lunedì 30 agosto 2021

Autunno


 

AUTUNNO

di carlozanzi



Non chiedere all’autunno d’inventare

quelle infinite sere ebbre di luce

quando seduti, mano nella mano,

liberi da fatiche e da segreti,

s’attendeva che morisse il sole

per ascoltare il vagito delle lucciole

 

e la gioia gorgogliava pura e chiara,

il dolore non era affare nostro

né fastidi, e la lama di zanzara

era innocua, innocente il calabrone.

 

Non chiedere all’autunno di tradire,

dovrà dire che c’è stato inganno,

favorire col buio il nostro sonno

sarà il dono più grande, il suo regalo.

 

E siamo qui, senza più potere,

con l’anello che cozza sull’anello,

fingendo ancora che non esiste inverno,

tornando a quell’estate, a quelle sere.

 

31.08.2021


Quel 6 a Chicca


 Laura 'Chicca' Macchi, ragazza di Masnago, una delle migliori giocatrici di basket italiane di sempre, un palmares super, lascia a 42 anni il basket giocato, e lo fa con una bella lettera, dove fra l'altro ringrazia suo padre: "Spero di averti reso orgoglioso di me!" Non ne dubito.

'Chicca' è stata mia alunna alla Vidoletti, deve essere del 1979, quindi da noi in via Manin dal 1990 al 1994, i miei primi anni in quella scuola come prof. Un giorno, invitata nella sua scuola, mi ha ricordato -non proprio felice- che le aveva dato un 6 in pagella in educazione fisica. Non lo ricordavo ma non posso escluderlo. Raramente mettevo 6 in pagella, e davo quel 6 a chi, pur dotato, snobbava la materia, confondendo l'educazione fisica con lo sport agonistico. E' il caso della futura campionessa varesina? Forse...sono passati tanti anni...certamente il mio 6 non l'ha demotivata...anzi...quindi non ho sensi di colpa. Auguro invece a Chicca una brillante carriera post agonistica!  

'Sassolungo' a Velate


 

Sabato 18 settembre, ore 15.30, sala dell'oratorio di Velate  (piazza Santo Stefano, vicino alla chiesa parrocchiale) presentazione del mio romanzo 'Sassolungo'. Con me il giornalista Michele Mancino. Momento musicale con Chiara Brusa (flauto) e Luca Maciacchini (chitarra). Green-pass e mascherina obbligatori.

Vi aspetto.  

domenica 29 agosto 2021

La Patty del Piper



 Ieri sera ho visto alla tele alcuni minuti di un programma Rai incentrato su Patty Pravo. Patty non è il mio modello di donna, non sono certo un tipo trasgressivo, non ho mai seguito la sua musica e la sua carriera, anche se devo riconoscere che alcune sue canzoni sono belle e lei è un'interprete interessante. Non amo affatto il suo modo di invecchiare, perpetuando con interventi chirurgici la sua immagine 'giovanile', proposito destinato (ovviamente) al fallimento. Lei, così pronta a mutare (mariti, amanti, generi musicali, look...) dovrebbe accettare con più saggezza il mutare del suo corpo, magari facendo altro che non sia cercare di cantare le sue canzoni, un bisogno di palcoscenico che in un certo senso la rende schiava, lei così amante della libertà. Se penso a Patty tornò però ai miei 13 anni, a Roma, al Centenario della Federazione Ginnastica d'Italia. Era il 1969. Noi allievi della Varesina eravamo lì convenuti per alcuni giorni di gare e festeggiamenti, ospiti alla Domus Pacis. Ricordo una mattina: i più grandi di noi, già più che maggiorenni allora (Raimondo Albricci, Bruno Montuori, Tazio Risi, Gianfranco Orelli....), descrivevano con parole esaltate le meraviglie osservate la sera precedente al Piper, e in particolare la bionda del momento, Patty Pravo, appunto. Io ascoltavo con interesse, sognavo belle ragazze, immaginavo... 

