Paolo
Villaggio, per me, è fondamentalmente il ragionier Ugo Fantozzi. A volte li
confondo. Tutto cominciò negli anni Settanta, quando l’amico Giorgio Volpe
(ciao, Giorgio, te ne sei andato troppo presto!) si mise a leggerci le
avventure di Fantozzi durante le vacanze estive in val Gardena. E giù a ridere.
Poi arrivarono i film. Lo ammetto, i film di Fantozzi sono fra i pochi che
rivedo con piacere, come le comiche di Stanlio e Olio. Sebbene li conosca a
memoria, comunque rido. Restai sorpreso quando venni a sapere che alla moglie
di Villaggio il ragionier Fantozzi non faceva affatto ridere, ma può capitare,
fra marito e moglie. Ultimamente Paolo non sempre ragionava con equilibrio. Non
ero presente quando ricevette il Premio Chiara alla carriera, anni fa. Mi raccontarono
che non fu, il suo, un intervento memorabile.
“Questo
film è una cagata pazzesca!” vale quanto “Il re è nudo” della ben nota favola.
Grande Paolone, riposa in pace.
Nessun commento:
Posta un commento