La poesia di Arnaldo
Leggendo questa poesia dell'amico Arnaldo Bianchi, scritta nell'agosto del 1990 (dalla raccolta 'Paesaggi inattesi'), ho pensato a due protagonisti: la donna (Rigoletto docet) o la morte. Propendo per la seconda ipotesi. Attendo da Arnaldo conferme o smentite.
Come cappio o coriandolo
di Arnaldo Bianchi
Come cappio o coriandolo
oscilli nell'aria
ora greve, ora lieve
seguendo gli spasmi del corpo appeso
o inseguendo le volute bizzarre del vento.
Sei crudele e innocente,
una fonte impura
che affiora.
agosto '90
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