domenica 31 marzo 2019

Un solo concerto


Il 29 aprile del 1952 mia mamma Ines, 24 anni, da poco diplomata in pianoforte, tenne un Concerto in Salone Estense, a Varese. Purtroppo non ho foto di quell'evento, solo il manifesto che venne stampato, con il programma. Fu il solo concerto di mia mamma, che nel 1953 si sposò, ebbe 4 figli e dovette rinunciare alla carriera concertistica. Sabato 6 aprile 2019, alle ore 16, nel salone dove mia mamma visse quelle emozioni, in occasione della presentazione del mio nuovo romanzo 'Nudo di uomo', i primi venti minuti saranno dedicati ad un ricordo di mamma Ines, grazie al pianista Kingley Elliot Kaye. 

OJM Varese-Venezia: 87-79


Cronaca per modo di dire di Varese-Venezia di basket. Impossibilitato per motivi familiari a scendere al Palazzetto, eccomi davanti al video ma non prima della fine del secondo quarto, e noto che vinciamo 44-40. Poi trovo il coraggio di assistere al terzo quarto e noto una Varese ottima, Avramovic ispirato, Scrubb e Archie con buone mani, una tripla di Tambone da acrobata e finisce il terzo 72-56. Sono in festa. Poi sono colto dal panico del tifoso, proprio non riesco più a guardare la partita per crisi d'ansia. Noto solo una tripla di Ferrero che ci porta avanti 80-70 a -6'30". Poi scappo di nuovo. Torno e noto che siamo 83-74 a -4'. E comincio a tremare. Poi con una folata di coraggio torno alla schermo e noto Scrubb ai liberi, ne mette uno solo e siamo 86-79 a -1'17". Possiamo farcela, possiamo farcela. Ma io non ce la faccio e vado via. Mi perdo l'ultimo minuto. Anzi, con un coraggio leonino assisto agli ultimi venti secondi e noto la gloria finale: 87-79. 26 punti Avra, 24 Archie...Con una Varese così!!!!
Forza Varese!

sabato 30 marzo 2019

La recensione di Tamborini


Pierluigi Tamborini, già giornalista al Gazzettino di Treviso e oggi narratore e animatore culturale nella città veneta, ha letto in anteprima il mio romanzo 'Nudo di uomo' e ha steso questa recensione, che trovo bello condividere.



