lunedì 12 febbraio 2018
Il successo - 4
Svanita ogni velleità di successo sportivo intorno ai vent'anni, circa la mia scelta professionale non mi sono certo fatto guidare da prospettive di guadagni e prestigio sociale. Non ho scelto un lavoro di successo. Vi è mai stato un prof di ginnastica di successo? Ho scelto perché supponevo mi piacesse quella professione, e soprattutto perché mi garantiva, dopo soli tre anni di università, di avere un lavoro sicuro. Certo, con un salario modesto, senza prospettive di carriera, ma vi erano altri vantaggi. Poi, sul finire degli anni Ottanta, ecco una nuova svolta: la scoperta della scrittura. Un piacere, una predilezione innata che avevo sotterrato, zittito, brace sotto la cenere di altro. Ecco allora il prepotente ritorno del bisogno di successo: giornalista. Già, in effetti ci sono giornalisti di successo. Ma soprattutto scrittore. Basta accostare le parole prof di ginnastica-scrittore per cogliere la differenza di considerazione, di prestigio sociale, di attenzione da parte della gente. Uno dice prof di ginnastica è per lo più immagina (stereotipo duro a morire) un tipo che legge la Gazzetta e offre palloni ai suoi alunni, mentre se dico scrittore ecco l'intellettuale impegnato, il creativo, che pubblica libri, quindi ricco e famoso. Come non farsi lusingare da simili sirene?
4-continua
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