sabato 5 settembre 2015
I sessant'anni di Gianni
Ecco il mio amico Gianni Giagor, in festa per i suoi primi sessant'anni. Molti aneddoti potrei raccontare di lui, visto che lo conosco da una vita, ma ne scelgo uno degli anni ruggenti, quando la fame era tanta. Ebbene, Gianni mi invitò una sera a casa sua, a cena. Era a casa da solo, volle dimostrami la sua abilità nel preparare una specialità pugliese, la sua terra d'origine. "Ti farò assaggiare la ciallèdda!" mi disse. "Sentirai che buona." Ero in trepidante attesa, pensavo: "Bè, la cialledda arriverà come antipasto, o forse come contorno di qualcosa d'altro" e l'amico arrivò subito con il piatto tipico delle sue lande meridionali, baciate dal sole e dai pomodori. Sì, perché la cialledda altro non era che pane e pomodoro con un po' d'olio e sale...ciò che noi bosini avremmo definito pan e tùmatis...."Che ne dici?" mi chiese Gianni Giagor. "Sì, sì..buona..." risposi. Altro non arrivò. La fame si mantenne vivace.
Gianni, non te la prendere, del resto, vista la tua magrezza, posso immaginare che tu continui a mangiare solo la ciallèdda!!!!! Che non aiuta a camminare in montagna.
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