L'equivoco





Qui, con questo gustoso aneddoto raccontato ieri in pubblico da don Adriano Sandri, Piero Chiara sarebbe andato a nozze. Noi non imbandiamo un pranzo di nozze, ma uno spuntino ce lo facciamo. Immaginatevi la scena. Siamo non so bene in quali anni, diciamo una ventina di anni fa o forse più. Don Adriano era solito praticare l'amato volo come pilota di piccoli aerei il sabato, o il sabato mattina presto o nel primo pomeriggio, utilizzando l'aeroporto di Vizzola Ticino. Nel secondo caso era un po' tirato come orario, perché doveva celebrare la Messa prefestiva e preparare l'omelia. Un pomeriggio era in ritardo e pensò bene di fermare l'auto a bordostrada, per leggere il Vangelo della domenica. Era intento nella sacra lettura quando sentì bussare al vetro, o forse addirittura si aprì la portiera dell'auto, e comparve una prostituta. "Signorina, c'è un equivoco..." disse don Adriano, sorpreso e imbarazzato. Quale fu la reazione della 'signorina' non è dato saperlo, né sappiamo se il parroco di Velate fu in grado di continuare con la meditazione, visto il contrattempo.  

sabato 28 agosto 2021

Le aerofotografie di don Adriano Sandri

 





Vernissage questo pomeriggio a Velate, apertura della mostra 'Prima del drone-aerofotografie di don Adriano Sandri'. 
Don Adriano, già parroco a Velate, passione per il volo e la fotografia, ottant'anni sulle spalle, tanto entusiasmo e migliaia di foto scattate dall'alto. 300 di queste si possono ammirare parte nel Battistero di Velate, altre in uno schermo e altre ancora nel salone dell'oratorio. Foto di Varese e del suo circondario, con escursioni anche in Piemonte e sulle cime innevate. "E' così bello volare, godere del panorama che si può ammirare dall'alto" ha detto don Adriano, commosso e riconoscente per i molti presenti. "Scattare foto è il mio modo per condividere questa bellezza, fissarla e comunicarla anche ad altri." 
La mostra, coordinata da Carla Tocchetti, sarà visitabile dal 28 agosto al 12 settembre. Apertura il sabato e la domenica:11/13-16/18. In settimana contattare per appuntamento: battisterodivelate@gmail.com

Oltre il lamento


                                                                               Castore e Polluce  (ph Enrico Piazza)


Credo sia giusto lamentarsi. Arrabbiarsi un po'. E' espressione di umanità, di sincerità, di normalità, di accettazione, di debolezza. C'è chi è sempre sorridente, positivo, non si incazza, non si lamenta: non è umano. Costui è uno che salta un passaggio e arriva subito al dunque. Alla soluzione. Mentre attraversare il ponte del lamento è anche un po' sfogarsi. Ma bisogna correre subito oltre il lamento, non coccolarselo, perché sarebbe atto depressivo e deprimente. Oltre il lamento...via...costruttivi, attivi, speranzosi, con negli occhi il Bello che c'è...ad esempio una cima e un ghiacciaio. 

Oltre il lamento, che alla lunga stanca e non piace a nessuno, nemmeno a chi si lamenta. 

venerdì 27 agosto 2021

Le mani di Irene


 


Il 12 febbraio del 1926, tre mesi prima che nascesse mio padre Mario, nasceva a Trieste una bimba, Irene Camber. Ottima nello studio e nello sport, nel 1952, a sorpresa, alle Olimpiadi di Helsinki, vince l'oro nel fioretto. A dimostrazione che non era poi così sorprendente, l'anno successivo Irene vince anche i mondiali, a Bruxelles. Altri successi sportivi ma anche una laurea in chimica industriale, basta sport e tante soddisfazioni nel lavoro. 

Gli anni passano, nascono figli e nipoti. Nel 2020 Matilde, nipote di Irene, fotografa professionista, vent'anni, scatta alcune foto a sua nonna, solo il corpo, senza il volto. Con questa sequenza fotografica (che potete trovare nel post successivo) vince il Premio Riccardo Prina 2020. Qui potete vedere la foto centrale della sequenza fotografica, composta da tre immagini. 

Le mani di Irene. Soprattutto la destra, quella che impugnò per anni così abilmente il fioretto e oggi impugna un elegante bastone.  

Irene...Matilde...una bella storia.