NUDO DI UOMO  di Carlo Zanzi

Ritratto di una società senza veli, anatomia di uomini e donne in cerca di un’improbabile redenzione, autopsia di una coppia. Il tutto condito da un succo concentrato di sentimenti forti, crudi, a volte essenziali come l’aria da respirare. Se dovessi raccontare in tre sole righe l’essenza dell’ultimo romanzo di Carlo Zanzi, ecco lo avrei già fatto. Eppure ci sarebbe molto altro da dire nell’umana vicenda che vede Danilo e Rosa, una coppia di mezza età, al centro di una vicenda dai toni serrati, un fluttuare ondivago tra passato e presente con qualche timido tentativo di sbirciare in un futuro dai contorni incerti e dalle prospettive irreali.
Danilo racconta la sua vita, il suo triste mènage a trois, moglie non amata e figlio praticamente inesistente e ripensa spesso alla gioventù, a quel vivere immersi in un mare di speranze che non prevedevano alcun fallimento ma soltanto certezze. Nel fare questo l’autore rimanda a quegli anni, tra i Cinquanta e i Settanta nei quali molti di noi hanno percorso le stesse strade, hanno vissuto vite parallele molto simili, hanno dato del tu alla vita che si faceva avanti in modo prepotente. Ci guardiamo in uno specchio dove possiamo riconoscerci. Il tutto con uno stile essenziale, incalzante che non ci lascia il tempo di respirare, perché il tempo corre inesorabile, ombre minacciose si fanno avanti e bisogna bere dal calice della vita, anche se spesso è un liquido amaro e che non dà conforto.
E che cosa ce lo può dare? L’amore con i suoi inganni? Il sesso, che spesso ti porta diritto ai tradimenti, sul bordo di abissi da cui stare lontani? La forza di una fede che non c’è? O il coraggio che come ben sappiamo se uno non ce l’ha non se lo può dare? Giriamo in un labirinto di domande come mosche impazzite senza trovare una via di fuga, forse perché semplicemente questa via non esiste. E tutto sembra calcolato, tutto porta ad un finale inaspettato ma con il senno di poi crudelmente logico.
Ma allora è un libro dove non alberga la parola speranza? Forse no, forse, come diceva un grande poeta, forse il cuore ci resta. Ma è una risposta individuale nel segno di un’opera aperta che lascia ad ogni lettore il giusto spazio per potersi guardare dentro e darsi una sola precisa risposta.
Ho apprezzato molto il canto corale messo in opera dall’autore. Non parla solo Danilo in prima persona, parla anche Rosa, poi entrambi entrano nel gioco neutro di un narratore esterno mentre intorno a loro fluttuano amici d’infanzia, primi amori mai dimenticati, altre donne dagli occhi pieni di promesse.
E in tutto questo ecco il mettersi a nudo, con coraggio, vivisezionandosi. Non è mia abitudine citarmi ma in questo caso c’è una frase di un mio romanzo che mi sembra calcare alla perfezione. “Arriva sempre il momento di confessare, abbassare la serranda e fare l’inventario. Del negozio o della vita non fa differenza. Siamo sempre e comunque in vendita.”
Ecco perché Danilo siamo tutti noi, ecco perché Rosa e tutti gli altri, siamo sempre noi. Oserei dire perfettamente imperfetti, inseriti nostro malgrado in un gioco più grande delle nostre piccole esistenze, e costretti a ballare un tango di cui troppo spesso non conosciamo i passi.
Se cercate un libro da leggere sotto l’ombrellone, allora girate con sollecitudine alla larga. Se invece volete armarvi di coraggio, mettervi a nudo e guardare dentro ad uno specchio che potrebbe rivelare qualcosa di voi che preferireste tenere lontano, beh allora forse è questo proprio il libro che fa per voi.




Le due sentinelle



Stamani, alle 9.30, vicino al campanile della Madonna del Monte, ho visto volare le prime due rondini della stagione. Lo scorso anno  le ho viste il 12 aprile. E' raro che arrivino a marzo. 
Le due sentinelle hanno ispezionato la zona. Nessuna novità di rilievo, quindi a breve vedremo la truppa!

venerdì 29 marzo 2019

Incarnato

                                                                                           ph carlozanzi


Due fotografe (Debora Barnaba e Stefania Zorzi) e due pittrici (Gabriela Bodin e Debora Fella), giovani, tutte e quattro finaliste del Premio Ghiggini Arte giovani, ora riunite in una collettiva che ha per titolo INCARNATO, mostra che si è aperta oggi, venerdì 29 marzo, in Galleria Ghiggini (via Albuzzi 17 - Varese). Presente delle artiste solo Debora Barnaba (foto in alto, in posa per Giorgio Lotti), è intervenuta la critica d'arte Chiara Gatti (che ha curato il testo introduttivo). Qui sopra la gallerista Eileen Ghiggini, che ha ricordato come intento della galleria varesina è anche quello di continuare nell'attività di promozione di proposte provenienti dal contesto del concorso dedicato alla giovane arte. La mostra resterà aperta sino al 4 maggio (da martedì a sabato  10-12.30/16-19).
Il ricco catalogo della mostra si può trovare online:www.ghiggini.it

Vidoleggiamo al traguardo


E' in dirittura d'arrivo la settimana di Vidoleggiamo, sei  giorni dedicati alla scrittura, alla lettura, al fascino dei libri di carta, sei giorni che l'IC Varese 3 - Vidoletti dedica da 11 anni a questo evento. Oggi, fra l'altro, la scrittrice Lucia Ventura presenterà il suo romanzo 'Gabriel' agli alunni di prima media. E stasera gran finale, dalle ore 20 Musica e Giochi per alunni, genitori e professori: panini, salamella, proclamazione del vincitore del concorso di disegno, musica. E Mostra del libro sempre aperta.

giovedì 28 marzo 2019

Ritorno al passato (due)




Stamani incontro con altre tre terze della Vidoletti (c-b-f), un salutare tuffo nel passato, la constatazione che forse siamo stati capaci non farci 'odiare' dagli alunni, che il nostro passaggio educativo non ha generato indifferenza e sopportazione. Che altro può chiedere un prof? Riprendo il mio cammino pensionistico con animo sollevato.

