sabato 29 settembre 2018
Attenti a quei due
Quando uno arriva alla pensione, tira un respiro di sollievo. Perché, nell'età dei primi scricchiolii, ha bisogno di certezze, e la pensione un po' lo è. Anche in caso di dipartita, c'è sempre la reversibilità per i propri cari. Uno ha le spalle coperte, si siede sul divano e un po' si rassicura. L'unica cosa che non deve succedere è che lo Stato faccia bancarotta.
Silvio Berlusconi (non l'ho mai votato, e oggi è il suo compleanno) non mi ha mai fatto paura. Luigi Di Maio e Matteo Salvini un po' sì. Il garzoncello scherzoso dal sorriso Durbans e il ganàsa verdevestito hanno l'entusiamo giovanile (e va bene), il coraggio giovanile (e sta bene) ma non sono saggi, cioè del vecchio vedono solo il male, gli errori, le povertà umane. Ma il vecchio è anche lungimiranza, esperienza, pazienza. Abbiamo avuto uomini politici di grande levatura, che hanno contributo al nostro benessere. I giovani la fanno facile, hanno risposte chiare (il giovinetto ha detto che verrà risolto il problema della povertà!!!), non vedono i problemi.
La vita è complessa, molto complessa.
Sicché, se mi rovinano l'età della pensione, un po' mi incazzo!
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