36
22-MARTINOLI
ENEA 1I 5.32
23-BRIGNOLI
LUCA 1C 5.08
24-DELL’AQUILA
MIRKO 1C 4.84
OSTACOLI
60
1-MOSCATELLI
PIETRO 1F 10”72
2-PILLININI
ANDREA 1E 11”48
2-CORDONE
SAMUELE 1E 11”48
4-MARONI
MATHIAS 1I 11”85
5-WAGNER
MARCELLO 1F 12”12
6-MARIANI
BRENNO 1F 12”22
7-BELLI
FEDERICO 1H 12”52
8-BETUCCHI
GIULIO 1A 13”26
9-BARLUZZI
DAVIDE 1E 14”14
10-TOROK
RAFFAELE 1A 14”95
SALTO
IN LUNGO
1-ZANINI
MANUEL 1G 3.75
2-MARANGON
PIETRO 1A 3.65
3-COJOCARU
RAOUL 1D 3.64
4-BATTAGLIA
CRISTIAN 1E 3.51
5-CUCCO
KEVIN 1E 3.44
6-FIORANI
LUCA 1E 3.42
7-VARZARU
ADRIAN 1C 3.20
8-CIVELLI
FEDERICO 1E 3.06
9-DELL’ANGELO
FEDERICO 1C 3.01
VELOCITA’
60
1-ZHELEZNOV
BORIS 1B 8”58
2-FENZA
YURI 1I 9”00
3-SIGNORELLI
SAMUEL 1H 9”06
4-DECORTES
SIMONE 1F 8”90
5-GIANI
ANDREA 1G 9”13
6-TANCHIS
FEDERICO 1A 8”95
7-FORNARI
ALESSANDRO 1B 9”17
8-NATOLA
GIULIO 1G 9”23
9-DYCAJ
KLEIVIN 1F 9”25
10-BONINA
MATTEO 1A 9”46
11-CALDERON
TEO 1F 9”56
12-DE
NUNZIO NICCOLO’ 1I 9”65
13-LUCCHINA
RICCARDO 1A 10”05
14-CENZON
RICCARDO 1F 10”80
SALTO
IN ALTO
1-BROGGINI
EXO 1C 1.46 RVE
2-PINZI
ALESSANDRO 1E 1.35
3-SCHIOPPA
ALESSANDRO 1I 1.25
4-BONOMI
CRISTIAN 1C 1.05
5-VIVARELLI
ADRIANO 1F 1.00
6-SEFERI
DANIEL 1C 1.00
7-ARCIFA
ALESSANDRO 1I
SALTO
IN ALTO RAGAZZE
1-RAMANZINI
LINDA 1B 1.20
2-PERSICONE
LUISA 1D 1.15
3-COSCIA
CAROLINA 1B 1.05
4-FERRIGATO
BEATRICE 1C 1.00
PESO
2 KG
1-PERUZZO
VERENA 1F 8.58
2-MONGELLI
SILVIA 1I 7.38
3-AMATO
MARTINA 1D 5.95
4-MALANDRA
FRANCESCA 1I 5.40
5-SEMAJ
ALESSIA 1I 3.00
OSTACOLI
60
1-MORVILLO
MARTINA 1G 11”46
2-BELLOCCHIO
MARTINA 1I 12”23
3-ARTESE
SOFIA 1F 13”18
4-RUGO
VALENTINA 1I 14”45
5-FUSARI
LAVINIA 1F 14”69
6-GUIDALI
NOEMI 1D 15”32
7-BOCCHINI
AURORA 1D 15”88
8-CURA
IRIS 2A
SALTO
IN LUNGO
1-AVIGNI
LUDOVICA 1B 3.96
2-CORTI
VIOLA 1C 3.54
3-ARRIGONI
LAVINIA 1B 3.08
4-SARVELLO
ELENA 1G 3.04
5-ZORZAN
SOFIA 1I 2.90
6-MAZZA
DEBORA 1A 2.79
7-MONTEDORO
ELISA 1E 2.77
8-GAJOME
SOFIA 1E 2.71
9-CAZZOLA
MARTA 1D 2.58
10-BOCCHINI
MARTA 1I 2.55
11-COZZA
ALLEGRA 1G 2.40
12-CAPPALUNGA
GIULIA 1D 2.15
13-DONDI
FLAVIA 1G 1.98
LANCIO
DEL VORTEX
1-VANONI
MARTINA 1I 28.62
2-PALVARINI
CHIARA 1B 23.15
3-ABID
MALEK 1D 22.28
4-NOTARANGELO
ILARIA 1A 21.38
5-MARCHERELLI
REBECCA 1H 20.88
6-CIAPPINA
GIULIA 1H 19.48
7-CORNEJO
VALENTINA 1E 19.41
8-ZANZI
CATERINA 1D 19.04
9-KOLA
DENISE 1E 18.98
10-LIBRIZZI
GIULIA 1D 18.80
11-ROSSIGNOLI
ASIA 1B 15.12
12-INVERSINI
ELENA 1D 11.82
VELOCITA’
60
1-LUCCHINA
FIONA 1D 8”27
2-CARDELLI
CAMILLA 1F 8”73
3-CARMINATI
SILVIA 1D 9”10
4-FRANCO
CECILIA 1I 8”90
5-MOLINARI
PAOLA 1H 8”90
6-CECCHETTI
