martedì 23 aprile 2019
Le due prove di coraggio
Il coraggio dovrebbero metterlo come materia obbligatoria sin dalle elementari. Non è vero che 'se uno non ha coraggio, non se lo può inventare'. Anche il coraggio si può allenare. Si deve allenare. Sono tante le prove di coraggio che la vita ci regala, ma due fondamentali. Una è obbligatoria, ci tocca: la morte. Ieri vedevo una testimonianza di Indro Montanelli, che diceva: 'Non ho paura della morte ma ho paura di non saperla affrontare con dignità, di viverla da codardo...' Cacciari dice: 'Della morte me ne frego', una frase ad effetto, spavalda, che non fa onore al filosofo. La morte è un passaggio per tutti e ci vuole tanto coraggio per guardarla negli occhi. Poi c'è una prova di coraggio facoltativa: mettere al mondo un figlio. E ce ne vuole di coraggio: il solo pensiero che possa nascere 'ferito gravemente', a vita, che possa morire prima del genitore...certo, ci sono le notti insonni, lo stress quotidiano, ma sono niente rispetto a ciò che potrebbe capitare...eppure è un atto di coraggio direi 'obbligatorio', se non vogliamo anticipare la fine del mondo. E poi mentre la morte non ti regala nulla prima (se non la liberazione, se uno soffre troppo, oppure una Vita Eterna, per chi ci crede...ma arrivano comunque dopo) un figlio ti può regalare tantissimo, gioie indicibili e un senso al tuo esistere.
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