Qualcuno
dice che a certe cose è meglio non pensarci, si vive alla giornata, quando sarà
il momento si vedrà. Sempre sperando di andarsene magari nel sonno, senza
soffrire: la morte che ogni mortale desidera (salvo qualche santo, che intende
vivere con coscienza e buona testimonianza anche quell’attimo). Io non sono
affatto santo, e ci penso.
EUTANASIA
– E’ l’atto con cui il medico causa volontariamente la morte del paziente, su
richiesta del paziente stesso. La parola viene dal greco e vuol dire ‘buona
morte’. Da non confondersi, assolutamente, con il suicidio assistito. E’
vietata in Italia e praticamente in tutta Europa, tranne che in Belgio e in
Olanda, dove è stata ammessa, fra durissime polemiche, anche per i minorenni.
Il commissione Giustizia giace una legge per la depenalizzazione dell’eutanasia,
ma è assai difficile che approdi, né ora né mai, al dibattito parlamentare. Il
mondo cattolico parla poi anche di ‘eutanasia passiva’ per definire il rifiuto
delle cure da parte del malato, e la sospensione di queste da parte del medico.
Ma gran parte dei bioeticisti afferma che questa definizione non esiste, perché
il rifiuto delle cure è qualcosa di ben diverso dall’eutanasia.
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