giovedì 29 settembre 2022

Auguri Sofia


Felice compleanno alla mia nipotina Sofia.

 

mercoledì 28 settembre 2022

Ciao, Bruno


 

Bruno Arena era un prof di ginnastica, come me. Ha scelto un'altra professione. Ha fatto ridere tanta gente. Abbiamo corso una volta insieme al 'Franco Ossola'. Lui si allenava perché, come attore, doveva essere in forma. Aveva un discreto passo.

Ciao Bruno.

martedì 27 settembre 2022

Auguri, Marco


 

Felice compleanno al mio amico Marco, gran lavoratore; è fra l'altro uno dei tre soci della nota pizzeria 'La Mala' di Goito. Per ulteriori informazioni leggere il romanzo 'La strada per le stelle'. 

Non esageriamo!


Enrico Letta, segretario PD, dopo aver ammesso la sconfitta, ha aggiunto: "So per esperienza che le sconfitte sono solitarie..." Non l'ha detto ma avrebbe voluto aggiungere: "mentre le vittorie sono collettive..."

Non esageriamo, caro Enrico!
 

lunedì 26 settembre 2022

La mia camicia nera


 

La camicia nera che qui vedete è fra le mie preferite. La indosso almeno dal 2008 (foto in alto), l'avevo anche nel 2015, in una delle ultime foto con mio fratello Mock. E' comoda, non si deve stirare, non si spiegazza, è poco sporchevole. Alcune righine bianche la rendono meno nera. Stamani la stavo indossando e poi ho pensato: 'Magari la gente pensa che mi sono messo questa camicia per festeggiare la vittoria della nuova regina di Roma (e d'Italia), Giorgia dai biondi capelli e dalla parlata con chiaro accento della Capitale.' Stavo per cambiare abbigliamento poi ho pensato: 'No, mi sta troppo bene...Mi assottiglia!!!' 

domenica 25 settembre 2022

Il mio voto autunnale


 

Non scriverò per chi ho votato ma scriverò che come sempre (non ho mai perso una votazione) ho votato. Considero il diritto di voto una grande conquista e un importante contributo al bene comune. Non sono fra coloro che denigrano i politici, sempre e comunque. Come in ogni ambito, in ogni professione, c'è il buon grano e la zizzania, ci sono persone serie e altre meno, politici dignitosi e preparati, altri moralmente discutibili, megalomani, accecati dal bagliore del potere. 

venerdì 23 settembre 2022

La poesia di Arnaldo

                                                                 olio su tela di Angela Grimoldi
 


Liquide farfalle

di Arnaldo Bianchi


Ciò che gli occhi non vedono

lo guarderà il cuore

sono i colori del paradiso

liquide farfalle

che scivolano tra le dita.


settembre 2022

giovedì 22 settembre 2022

E' nata Adele


 

E' nata Adele, nipotina dei miei cari amici Paola e Roberto. Evviva!

Auguri, Rebecca

                                                                               
                                                                                                 ph valentina zanzi

Oggi è Santa Rebecca. Felice onomastico a mia nipotina Rebecca Zoe.

E' nata Nora

 

 

Gioia grande nella famiglia di mia nipote Silvia, di Andrea e della piccola Sveva: è nata Nora oggi, alle 6.14. Peso kg 3,1, per essere precisi. Gioia per nonno Guido e nonna Nicoletta, per gli altri nonni e per i tanti amici di Nora...compreso il sottoscritto.

Evviva!

Angela Grimoldi: Vanitosi e Incolti





 

Mostra personale in Galleria Ghiggini a Varese (via Albuzzi) per la pittrice velatese Angela Grimoldi. Titolo: Vanitosi e incolti. Parole scelte da Marita Viola. La mostra è aperta sino all’8 ottobre, da mercoledì a sabato. Orari: 10-12.30/16-19. Ingresso libero. Info: www.galleriaghiggini.it

