venerdì 20 ottobre 2017
Urz
Soprattutto mia madre, quando ero piccolo, mi chiamava 'Urz', cioè, in dialetto bosino, orso, per via della mia poca propensione al dialogo, del mio amore per il silenzio e la solitudine. A volte mi chiedo se il mio essere orso sia totalmente dovuto ai geni o se vi sia qualche responsabilità educativa da parte dei miei genitori. Probabilmente sarà un mix. Fatto sta che, appena nato, per non commettere l'errore compiuto con il primogenito (accorrevano al primo lamento e cercavano di consolarlo) mamma e papà decisero per me un regime piuttosto rigido: "Mangiare ha mangiato, cambiato è cambiato, perché tenerlo in braccio se si lamenta? E perché mai dovrebbe lamentarsi? Meglio lasciarlo nella culla..." Raccontano i miei che me ne stavo buono, con gli occhi aperti, a guardarmi le manine. Probabilmente già lì ho capito che avrei dovuto cavarmela da solo, che erano inutili tante chiacchiere, meglio i fatti.
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