Il Premio Prina 2020 a Matilde Corno


 



Si è aperta stamani, venerdì 27 agosto, al Castello di Masnago la mostra (allestita da Bambi Lazzati e Riccardo Blumer) con i 14 lavori finalisti del Premio Riccardo Prina 2020, mostra in ritardo di un anno causa covid 19. Il Premio è stato ideato dagli Amici di Piero Chiara e da Mauro Gervasini, diretto da Bambi Lazzati con la collaborazione della famiglia Prina e dell’Associazione Amici di Riccardo Prima, per ricordare Riccardo (foto in alto), uomo di cultura, appassionato di fotografia e critico d’arte. Il Premio, giunto alla decima edizione, è riservato a fotografi professionisti e non, dai 18 ai 40 anni, chiamati a realizzare un ‘racconto fotografico’, cioè una sequenza fotografica che abbia in sé un’idea di narrazione da 3 a 6 scatti. Questo in ricordo anche della sapiente attenzione alla fotografia dello stesso Piero Chiara, sfociata in preziosi contributi letterari e critici a vari volumi fotografici. La giuria era così composta: Mauro Gervasini (presidente), Matteo Balduzzi, Marina Ballo Charmet, Rudi Bianchi, Riccardo Blumer, Edoardo Bonaspetti, Francesca Damiani Prina, Carla De Albertis, Marco Introini, Bambi Lazzati, Denise Sardo, Elisabetta Sgarbi ed Emma Zanella.

Sono risultati finalisti i seguenti autori:

Gaia Bellini, Milo Cavadini, Matilde Corno, Emanuele Dainotti, Francesca D’Angelo, Annalisa Lenzi, Mattia Luciano, Simone Magli, Andrea Benjamin Manenti, Francesco Puppo, Caterina Quaranta, Gaia Rocca, Benedetta Sanrocco e Mauro Serra.

Ha vinto il Premio Prina 2020 Matilde Corno, con l’opera ‘Irene’ (seconda foto dall'alto). Dice Matilde: “Irene vince nel 1952 l’oro olimpico di fioretto. Il suo corpo l’ha definita per anni. Oggi ha 95 anni, 9 nipoti e due cani. L’assenza del volto la rende ordinaria, una nonna e basta. La mia.”

La Corno, classe 1995, dopo gli studi classici si trasferisce a Londra dove si laurea nel 2017 presso la LCC in fotografia documentaria. Dal 2019 vive e lavora a Monza. Riceve un premio in denaro di 800 euro (offerto dalla famiglia Prina) e realizzerà una mostra personale al Museo MAGA di Gallarate dal 2 al 17 ottobre 2021.

Il Comitato Premio Claudio De Albertis ha assegnato la Menzione Claudio De Albertis di 400 euro all’opera ‘Sospiri’ di Simone Magli, di Pistoia (terza foto dall'alto).

Infine l’opera ‘Santa Maria’ di Emanuele Dainotti, Anversa-Belgio, riceve un premio di 400 euro dagli Amici di Riccardo Prina (foto in basso).

La Mostra dei 14 finalisti del Premio Prina sarà visitabile presso il Castello di Masnago dal 27 agosto al 12 settembre 2021 (obbligatorio green-pass, ingresso libero). Domenica 12 settembre, alle ore 16.30, sempre presso il Castello di Masnago si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori, e un incontro dal titolo ‘Raccontare la fotografia italiana contemporanea dalle collezioni del Maga’, con Alessandro Castiglioni.

Orari di visita: da martedì a domenica: 9.30-12.30/14.00-18.00

Da Bambi Lazzati abbiamo poi un’anteprima: dalla fine di settembre e sino alla fine dell’anno verrà allestita una mostra, sempre al Castello di Masnago, dedicata a Piero Chiara, alle sue passioni, alla bellezza del vivere.

 


giovedì 26 agosto 2021

Kàbul e una piccola croce


 Afghanistan...Kàbul...gente che soffre e che muore....umanità nel dolore ed io, accucciato nelle mie comodità, che guardo, ascolto, prego e niente più...Gino Strada mi bacchetterebbe...e così l'Uomo della Croce, che porto al collo...pende dal mio collo una piccola croce d'oro e la uso come scusa, è molto piccola e allora dico che è grande quanto la mia fede, la mia umanità. 

Eppure riesco a ritagliarmi modesti spazi di felicità.

Nonostante tutto.

Riesco ad isolarmi, con il pretesto che dovrò morire...presto. 

mercoledì 25 agosto 2021

martedì 24 agosto 2021

Umido amore


 

UMIDO AMORE

 di carlozanzi

 

 

Non ti onorerò con lacrime inventate.