La carriera artistica di Angela Grimoldi inizia da bambina, quando il pittore Renato Guttuso, nei suoi soggiorni a Velate, la sceglie come modella, musa locale necessaria per pose femminili che diventeranno famose in quadri noti nel mondo. La Grimoldi ama disegnare, è un bisogno prepotente, frequenta il Liceo Artistico ‘Frattini’, poi l’Accademia di Belle Arti. Quando può è nello studio di Guttuso, assorbe dal maestro di Bagheria il più possibile, elabora scelte espressive personali, sperimenta, è inquieta, viaggia, disegna su tessuto, realizza con la sorella Giovanna costumi per il teatro, collabora fra gli altri con il noto Studio Festi, si mette in gioco sia con la figura che con immagini di natura. E con questa nuova mostra torna proprio in un giardino, un giardino incolto che lei non solo non trascura, non cancella con tagli, non estirpa ma cerca di valorizzare, assaporando la bellezza dei colori, degli intrecci inattesi, delle combinazioni cromatiche casuali, delle disposizioni volute dalla natura e non dalle cure dell’uomo.

“Le essenze dei giardini che amo” ci racconta l’artista “sono naturali, spontanee. Ho voluto concentrare la mia attenzione su quello che non è considerato bello, che merita di essere valorizzato, guardato con occhi attenti. In un certo senso questo bello incolto è vanitoso perché è diverso dall’altro, che giudico più artificiale.”

Angela Grimoldi non vuole essere fotografata, non vuole apparire, vorrebbe che per lei parlasse solo la sua arte, un bisogno dell’anima: “Io devo dipingere perché se non dipingo sto male, se dipinto sto bene fisicamente e psicologicamente” ci confessa. “Non mi considero una persona vanitosa, un artista deve lavorare per star bene, se emerge, se ha riscontro ciò naturalmente è positivo e desiderabile ma un artista non deve cercare di emergere ad ogni costo. Purtroppo però so per esperienza che se non sei famoso la gente ti fa i complimenti, ti invidia per ciò che fai ma poi ti chiede qual è il tuo lavoro.”

La Grimoldi è un’artista che non ricerca la trovata, il soggetto che può stupire; lavora con pazienza e dedizione, cura i dettagli, si firma con il più vecchio dei suoi pennelli perché il pelo prende l’inclinazione data da quella pittrice e non da altri. L’arte per lei è vita, raramente copia, non ha bisogno di una fotografia: è tutto dentro, è negli occhi, e da dentro arriva alla mano, alle dita, al pennello, alla tela. Con risultati che non lasciano dubbi sui suoi talenti.


mercoledì 21 settembre 2022

Manuela e Carlo sposi


Felice anniversario di nozze ai miei amici Manuela e Carlo.
 

Carlo Meazza spegne un'altra candelina


Buon compleanno al mio amico fotografo Carlo Meazza.

 

Buon anniversario a Valentina e Umberto


Felice anniversario di nozze a mia figlia Valentina e a Umberto.
 

Pienone californiano




 

Inizio col botto, anzi col pienone, per la sezione autunnale del Festival del racconto – Premio Chiara 2022. La Sala Napoleonica alle Ville Ponti non aveva poltrone libere, tutte occupate (soprattutto da giovani) per ascoltare mercoledì 21 settembre, ore 21, il giornalista e blogger Francesco Costa parlare del suo libro ‘California’ (Mondadori), un saggio che dalle prime presentazioni in altre sale italiane registra inattese maree di uditori, evidentemente interessate al sogno Americano, a quello stato del West Usa che per molti giovani è sempre stato, anche nei decenni passati, un luogo mitico. E non si è reso neppure necessario attendere il canonico quarto d’ora accademico, la serata è iniziata addirittura in anticipo, tanto la sala era colma. Assai lieta Bambi Lazzati, che sedeva di fianco all’autore. Immaginiamo quasi confuso il relatore, che sta prendendo coscienza che il suo diario americano va a mille. Eppure Costa non ha indorato la pillola. Parlando a raffica, senza prendere fiato, ha mostrato anche il rovescio della medaglia, un costo della vita folle, tanta gente costretta a dormire per strada e via sogni infranti. Forse, tutto sommato, l’America siamo noi.

Prossimo appuntamento con il Festival del racconto domenica 25 settembre, ore 16, Sala Montanari a Varese (via Bersaglieri 1). Incontro con i finalisti del Premio Chiara Giovani.

E sono ancora qui


 

Sarà presentato sabato 1 ottobre, alle ore 16.30, in Salone Estense a Varese (via Sacco, Municipio) il mio nuovo romanzo: ‘La strada per le stelle’ (Robin edizioni).