AURORA 1B 9”23
7-GALAZZO
STELLA 1C 9”37
7-CURRA’
FRANCESCA 1B 9”37
7-GIULIANI
ARIANNA 1C 9”37
10-GJECERA
SONIA 1A 9”40
11-MAINI
ELISA 1F 9”49
12-LUCCHINA
RACHELE 1B 9”60
13-FINAZZI
MARGHERITA 1G 9”80
14-PUGLIESE
ANNA 1D 9”85
15-PEDRAZZINI
CECILIA 1H 9”92
16-ANDRIANI
LAURA 1G 9”93
17-FERRARI
FATIMA 1G 9”98
18-DOTTI
MATILDE 1F 9”99
19-BULGHERONI
GAIA 1° 10”00
20-VELATI
ELENA 1 A 10”10
21-GARAVAGLIA
REBECCA 1E 10”11
22-MEMMOLA
CLOE 1H 10”14
23-SHEAI
VANESSA 1 A 10”20
24-COSTAGLIOLA
ASIA 1C 10”23
25-BARBAGALLO
CAMILLA 1B 10”34
26-MYRTO
AMELIA 1E 10”41
26-FARRUKU 1B 10”41
28-MENDOZZA
MATILDE 1E 10”50
29-CIOTTI
ZOE 1C 10”84
30-CALDI
GRETA 1 A 10”90
San Vittore 2018
Domenica
6 maggio torna la Festa di San Vittore, patrono della Città Giardino. E torna l’impegno
della Famiglia Bosina, per onorare il Santo, la città e la tradizione. Si
partirà molto presto, alle 6.15, quando l’arciprete della Madonna del Monte,
Mons. Villa, benedirà la fiaccola che farà il giro dei rioni cittadini, ben 46
km di corsa. Alle 10, in Salone Estense, ecco la consegna della Girometta d’Oro
2017 ad un illustre varesino. Premi anche ad una attività commerciale e ad un
mecenate dello sport. Alle 11 partirà un corteo, dai Giardini Estensi alla
basilica di san Vittore, con il gruppo Folk bosino e altri figuranti. Quindi
alle 11.30 Messa solenne in basilica, presieduta dal prevosto Mons. Luigi Panighetti.
Qui verrà consegnato anche il premio Mamma dell’anno. Infine un rinfresco sul
sagrato, offerto dalla Famiglia Bosina.
sabato 28 aprile 2018
Il ciuffo
ph da google immagini
Ammetto che gli argomenti dei miei post a volte siamo piuttosto frivoli. Non si può certo sempre parlare di calcio, politica, soldi o altri temi che determinano il senso della nostra vita. Così oggi pensavo al ciuffo dei capelli e a quel gesto che tutti vorremmo sempre poter compiere, cioè accarezzarsi la fronte e poi infilare le dita dentro il fitto di una folta capigliatura, allungando verso il cielo i nostri amati capelli. Un gesto che diventa via via meno realizzabile, soprattutto per i maschi. Ma qui pensavo soprattutto a quel gesto invero un po' patetico di chi insistentemente continua ad accarezzarsi il ciuffo, quando questo ormai reagisce in modo goffo, sbilenco, non regge alla forza di gravità, cede, ricco di rari steli e quindi non vigoroso. Non pochi insistono, tengono lunghi i capelli e buttano in là la testa, a dimostrazione che loro ancora contano qualcosa, nel novero della gioventù.
Pia, velleitaria illusione.
