sabato 19 maggio 2018
Zoncolan
Oggi, sabato 19 maggio, il Giro arriva in salita, sulla sommità dello Zoncolan. Amo assai la bici ma non amo l'agonismo estremo, il ciclismo professionistico della fatica enorme, degli inganni, dei troppi rischi per lo spettacolo. Sento già le bestemmie che lanceranno oggi quei ragazzi, verso le 16, soprattutto i migliori, quelli che daranno il tutto per tutto per onorare la classifica, per sperare di guadagnare soldi, fama e ingaggi. So che più d'uno penserà: 'Ora scoppio...ma chi me lo fa fare...mollo tutto...questa fatica è davvero troppa....' poi arriveranno al traguardo e per lo più dimenticheranno e tireranno avanti. Coerenza imporrebbe che io non seguissi questo ciclismo, eppure no, alle 16 sarò davanti alla tele, anche con qualche senso di colpa, ma ci sarò..perché amo le tappe di salita. Guardo solo quelle. In particolare lo Zoncolan mi manca. Lo scorso anno ho fatto il Mortirolo da Mazzo in Valtellina, dicono che lo Zoncolan sia anche peggio, quindi la tentazione è grande. Peccato che la Carnia sia un po' fuori mano per me. Oggi studierò il percorso. Perché tutta questa fatica? La vita non obbliga già a faticare, senza andarsele a cercare? E tutti gli spettatori, hanno davvero una minima idea di cosa significhi salire a quelle medie lo Zoncolan? Non credo.
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