Occhio nero

                                                                                          ph carlozanzi

Ieri sera, durante la partita di basket OJM-Oostende, avevo notato dopo pochi minuti un cambio che avevo giudicato discutibile e immotivato: coach Caja aveva fatto sedere in panca Aleksa Avramovic, autore di un ottimo inizio e di una tripla rocambolesca. Avra aveva picchiato il pugno contro il tabellone pubblicitario, era nero, immaginavo per via del cambio prematuro, a vantaggio di Salumu. E invece poi ho scoperto il perché del cambio e della rabbia del giovane: gli avevano fatto nero l'occhio destro (vedi foto). Il che non gli ha impedito poi di giocare alla grande!

Volo

                                                                                  ph da google immagini


Una ragazzina di 13 anni, alle nove di sera, cade dal settimo piano di un palazzo in centro Varese e muore.
Stamani un fondo di malinconia mi accompagna. Dipende anche da quella sciagura? Probabilmente sì. Ma perché mi tengo dentro questo dolore silenzioso e tossico? Non è meglio che me lo faccia passare subito? Tanto prima o poi deve passare. La vita va avanti, si dice. E poi non è nemmeno mia figlia, mia nipote, una mia parente, una mia amica.
La vita va avanti...sì...ma verso dove?

mercoledì 27 marzo 2019

OJM Varese - Oostende: 72-57

                                                                                    ph carlozanzi


Missione compiuta per la OJM Varese, superato anche l'ostacolo Oostende e quindi il cammino in Fiba Europe Cup prosegue. Brutta la prima metà partita, imprecisione, continue interruzioni di gioco, Avramovic lascia presto il posto a Salumu, Lasisi ci castiga più volte, Oostende va avanti 5-9 e il primo quarto finisce 18-15 per noi. Bene solo Scrubb, e nel secondo quarto bene Avramovic, mentre Iannuzzi e Salumu stentano assai. Finisce 28-24. Nel terzo quarto la svolta: Scrubb, Avramovic e Cain, nonché un ottimo Ferrero, scavano il fossato e Oostenda ci finisce dentro: 55-38. Oostende perde molti palloni, infine, a punteggio ormai acquisito, si sveglia anche il play Moore che confeziona triple a ripetizione. C'è spazio anche per Natali, Gatto e Verri. Finisce 72-57. E si va avanti.
Forza Varese!

Ritorno al passato





Mattina intensa alla Vidoletti, incontro con i ragazzi di 5 terze (A-D-E-G-H) nell'ambito di Vidoleggiamo, a parlare della mia amata scrittura.

martedì 26 marzo 2019

Dorothea


Mi inchino a Dorothea, Dorothea Wierer, altoatesina classe 1990, 1.60 x 57 kg, regina del biathlon (sci da fondo + fucile di precisione), che ha vinto la Coppa del Mondo generale, prima italiana in assoluto. 

Croce sì o croce no?

                                                                                           ph carlozanzi


Il Sassolungo, montagna simbolo della Val Gardena, non ha la croce sulla vetta. Ho chiesto il perché ai Catòres, le famose guide di Ortisei, e mi hanno risposto che sulle vette ci sono già sin troppe croci, ed è bello lasciare la montagna nuda, come Dio l'ha creata. Sono un po' perplesso. La croce sulla vetta è molto più della ciliegina sulla torta, è il riconoscimento che quando si arriva in cima la presenza di Dio (non per forza il Dio cristiano) è tangibile. Croce è la fatica per arrivare in vetta. Croce è l'inginocchiarsi davanti alla trascendenza e alla bellezza di certi panorami. Voi che ne dite? Croce sì o croce no?

