domenica 4 febbraio 2018
Anziano a chi?
Ieri è apparso, su un noto quotidiano online di Varese, un titolo che mi ha 'incuriosito': 'Cade dalla bici, grave un anziano'. Leggendo si intuisce che l'anziano ha 62 anni. Ciò mi ha particolarmente allarmato, vuoi perché vado molto in bici, vuoi perché ho giusto giusto 62 anni (non ancora compiuti, per la verità). Secondo il titolista sono un anziano. E' nato un certo dibattito su fb, a dimostrazione che i miei amici (come me) hanno tempo per questi 'dibattiti', e che l'argomento interessa. Ho scoperto così che un conto è dire anziano e un conto è dire vecchio: prima si diventa anziani, poi vecchi, termine che è anche un po'dispregiativo. Ho poi scoperto che in ospedale si diventa degenti geriatrici (cioè anziani) a 65 anni, mentre dopo gli 80 si è grandi anziani. Vecchi non si usa più, come negri. Altri sostengono che prima dei 65 anni (l'età più o meno della pensione) non si è ancora anziani. C'è chi distingue le due età, quella biologica e quella anagrafica, chi sostiene che in fondo i sentimenti non invecchiano mai...insomma, ognuno ha il suo parere. Una cosa è indiscutibile, innegabile, incontrovertibile: non chiamarmi anziano non risolve il mio problema, 62 anni se ne sono andati, e non me ne restano certamente altri 62...sarà meglio che non perda tempo.
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