Sul
fronte dell’accettazione del declino, della capacità di soffrire, accettando il
mistero del dolore, della consapevolezza ineluttabile di un corpo che si
rovina, si macchia, si secca, s’acciacca…ecco, su questo fronte mi sento ancora
un lattante. Molta strada devo percorrere, e per certi versi invidio chi è più
avanti di me, in un cammino che è di tutti.
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