La Bibbia del popolo

                                                                                        ph carlozanzi

E' stato presentato ieri pomeriggio, nella saletta superiore del Caffè Zamberletti di corso Matteotti, il volumetto di Bruno Belli, 'L'opera nell'Ottocento - la Bibbia del popolo'. La presentazione è stata organizzata dall'Associazione Prospettive Culturali per Varese (della quale Belli è presidente, presente anche il segretario Pino Terziroli) e dalla sezione di Varese dell'Associazione Mazziniana italiana (presente il presidente Carlo Manzoni e il segretario Roberto Gervasini). Bruno Belli, umanista, uomo di vasta cultura, ha dimostrato ancora una volta le sue abilità oratorie e la sua preparazione, soprattutto riferita al periodo Risorgimentale italiano. 


Dalla terra alla luna

                                                                                             ph carlozanzi


Fra le molte attività della seconda giornata di Vidoleggiamo, anche l'incontro con lo scrittore Giuseppe Palumbo, che ha parlato alle classi terze della media Vidoletti del suo libro 'Dalla Terra alla Luna con ritorno'.

Vento

                                                                                             ph carlozanzi


Ieri sera la nostra provincia è stata spazzolata da un vento prepotente, 100 all'ora, alberi caduti, tegole in volo, danni. Scendendo al buio verso il centro, sentendo la voce minacciosa del vento, ho pensato alla potenza della natura e alla nostra debolezza. Mi è venuto da paragonare la voce del vento a quella dei politici, di tutti i politici e di questi ultimi in particolare. E' vero che un politico deve dare risposte concrete a problemi reali, non può filosofeggiare, ma certe sicurezze, certe promesse ridicole e velleitarie, quel sorriso falsamente rassicurante, cozzano contro la sicurezza del vento, una lezione che dovrebbe regalare più prudenza.  

lunedì 25 marzo 2019

Taglio del nastro

                                                                                              ph carlozanzi


Taglio del nastro alla media Vidoletti di via Manin, a Varese: è partita l'11^ edizione di Vidoleggiamo, una settimana dedicata ai libri, alla lettura, alla scrittura. Apertura della mostra del libro, Stefano Bandera e Fabiola Argenta hanno presentato 'Linda, la piccola auto che non voleva andare a benzina' (alunni di prima e seconda elementare), Laura Veroni ha invece parlato ai ragazzi di prima media del suo libro 'Il fantasma di Giada'. Domani, 26 marzo, fra l'altro ci sarà la Gara di lettura (a cura della libreria Viale dei ciliegi di Rimini) e Giuseppe Palumbo che presenta 'Dalla Terra alla Luna con ritorno' (classi terze media).

domenica 24 marzo 2019

L'ambiente intorno a noi

                                                                                             ph carlozanzi



Il tema di Vidoleggiamo 2019 è 'L'ambiente intorno a noi'. I ragazzi varesini sono certamente dei privilegiati, se per ambiente si intende soprattutto il paesaggio, gli spazi verdi, la possibilità di camminare all'aria aperta, monti, boschi, prati, laghi...natura da godere, soprattutto in questo esordio colorato di primavera. Per i ragazzi di Varese non è impossibile mettere da parte il cellulare, alzare gli occhi, ammirare. 

venerdì 22 marzo 2019

Ricchezza


Il mio amico Robi Bof, che è solito condividere alcuni sui post sulla mia pagina fb, usa spesso un motto: Nessuno è più ricco di noi! Mi verrebbe da dire che io mi considero se non più ricco, quanto meno ricco come loro.
Mi capita spesso di pensare alla mia fortuna, alla ricchezza della mia vita. Il mio noi non è, come per Robi (almeno penso), soprattutto la presenza di amici, spesso disabili; amici sì, anche, ma soprattutto la ricchezza della mia famiglia e poi la 'ricchezza' della mia individualità. Una ricchezza egoista. Che sente però il bisogno di condividere, di avvicinarsi agli altri..

www.premiochiara.it



Premio Piero Chiara, tanti anni di esperienza, un'organizzazione più che collaudata e uno spazio aperto a scrittori di ogni età, fotografi, videomakers...insomma, basta cliccare su www.premiochiara.it per scoprire la ricchezza di questa proposta varesina, nata come Premio letterario per raccolte di racconti edite, e dilatatasi verso altre espressioni culturali. Mi preme sottolineare soprattutto la possibilità offerta ai giovani con il Premio Chiara giovani. Sul sito, molto ben curato, abbiamo tutti i bandi per l'edizione 2019. Non resta che cliccare.