Dialogherà con me la scrittrice Marta Morazzoni.

E’ la storia di Anna e Marco, lei di Goito (Mantova), lui di Castelleone (Cremona). Gente di pianura (lei psicologa, lui giornalista), la narrazione si svolge fra i luoghi d’origine dei protagonisti, Milano e la Val Gardena, dove non poche pagine sono ambientate durante una settimana bianca sulle Dolomiti. La collocazione temporale è nei primi anni del nuovo millennio. La tematica religiosa, le domande su Dio e sul senso della vita non mancano. E’ un romanzo sul coraggio di scegliere, di rischiare, di amare.

Scrittrice e critica teatrale, Marta Morazzoni ha pubblicato fra gli altri ‘La ragazza col turbante’, ‘L’invenzione della verità’, ‘Casa materna’ e ‘Il caso Courier’, tutti per Longanesi. Nel 2019 ha vinto il Premio Chiara con ‘Il dono di Arianna’ (Guanda). Il suo ultimo lavoro, uscito nel 2022, è ‘Il rovescio dell’abito’ (Guanda).

 

lunedì 19 settembre 2022

Porcino casalingo



 Stamani non credevo ai miei occhi quando, ai piedi dell’ulivo nel mio giardino, ho visto un bell’esemplare di porcino (boletus edulis), sano e senza difetti. Mai saputo di porcini cresciuti ai piedi di un ulivo, e soprattutto nel mio giardino! Dicono sia un anno buono, ma questa poi!

In effetti si tratta di uno scherzo. Il porcino è di legno, opera del mio carissimo zio Pinin, fratello di mio padre, artista del legno, capace di ricavare da un sciùch (pezzo di legno) funghi perfetti e altro ancora. Me lo regalò anni fa, ora l’ho posato vicino all’ulivo, inganno i fungiatt che vengono a trovarmi e ricordo mio zio, morto anni fa.


domenica 18 settembre 2022

Varese-Seregno: 2-2



Dopo una vittoria e una sconfitta, mancava giusto il pareggio per il Varese calcio di serie D, ed è arrivato oggi, 2-2 contro il Seregno. Purtroppo non ho potuto raggiungere il 'Franco Ossola' quindi la mia cronaca finisce qui. Non sarà stato felice Mister Porro, mentre sono certo che il mio amico Vito Romaniello (autore della più documentata storia del Varese calcio) avrà fatto egregiamente il suo lavoro di cronista.
Forza Varese! 

 

La rabbia del Misa


 

Ho un legame particolare con le Marche. Lo scorso mese di giugno ero in vacanza a Fano e sono andato a visitare la vicina Senigallia. Ecco il fiume Misa e i suoi gabbiani. Tutti noi abbiamo visto la rabbia del Misa e la sofferenza dei marchigiani. Sono vicino a  loro.

Auguri Sofia

 


Felice onomastico alla mia nipotina Sofia. 

sabato 17 settembre 2022

Autunno col Premio Chiara


Conferenza stampa stamani al Castello di Masnago, illustrato il programma autunnale del Festival del racconto – Premio Chiara 2022. Romano Oldrini e Bambi Lazzati hanno elencato le molte iniziative culturali di settembre, ottobre e novembre, che vedranno arrivare nella nostra provincia, fra gli altri, Francesco Costa, Marta Morazzoni, Fabio Boni, Andrea Paganini, Andrea Vitali, Serena Contini, oltre naturalmente ai tre finalisti del Premio Chiara, e cioè Alessandra Sarchi, Michele Mari e Antonio Pascale. Di mano in mano renderemo conto dei diversi appuntamenti. Due quelli di settembre. Si comincia mercoledì 21 settembre, ore 21, Villa Andrea Ponti, piazza Litta 2, Varese, verrà presentato il libro ‘California’ (Mondadori) di Francesco Costa, Interverrà Rudi Bianchi. Domenica 25 settembre, ore 16, in sala Montanari, via Bersaglieri 1, Varese, si terrà l’incontro con i finalisti del Premio Chiara Giovani 2022. I giovani autori dei racconti, raccolti nel libro ‘Il desiderio’, saranno intervistati da Salvatore Consolo, Cristina Boracchi, Michele Mancino e Mario Iodice.