 

Attenderò l’attimo della memoria vera,

quando fra naso ed occhi e testa e cuore

un umido amore bagnerà questa mia sete

e per un attimo santo, pelle su pelle,

tornerà il tuo sapore e il tuo respiro.

 

24 agosto 2021

 


Candele


 Candele

di Konstantinos Kavafis


Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.

Auguri, don Adriano


 

Stamani don Adriano Sandri ha celebrato, nella sua Velate, la Messa, nel giorno del suo ottantesimo compleanno. 

Auguri!

Vutantaduu...senza bufà


 Il Campo dei Fiori regala sempre spunti interessanti. Stamani vedo avanti a me, zona ponte della funicolare, un tipo che va molto adagio. 'Strano' penso, 'ha una bella bici da corsa, vestiario adatto, non mi pare così vecchio...' Mi avvicino velocemente, lo supero.

"Uè, te bòfett (uè, sei in affanno)!" esclama.

Avrei voluto rispondergli che in verità non sono certo a tutta, amplifico il respiro per abitudine. Non mi lascia il tempo di parlare né di chiedergli l'età. 

"Uè, hinn vutantaduu...compiuti il 7 agosto...l'impurtant l'è rivà su...senza bufà!" (Uè, sono 82...compiuti il 7 agosto...l'importante è arrivare su...senza andare in affanno!"

Non gli ho chiesto se per su intendesse il Sacro Monte o il Campo dei Fiori, anche fosse il Sacro Monte complimenti vivissimi all' ottantaduenne in gran forma. 


lunedì 23 agosto 2021

Auguri a Giancarla


 

Felice compleanno alla mia amica scrittrice Giancarla Giorgetti, l'Agatha Christie varesina. Eccola con il suo ultimo romanzo giallo, 'Una questione di luce' (NEM editore).

Restituire



 La pensione non è un tempo facile. Ma non è detto che resti solo l'alternativa dell'umarèll, cioè di chi guarda insoddisfatto e ammazza il tempo nella noia, triste perché intuisce che è il tempo ad ammazzare lui. C'è chi si rende conto di avere molto ricevuto negli anni del lavoro e dell'efficienza, e che è arrivato il momento di restituire qualcosa, scegliendo di fare del bene agli altri, che è poi fare del bene a se stessi. Ne parlavo stamani con un amico, camminando verso la Madonna del Monte. Non è facile perché richiede disponibilità al cambiamento, che è proprio ciò che la vecchiaia nega. Ma restituire qualcosa non è impossibile.  

Auguri a Giovanna e Adriano


 Felice compleanno agli amici Giovanna (oggi) e Adriano (domani)...e sono sessanta per il 'vecchietto', cambio di decina, passaggio epocale...ancora in perfetta forma entrambi...eccoli al lago Pojala, alpe Devero. 

domenica 22 agosto 2021

Gli ottant'anni di don Adriano Sandri


 

Don Adriano Sandri, sacerdote a Velate, compie ottant’anni. L’ho conosciuto esattamente trent’anni fa. Avevo scritto una recensione ad un bel volume sulla sua Velate per il settimanale ‘Luce’, mi chiamò e mi propose di scrivere un libro sulla Chiesa velatese nel Novecento: voleva essere un regalo per don Luigi Tenti, già parroco in pensione. Accettai e da quel momento nacque una bella collaborazione. Mi propose la scrittura di altri libri: uno sulla banda ‘Edelweiss’, un altro sull'asilo ‘Peri-Piatti’, un terzo sulla figura del missionario del PIME Padre Adelio Lambertoni, a quattro mani con l’amico Gianni Spartà. Seguirono altre brevi collaborazioni, che mi hanno permesso di conoscere Velate, la sua storia, i suoi personaggi e soprattutto di conoscere don Adriano. Sacerdote colto e gentile, dalla memoria assai sciolta e senza tentennamenti, don Sandri ha tante passioni. Ne cito solo tre: le foto, i video e il volo. Due di queste avranno pubblico riconoscimento a partire da sabato prossimo 28 agosto quando, presso il battistero di Velate, verrà aperta una mostra di foto aeree, scattate in volo dal ‘prete con le ali’, una Varese vista dall’alto, pre-drone, senz’altro interessante e spettacolare.

