domenica 2 luglio 2017

Sport per la salute - 19


Cammino, corsa, bici e nuoto. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma ci aggiungerei un’altra modalità motoria, invernale ma non solo: lo sci. Certo non alludo allo sci alpino, quello che delega la fatica agli impianti di risalita e regala solo rilassanti discese, intervallate da soste più o meno lunghe nei rifugi-ristoranti che sfornano polenta variamente condita, strudel e torte ai mirtilli. Non è certo quella la modalità per dimagrire e potenziare l’apparato cardiocircolatorio e respiratorio. Ovviamente mi riferisco allo sci nordico, esercizio completo, rigenerante, appagante ma non privo di fatica. Può sostituire il nuoto, in inverno, soprattutto per chi (come me) abita in una località che regala la possibilità di praticare lo sci da fondo due-tre mesi l’anno (Cunardo) e, se fiocca, anche a Brinzio.

Lo sci da fondo non è affatto il parente povero dello sci alpino. Inoltre vi è da correggere una diceria del tutto errata: non è vero che lo sci nordico non sia potenzialmente pericoloso, in fatto di infortuni. Certo, in genere la velocità è minore rispetto allo sci alpino, ma le cadute sono sempre pericolose. Quindi non lo si può affrontare a cuor leggero, ad ogni età, come si trattasse di una passeggiata in mezzo ai boschi, con la sola differenze che si scivola sulla neve. Occorrono attrezzatura adeguata, qualcuno che insegni i fondamentali, e come sempre pazienza e dedizione. Qualche soldino bisognerà spenderlo, ma molti molti meno rispetto allo sci alpino.  Una volta raggiunto un minimo di sicurezza, appresa la tecnica sia del pattinato che dell’alternato (è importante impararle entrambe), la gratificazione sarà davvero notevole. Scivolare sulla neve, in un ambiente naturale appagante, lontani dalle auto e dallo smog, vale ogni nostro sacrificio. Tutto il corpo partecipa all’azione, con un benessere diffuso. Provare, per credere.  

19-continua

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