Altre info su: www.premiochiara.it





venerdì 16 settembre 2022

Un gruppo fb per Leo


 

E' nato un gruppo facebook 'Per Leo - ricordando Leonardo Falabella'.

Tutti possono ricordare il nostro grande amico Leo.

Cristina e Andrea, sposi a S.Eusebio


 






Il mio ex alunno Andrea stamani, in Sant'Eusebio, ha sposato Cristina, e la bella sposa ha sposato Andrea. Sole e sorrisi: il papà e la mamma dello sposo sono miei amici. 

giovedì 15 settembre 2022

Certi funerali vanno meritati

 





Non posso nemmeno scrivere che anche il cielo piangeva al funerale di Leo, e allora scriverò che piangeva anche il sole, insieme alla folla presente, e se qualcuno era riuscito a bloccare le lacrime ci ha pensato l'Hallelujah di Leonard Cohen (mirabilmente interpretato da una ragazza che non conosco) a convincere gli indecisi. Piangevano un po' tutti, molti anche sulle note finali di Ennio Morricone. Mancava solo Vasco Rossi per regalare piena gioia a Leo. Anche il celebrante ha fatto notare dal pulpito l'abbondanza di commozione. 
Leo odiava la retorica, quindi mi fermo qui.
Certi funerali vanno meritati. Il mio amico Leo certamente se lo è meritato.

mercoledì 14 settembre 2022

Andrea Macchi terzo al Tour des Geants


 

Andrea Macchi (a destra), mio vicino di casa, grande specialista della corsa in montagna, è arrivato terzo nel massacrante Tour des Geants in Val d'Aosta. Bravissimo!

Un ricco VareseFocus



 

E' uscito il numero di settembre di VareseFocus, mensile di Univa diretto da Davide Cionfrini, ex alunno Vidoletti. Preferisco la seconda metà della rivista, quella meno 'industriale' e più legata a cultura, natura, sport, libri, arte....alla quale collaborano amici che ben conosco: Luisa Negri, Mario Chiodetti, Alberto Albert Bortoluzzi...e da questo numero anche Roberto Fassi.

Ricordo che il mensile si può ricevere gratuitamente, visitando il sito www.varesefocus.it 

martedì 13 settembre 2022

I funerali di Leo


Il funerale di Leo verrà celebrato giovedì 15 settembre, ore 15, nella chiesa di S.Agostino a Valle Olona, Varese. Alle 14.30 il rosario.

 

Un raccontino per Leo


 

L’esame di terza media è sempre stato per me, docente di educazione fisica, il momento più pesante dell’anno scolastico. Per fortuna avevo colleghi con i quali dialogare un po’. Leo era fra questi. Un giorno mi disse: “Ci scommetti che faccio canestro nel cestino con questo pezzo di carta appallottolata?” Il cestino era a molti metri di distanza. Dissi: “E’ impossibile ma se ci riesci ti scrivo un raccontino.” Tirò e fece canestro. “Ora tu scrivi” mi disse. E così feci, buttai giù un raccontino umoristico, solo per Leo. Ora, che Leo non c’è più, lo rendo pubblico. In sua memoria.

***  


Ciuff

Sulla scena del crimine (anche un semplice esame di terza media può diventare pericoloso) abbiamo un prof di ginnastica palesemente obeso, che si distrae con un prof di tecnologia, secco e brizzolato. Davanti a loro, seduto, impaurito, boccheggiante, claudicante nell’eloquio, sudato, abbiamo Carlo Figliozzi, e già si capisce da quel cognome che butta male: dopo Fantozzi, tutti gli ozzi propiziano la caricatura.

La sottocommissione giudicante è attenta e comprensiva, a parte i due prof sopraelencati, ed escludendo la docente dalla parlata toscana, che maneggia il cellulare. A dire il vero anche la prof di prima lingua inglese sbadiglia e sonnecchia, salvo poi lanciare un urlo, trattenuto all’ultimo, quando sente il Figliozzi chiamare il londinese Big Ban Big Bang, una g in più esplosiva. Ma eccezion fatta per questi quattro, i rimanenti prof sono professionalmente inappuntabili. E con loro anche il presidente di commissione, un tipo del sud, che spesso interviene nel colloquio regalando ai presenti la sua cultura a largo raggio.

