martedì 28 maggio 2019
Madame Bovary
Ieri sera su Cielo ho visto un buon film, l'ultima trasposizione cinematografica del capolavoro di Gustave Flaubert, 'Madame Bovary'. Ho letto il romanzo tanti anni fa, non sono in grado di giudicare quanto il film lo abbia rispettato, credo di sì. Film del 2015, regia di Sophie Barthes, con una brava Mia Wasikowska nella parte di Emma Bovary. Un paesino della Normandia, Ottocento, cieli grigi, tanta pioggia, nebbie, colori sbiaditi come il viso di Emma, moglie di Charles, medico condotto. Emma è infelice, lo era da ragazza e lo è ancora, nonostante le speranze riposte nel matrimonio. Il marito è un buon medico e uno sposo fedele, ma a Emma non basta. Il dubbio di tutti: accontentarsi o rischiare seguendo i consigli della passione? Emma rischia, stanca dei sensi di colpa e della rigidità della ragione. Rischia fidandosi di amanti che non hanno il suo coraggio, di commercianti che ne approfittano...in un crescendo di delusioni e di crisi, sino al dramma. Fra un prete che cita San Paolo (Siamo nati per soffrire) e un marito paziente e innamorato, Emma è confusa ma sceglie di non accontentarsi, di dare spazio al piacere di vivere: un lusso che sembra precluso a noi mortali.
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