martedì 21 agosto 2018
La fede di Elda
Stamani ero presente ai funerali di Severina detta Elda, mamma dei miei amici Ezio e Gigliola, che si sono celebrati nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Biumo Inferiore. Antica parrocchiale che ben conosceva anche il celebrante, don Francesco, per anni a Biumo come coadiutore. E proprio lui ha molto insistito sulla necessità di considerare la nostra fragilità, di pensare alla morte, alla nostra morte, senza anestetizzarla. Ebbene, non conoscevo Elda, i pochi ricordi che ho di lei sono di una donna sorridente e pacata, certamente una donna di fede, che ha saputo anzitutto accettare le morti premature di una figlia e del marito, e vivere senza disperazione un lungo tempo di malattia invalidante. E soprattutto -così hanno raccontato i figli- che ha saputo testimoniare a loro, ai nipoti, in definitiva a tutti noi che è possibile vivere la morte serenamente, per quanto sia possibile accostare tale definizione alla disperante chiusura della nostra esistenza. Una testimonianza che ogni genitore si augura di poter 'regalare' ai propri figli.
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