L’obeso sussurra al secco: “Scommessa?”

“Ci sto.”

“Cena?”

“Cena.”

“Dove?”

“Sceglie chi vince.”

“Bene…e allora parto.”

“Per dove?” fa il brizzolato.

“Ti spiego” e appallottola un pezzo di carta. “Se faccio ciuff da qui nel cestino, paghi tu.”

Il secco guarda oltre il candidato, ad almeno cinque metri di distanza. Scrolla il capo: “Non ce la farai mai, la palla è troppo leggera, svolazzerà.”

“Hai scommesso.”

“Ho scommesso.”

La prof toscana ora si è alzata e risponde a una chiamata del marito, nascondendo la voce dentro il palmo della mano, accucciata in un angolo. La prof di inglese, dopo la castroneria di Figliozzi, si è svegliata, ma ora sonnecchia la prof di musica.

L’obeso, che ha lanciato la scommessa, sta per intervenire, agganciandosi all’imbarazzo silenzioso di Figliozzi, ma il prof di arte lo precede. Si alza in piedi, allunga un libro, sorride, prende fiato, prepara il terreno alla suspance, quasi dovesse regalare all’uditorio una domanda nuova di zecca. “Senti, Figliozzi” e si avvicina ancor più al ragazzo. “Hai parlato della seconda guerra mondiale, del Giappone, dei kamikaze….ma in arte? Mi sapresti fare un collegamento? Noi abbiamo studiato un autore…analizzato un quadro…” e sorride e intanto apre a metà il libro, tanto che Figliozzi (che stupido non è) riesce a sbirciare, riconoscendo il Guernica di Pablo Picasso.

“Guernica, di Pablo Picasso” dice il candidato.

“Bravo, Figliozzi, bravo…prosegui pure.”

Il prof di ginnastica ritrae la mano, attende la prolusione di Figliozzi, altro silenzio e allora parte lui: “Ragazzo mio, sai che non faccio quasi mai domande, la mia è una materia pratica, ma la sorte oggi è caduta su di te. Cosa vi ho ripetuto sempre in questi tre anni?”

Figliozzi sorride, sa come rispondere: “Che non dobbiamo giudicare le persone dall’aspetto fisico, che il nostro prof di ginnastica è obeso ma conta ciò che dice, non ciò che fa, cioè nessun tipo di sport, né ciò che appare, cioè un gran mangione. Che lo sport fa bene, rende magri come il prof di tecnologia, potenzia gli apparati, soprattutto quello cardiocircolatoriorespiratorio…”

“Ti interrompo, Figliozzi..sento che sai. E allora ti faccio una seconda domanda: parlami della tecnica del tiro libero nel basket, ma ti voglio facilitare, ti faccio un esempio pratico, sicché tu possa essere agevolato nel rispondermi” e a quel punto, allibiti i colleghi, l’obeso si alza in piedi e con tecnica sopraffina lancia la palla di carta nel cestino distante, la piccola sfera bianca sfiora i capelli di Carlo e fa ciuff. “Ecco, ragazzo mio, ora parla tu.”

 

 

 


domenica 11 settembre 2022

Con Leo al Sacro Monte




 

Era il mese di ottobre del 2016. Finalmente il mio amico Leo si era convinto a tentare l’ascesa al Sacro Monte. Io avevo la giacca a vento, lui in  maglietta. Adagio adagio, sosta ad ogni cappella, arrivammo al Santuario. Camminava, parlava, spiegava, prendeva fiato, ci ringraziava per averlo invogliato al cammino, ci sgridava per averlo caricato di fatica ma lo faceva con i suoi modi da gentleman, sempre controllato, atarassico, distaccato eppure empatico e simpatico. Io avevo fretta (come sempre) e non lo attesi in discesa, tornai a casa velocemente, lui mi raccontò poi che la discesa era stata piacevole e meno faticosa della salita. Era stato in grado di controllare la forza di gravità (per lui particolarmente sfavorevole) con leggerezza. Del resto era noto a tutti, viveva il suo sovrappeso senza farsi troppo appesantire, lo accettava, era superiore.