Torna Vidoleggiamo


Torna per l'11° anno consecutivo, dal 25 marzo al primo aprile, 'Vidoleggiamo', la settimana che l'Istituto Comprensivo Varese 3 - Vidoletti dedicata intensivamente alla lettura e alla scrittura: mostra del libro, gara di lettura, incontri con gli autori, esposizione di elaborati, con il coinvolgimento dai più piccoli della scuola materna ai più grandi della scuola media. Sono interessati, sia come auditori che come protagonisti sul campo, i ragazzi della media Vidoletti, quelli delle elementari Canetta, Galilei, Locatelli, Settembrini e i bimbi delle scuole dell'infanzia Verga, Beretta Molla, Tallachini, Piatti e Iolanda Trolli. Seguirà il programma degli incontri. 

giovedì 21 marzo 2019

Natura poetica

                                                                                              ph carlozanzi


L'imperfezione delle parole.


Poesia nerazzurra



Oggi, 21 marzo, è fra l'altro la Giornata Mondiale della poesia. C'è inflazione di queste giornate mondiali, non so che dire. Prendendo spunto da un sito di interisti, ho scritto questa poesia goliardica, anche per ricordare una recente vittoria poetica della mia squadra del cuore.




Poesia nerazzurra
di carlozanzi


Sarti, Burgnich, Facchetti
diciotto supertacchetti;
Bedin, Guarneri, Picchi,
decisamente noi i più ricchi;
Jair, Mazzola, Peirò,
la vittoria non te la dò;
Suarez, Corso, Herrera,
era proprio un’altra era,
sfortunato chi non c’era,
e ai ragazzi di Spalletti
quell’esempio dei perfetti.

21 marzo 2019

mercoledì 20 marzo 2019

Grazie per il Carnevale


                                                                ph carlozanzi


Mercoledì 20 marzo 2019 il regiù Luca Broggini e la Famiglia Bosina hanno invitato presso la sede dei Costruttori edili di Varese gli amici della Famiglia e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del Carnevale Bosino 2019, per un ringraziamento e un brindisi. Presenti fra gli altri il sindaco di Varese, il comandante dei Vigili Urbani, i rappresentanti delle Auto Storiche, l’ex regiù Augusto Caravati, il Re Bosino in borghese e tanti altri amici della città, che con il loro impegno contribuiscono a tenere vive alcune tradizioni. Il regiù Broggini si è complimento e rallegrato per la buona riuscita del Carnevale, soprattutto per il corteo dei carri allegorici e dei gruppi del sabato grasso, un momento che coinvolge centinaia e centinaia di varesini e che ha anche i suoi rischi. “Per fortuna è andato tutto bene” ha detto il regiù, “solo un paio di bambini che si sono persi ma sono stati subito riaccompagnati dai genitori, e il solito problema delle bombolette. Nonostante il divieto non manca chi trasgredisce. Per il resto tutto bene, lo spettacolo dei carri è migliorato qualitativamente rispetto agli anni passati, la gente ha assistito alla sfilata lungo tutto il percorso e non solo in corso Matteotti e in piazza Monte Grappa.” E’ stata anche l’occasione per un simpatico amarcord del regiù, che proprio il 20 marzo di trent’anni fa si laureava in architettura. Erano presenti i suoi compagni di progetto Filippo De Bernardi e Stefano Lanzi, con loro Luca Broggini preparò la tesi, un interessante studio di riammodernamento del porto di Ancona, che ha trovato spazio anche in una pubblicazione.  

21 marzo 1959


21 marzo 1959   Valle Cascia - Montecassiano (Mc) - L'inizio