martedì 21 maggio 2019
Guttuso: Spes contra Spem 3
Mi soffermo ancora un istante sul grande quadro di renato Guttuso, 'Spes contra Spem', che i vatresini possono guardare a Villa Mirabello. Il maestro siciliano ha ammesso di essere partito per questio lungo viaggio pittorico senza un'idea precisa; poi però ha specificato che il primo titolo era 'Le età della vita', considerando questo quadro, realizzato 5 anni prima della morte, nel periodo della 'Fuga in Egitto' al Sacro Monte, come un quadro riepilogativo di una vita nell'arte. Tre età della vita: i piaceri della giovinezza, il potere dell'età adulta, e poi la vecchiaia, cioè la falce, cioè la morte che annulla le differenze sociali. I piaceri della giovinezza: le libere corse di quando si è bambini? I piaceri della carne, davanti ad un orizzonte radioso, un alba più che un tramonto? E poi quello sembra il mare, non il lago di Varese, come dice l'assessore alla cultura del nostro Comune. Poi il potere dell'età adulta: dove lo si vede? Negli uomini che discutono? Nei quadri? Nei libri? Infine la morte: abbiamo un teschio, poi sull'architrave che poggia sopra il quadro i mostri di Villa Palagonia, a Bagheria, e poi quel rosso diffuso sul pavimento, rosso tramonto. E il quadro tutto rosso? E' il tramonto o il ricordo del comunismo, così caro a Guttuso, tanto da essere un comunista militante, per due legislature in Parlamento, autore del simbolo del Pci? Sono ipotesi, naturalmente.
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