mercoledì 13 marzo 2019
Le due nevi
E' luogo comune pensare che la neve artificiale sia un ripiego, visto che le precipitazioni nevose con i cambiamenti climatici sono diminuite drasticamente. Ma probabilmente non è così. Ho chiesto lumi ai coniugi Ploner, proprietari del monolocale dove alloggio a Santa Cristina, gardenesi doc, vicini ai settanta, che hanno conosciuto la neve naturale e poi quella artificiale. 1-Non sono diminutite così drasticamente le nevicate, dipende dagli anni. Sono immensamente aumentati gli sciatori. 2-Possono scendere anche metri di neve, ma una pista battuta con neve naturale non terrà mai come una battuta con neve artificiale. La neve naturale è più morbida, qui scendono migliaia di sciatori al giorno, si formerebbero quasi subito buche, si arriverebbe al prato. 3-Solo la neve artificiale (qui in Valle è arrivata negli anni Settanta, i primi due cannoni vennero piazzati sulla pista del Col Reiser, venivano dagli Usa, erano a gasolio, enormi) può permettere la sopravvivenza del turismo, che per questi posti è fonte di vita per tutti, sia in estate che in inverno. 4-La neve naturale qui è vista non molto positivamente, perché i residenti devono provvedere immediatamente a liberare le strade, i parcheggi, devono farla portare via. In foto vediamo l'arrivo della pista del Col Reiser, mezzo metro di base ghiacciata, che permetterà di sciare sino ad aprile.
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