Ma era proprio necessario?
Di fronte ad un nuovo libro pubblicato (oggi andrò a ritirarlo dall'editore) non riesco a non pormi la domanda: ma era proprio necessario? Carta che va ad aggiungersi a tonnellate e tonnellate di carta che, prima di recarsi mestamente al macero, sosterà nelle librerie? Cosa aggiunge la mia narrativa a ciò che è già stato scritto e riscritto? Perché tutto questo spreco di tempo?
La risposta sarebbe complessa, ammesso ce ne sia una (perché in effetti ho sempre meno risposte convincenti). Mi verrebbe da dire che alcune scelte nella vita sono soprattutto emotive, d'istinto: uno sente che lo deve fare.
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