I miei più sentiti auguri a questo don speciale, personaggio velatese dai molti interessi e carismi, ma certamente uno su tutti: l’amore per l’Uomo della Croce.

Itaca




                                                                                                 ph carlozanzi



ITACA

 Quando ti metterai in viaggio per Itaca

devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente, e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

COSTANTINO KAVAFIS (1911)

venerdì 20 agosto 2021

Genziana


 Genziana d'alta montagna.

Marmotte



 Marmotte verso il Passo Pojala.

Alpe Devero-Lago di Pojala


 




Bella camminata ieri all'Alpe Devero. Ci vogliono due ore di auto da Varese per arrivare all'Alpe, a 1500 m slm, poi si cammina e si arriva a Campriolo (foto) e poi su, Passo Pojala (m 2400 slm), lago Pojala, Alpe di Pojala, bocchetta di Scarpia e ritorno a Campriolo e all'Alpe. Oltre 8 ore di cammino, natura selvaggia, pochissimi camminatori. Grazie agli amici Bruno, Paolo, Giovanna e Adriano. 

giovedì 19 agosto 2021

Non è la Madunina




 

Stamani alle 8 avevamo una discreta visibilità alla Madonna del Monte, cosa che mi ha permesso di scattare decenti foto dei grattacieli di Milano. Credevo inoltre di avere finalmente beccato la Madunina del Domm da Milan, statua che ancora mi manca nel repertorio fotografico. E invece no, era solo la torre della Rai di corso Sempione. Continuo a credere che sia impossibile vedere la Madonnina dal nostro Sacro Monte, ma chi fosse riuscito nell'impresa mi mandi la prova (carlo.zanzi@teletu.it) e avrà adeguata pubblicità.  

Uno dice rondine....


 

In un mio recente post scrivevo di rondini alla Madonna del Monte. Un'attenta lettrice mi ha subito corretto, specificando che non si trattava di rondini ma di balestrucci. Così mi sono informato, perché uno dice rondine credendo di risolvere la questione, che però è più complessa. Abbiamo infatti, in ordine di dimensione, i topini, i balestrucci e le rondini. Poi ci sono i rondoni che però, a differenza di quanto si crede, non appartengono alla famiglia delle rondini e sono davvero super: stanno quasi sempre in volo, mangiano in volo, si accoppiano in volo e dormono in volo, raggiungendo (quando sono svegli) anche i 220 km orari. Tutto ciò appare incredibile ma, se è vero che la realtà supera la fantasia, e altresì vero che gli animali superano gli uomini!!!! 

O madre mia fanciulla


 

Ringrazio l'amico poeta Silvio Raffo per queste due poesie, chiusa alla sua raccolta 'Maternale' del 2007, che mi regalano il bello di un'assenza...Non c'è felicità nell'assenza di una mamma ma il ricordo (inesauribile e costante) può regalare qualche momento lieto, può offrire l'illusione di una presenza viva.


Sei tu che mi sorridi dallo specchio/ogni mattina, o madre mia fanciulla/con il mare negli occhi:non c'è nulla/che può turbarmi, e non sarò mai vecchio


Vedersi o non vedersi non altera l'amore/se si è raggi di un unico splendore:/mai la quercia vedrà la sua radice/ma è quella linfa a renderla felice 

Mamma Ines


 Sì, sono triste...mi mancano le sue braccia.

(Scudellate -estate 1958)

lunedì 16 agosto 2021

Croce


                                                                                                    ph carlozanzi


Non è vero che in cima al Sassolungo non c'è la croce. L'ha portata e piantata lassù Luigi Frigerio l'8 agosto del 1983, come si legge in 'Sassolungo'. E se dite che sono un mentitore, perché se ci salite non la vedete, sappiate che vi manca l'immaginazione. 

domenica 15 agosto 2021

Su il cappello


 


Tradizione rispettata: per la Messa dell'Assunta alle Tre Croci del Campo dei Fiori (organizzata dagli alpini di Varese), salita in bici col cappello alpino, penna e nappina rossa del btg Tirano-Malles Venosta.

sabato 14 agosto 2021

Ferragosto alle Tre Croci


 

Come da tradizione, verranno celebrate due Sante Messe alle Tre Croci del Campo dei Fiori, per la Festa dell'Assunta, organizzate dagli Alpini di Varese: alle ore 11 e alle ore 17. Ricordo che non si potrà salire in auto al Campo dei Fiori ma a piedi, in bici...o in bus navetta. 