Ammetto che gli argomenti dei miei post a volte siamo piuttosto frivoli. Non si può certo sempre parlare di calcio, politica, soldi o altri temi che determinano il senso della nostra vita. Così oggi pensavo al ciuffo dei capelli e a quel gesto che tutti vorremmo sempre poter compiere, cioè accarezzarsi la fronte e poi infilare le dita dentro il fitto di una folta capigliatura, allungando verso il cielo i nostri amati capelli. Un gesto che diventa via via meno realizzabile, soprattutto per i maschi. Ma qui pensavo soprattutto a quel gesto invero un po' patetico di chi insistentemente continua ad accarezzarsi il ciuffo, quando questo ormai reagisce in modo goffo, sbilenco, non regge alla forza di gravità, cede, ricco di rari steli e quindi non vigoroso. Non pochi insistono, tengono lunghi i capelli e buttano in là la testa, a dimostrazione che loro ancora contano qualcosa, nel novero della gioventù.
Pia, velleitaria illusione.
Franco Matticchio alla Ghiggini
ph carlozanzi
Vernissage
questo pomeriggio in Galleria Ghiggini (via Albuzzi, a Varese) della mostra ‘A bruciapelo’ del vignettista-illustratore-disegnatore-artista
Franco Matticchio. Eileen Ghiggini, gallerista, ha fatto gli onori di casa e ha
presentato, oltre all’artista, anche Mario Chiodetti, curatore della mostra. “Tutto
è nato quando ho chiesto a Franco di disegnare la copertina del mio ultimo
libro” racconta il giornalista e scrittore Chiodetti. “Lì ho scoperto l’immenso
archivio di Matticchio, centinaia e centinaia di disegni, che meritavano di
essere messi in mostra.” Si è trattato anzitutto di vincere la naturale
ritrosia dell’artista, non certo incline a ‘mettersi in mostra’. Ma Chiodetti è
stato convincente. “Non è stato facile selezionare le opere” ha detto Mario
Chiodetti, “data la vastità del materiale, tutti lavori molto belli. Si è fatta
una scelta tematica, ed eccoci qua. Matticchio ha conservato nelle sue tavole
uno sguardo fanciullesco, e ha lasciato in ogni suo lavoro anche spazio al mistero.”
La mostra rimarrà a disposizione dei varesini per un mese. Sul sito della
Galleria (www.galleria.ghiggini.com)
è possibile trovare anche il catalogo digitale della mostra e ogni informazione
al riguardo, ma come si sa, dal vero è tutta un’altra cosa. Alcuni disegni mi
hanno ricordato il grande Jacovitti.
venerdì 27 aprile 2018
Glicine
ph carlozanzi
Il 25 aprile scrivevo che questo è il tempo dei mughetti: così delicati, rari, quasi timidi. Una bellezza di classe, un profumo mai invadente. Sì, ma è anche il tempo del glicine: così prepotente, generoso, forte. Una bellezza abbondante, persino esagerata. Un profumo che va gustato da lontano. Le belle ville della Città Giardino grondano di glicine. In queste chiare serate primaverili, la grafia delle rondini in cielo inventa frasi che danno speranza.
Il 25 aprile scrivevo che questo è il tempo dei mughetti: così delicati, rari, quasi timidi. Una bellezza di classe, un profumo mai invadente. Sì, ma è anche il tempo del glicine: così prepotente, generoso, forte. Una bellezza abbondante, persino esagerata. Un profumo che va gustato da lontano. Le belle ville della Città Giardino grondano di glicine. In queste chiare serate primaverili, la grafia delle rondini in cielo inventa frasi che danno speranza.
Lella, Alfredo e gli atleti speciali
ph carlozanzi
Una cerimonia speciale per atleti speciali: questi gli intenti di Lella e Alfredo Ambrosetti. Si deve a loro se gli Special Olympics regionali si stanno svolgendo a Varese, e soprattutto se la cerimonia di inaugurazione è stata di gran lusso. Del resto il fatto che sia stato chiamato Valerio Festi (foto, col cappello), il mago delle feste di grande impatto scenico e quindi emotivo, la dice lunga. Autorità a raffica, testimonial autorevoli (in foto Dino Meneghin e Igor Cassina, ma erano presenti fra gli altri Ivan Basso, Aldo Ossola, Elia Luini...) con sciarpetta rossa al collo, e soprattutto tanti e tanti atleti, che fra domani e dopodomani si divertiranno con la pratica sportiva. Per il programma delle gare, si veda il sito www.specialolympicsitalia.org/lombardia