venerdì 3 marzo 2017

Eutanasia


Qualcuno dice che a certe cose è meglio non pensarci, si vive alla giornata, quando sarà il momento si vedrà. Sempre sperando di andarsene magari nel sonno, senza soffrire: la morte che ogni mortale desidera (salvo qualche santo, che intende vivere con coscienza e buona testimonianza anche quell’attimo). Io non sono affatto santo, e ci penso.


EUTANASIA – E’ l’atto con cui il medico causa volontariamente la morte del paziente, su richiesta del paziente stesso. La parola viene dal greco e vuol dire ‘buona morte’. Da non confondersi, assolutamente, con il suicidio assistito. E’ vietata in Italia e praticamente in tutta Europa, tranne che in Belgio e in Olanda, dove è stata ammessa, fra durissime polemiche, anche per i minorenni. Il commissione Giustizia giace una legge per la depenalizzazione dell’eutanasia, ma è assai difficile che approdi, né ora né mai, al dibattito parlamentare. Il mondo cattolico parla poi anche di ‘eutanasia passiva’ per definire il rifiuto delle cure da parte del malato, e la sospensione di queste da parte del medico. Ma gran parte dei bioeticisti afferma che questa definizione non esiste, perché il rifiuto delle cure è qualcosa di ben diverso dall’eutanasia. 

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