Claudio a Palazzo Estense


 

Leggo ora da fonte attendibile che Claudio Chiappucci, el diablo del ciclismo nostrano, sarà candidato a Palazzo Estense in appoggio ad una Lista Civica, che ha una donna come candidata sindaca. La notizia non mi sorprende affatto, il 'diabolico' pedalatore non ha mai nascosto le sue velleità politiche, persino nel 1997, quando ancora correva da professionista e divenne assessore allo sport al Comune di Varese, sindaco Aldo Fumagalli. La foto si riferisce a quel tempo. Facevo il giornalista al settimanale 'Luce' ed improvvisai un'intervista in bici, sulle strade della bassa varesina. Lui si allenava e intanto mi raccontava le sue idee per la città, idee grandiose, ovviamente irrealizzabili. Dimostrando che l'equazione bravo nello sport/bravo in politica quasi mai ci azzecca, quell'avventura durò ben poco, Claudio non si vedeva mai ai Consigli comunali e ben presto rassegnò le dimissioni. Molti anni sono passati, Claudio avrà forse fatto esperienza anche come politico, la strada si presenta in salita ma le pendenza non lo hanno mai spaventato. Buona pedalata! 

"Barcollo ma non mollo"


 

                                                                          ph carlozanzi


Manca poco più di un chilometro all’arrivo della Cicloscalata Tre Croci, situato al Grand hotel Campo dei Fiori. Pedalo senza affanno, in non competizione totale, godendomi il panorama. Noto avanti a me un podista che sale di buona lena, sebbene sommi sulle gambe già 6 km di salita. ‘Sì, potrebbe essere lui…’ considero, e in effetti è lui. Chi? L’ex vicesindaco Daniele Zanzi, che so runner di lunga esperienza. Nemmeno una delicata operazione al cuore lo tiene lontano dal fascino della corsa, anche in salita. Lo supero, ci salutiamo, è bagnato come un pulcino, gronda sudore, tiene in mano una borraccia ma non perde il gusto della battuta: “Barcollo ma non mollo!” puntualizza, e via verso il traguardo, che raggiunge in 53 minuti. Come non vedere in questa prova di corsa in montagna un’immagine della competizione elettorale, che ai primi di ottobre vedrà Daniele scendere in pista contro Davide Galimberti (del quale fu braccio destro) e gli altri sfidanti alla cadrèga di Palazzo Estense? Zanzi è uno che non molla, sia quando è in tenuta ginnica, sia quando indossa giacca e cravatta. Del resto Davide, il borgomastro che tenta il bis, non è da meno, lo ricordo infatti anche lui impegnato in una corsa non competitiva, anni fa. Oggi però non c’era. Temeva la salita? O forse è partito più tardi. Lasciamo il beneficio del dubbio. Comunque manca ancora parecchio al voto autunnale, c’è ancora tempo per allenarsi!


Cicloscalata nel nome di Paolo


 


Tutto per il meglio stamani alla Cicloscalata Tre Croci al Campo dei Fiori, organizzata come sempre dagli Alpini di Varese, con la collaborazione di SeSteRo (eccomi con Roberto Bof). Da alpino cicloamatore non potevo certo mancare. Ho attaccato al casco (obbligatorio) la mia penna con nappina rossa del btg Tirano-Malles Venosta, ed era bello sentirsi dire: 'Vai, alpino!'. La cicloscalata dichiaratamente non competitiva aveva una finalità benefica, raccogliere fondi per 'La Casa di Paolo' (ecco in foto i genitori di Paolo), una onlus che nasce da un grande dolore: il 27 luglio 2009 un incidente stradale porta via Paolo, 23 anni. La sua famiglia decide di reagire mettendosi a disposizione degli altri, nella ferma convinzione che il modo migliore per ricordare chi non c'è più sia fare qualcosa per chi c'è ancora. A ottobre 2012 quello che inizialmente era solo un vago sogno di Marco, Eugenia e Claudia Dal Fior diventa realtà e negli anni si struttura come un ente del terzo settore che offre servizi educativi a sostegno di minori e famiglie. (www.lacasadipaolo.org)