sabato 31 agosto 2019
La vittoria del Vittorione
Questa sera, sabato 31 agosto, alle ore 18, presso la tensostruttura dei Giardini Estensi, a Varese, don Vittorio Pastori riceverà (alla memoria) la Martinella del Broletto, massima onorificenza cittadina.
Conobbi Vittorio (non ancora don) alla fine degli anni Settanta, quando collaboravo al gruppo missionario della mia parrocchia, Biumo Inferiore. In particolare per la giornata missionaria del 1980 organizzammo una grande raccolta di riso, sale e sapone, perché questo chiedeva il nostro concittadino dall'Uganda. Furono giornate che ricordo con grande piacere, raccogliemmo 3 tonnellate di riso, il Vittorione venne a predicare durante le Messe di domenica 19 ottobre 1980. A pranzo lo invitarono i miei genitori. Fu necessaria la grande sedia del pianoforte di mia mamma Ines per far sedere l'invitato. Poi don Vittorio venne consacrato sacerdote, continuò a donare il suo tempo per i bisognosi dell'Africa, seguì a Piacenza Mons. Enrico Manfredini, nacque Africa Mission e poi, naturalmente, morì. Considero don Vittorio un vittorioso perché aveva trovato un senso grande alla sua vita, vincendo (e chissà con quali fatiche) l'handicap di un corpo obeso e difficile da accettare. Anziché deprimersi ha rivoltato la frittata, si è concentrato sulla depressione degli altri e ha cercato di far star bene la gente. Confidando anche nell'aiuto di Dio.
venerdì 30 agosto 2019
Sui monti di Cavergno
Contrariamente alla tradizione, quest'anno non mi è stato possibile raggiungere la baita degli amici Fausta e Bruno, ai Monti di Cavergno, sopra la Val Maggia, per la camminata con Messa al campo, preghiere anche per mio fratello Mock, che tanto amava quei luoghi. Boschi e prati che si sono rivelati, in questo 2019 caldo e piovoso, meravigliosamente rigogliosi di funghi. Ne sono testimoni i miei amici Carlo e Paolo...che certamente non si dimenticheranno di me, quando i funghi, inesorabilmente, saranno condannati al fuoco e al palato.
Pensieri quieti
Infilo le dita nei capelli. Il ciuffo spoglio, disadorno, ancora mi permette di compiere (sino a quando?) il gesto alla Sgarbi; ciò mi regala un risibile e gradito piacere.
Infilo le dita nei capelli e accarezzo i miei ultimi pensieri. Sono pensieri quieti e nuovi. Cercano di convincermi che non si può tornare sempre quelle di prima, l'età non lo consente, e nemmeno è desiderabile.
Sarebbe meglio trovare ragioni e sensi nuovi all'esistere, più consoni, più rispondenti all'esito che si approssima e che non permette battute e alzate di spalle.
giovedì 29 agosto 2019
Stefano l'è turnàa indrè
ph carlozanzi
Prima
o poi si torna al luogo natìo, ed è allora che la tradizione dei nostri padri, il
richiamo della nostra infanzia si impongono. Stefano Barlocci, classe 1967,
varesino doc (sua mamma, Felicita Sottocasa, è stata anche regiùra della Famiglia
Bosina) ha seguito questo percorso: prima il desiderio di novità, di scoperta,
infine il ritorno al passato.
Incuriosito
dalla sua storia salgo al colle di Biumo Superiore dove, nelle vicinanze di
Villa Ponti, in via Castiglioni uno, lo incontro sulla soglia del suo locale,
il ristorante bar ‘Time Out – L’è turnàa indrè’. Mi offre da bere e racconta: “Ho
sempre avuto la passione per la cucina. Ho frequentato il Centro di Formazione
Professionale a Varese e poi è iniziata la mia gavetta. Una delle prime tappe è
stata al Ristorante Bologna, dove i signori Fernanda e Adelmo mi hanno
insegnato i segreti della pasta fatta in casa. Dieci anni di esperienze in
diversi locali della nostra provincia, del Canton Ticino, quindi la traversata
dell’Oceano, verso il Brasile. Sono atterrato a Porto Seguro, ho lavorato in un
Hotel, poi mi sono inventato imprenditore aprendo un pastificio, che mi ha
permesso di mettere a frutto ciò che avevo appreso al ristorante Bologna, dai
Lorenzini. Sono stati oltre dieci anni di grande impegno, alla scoperta di una
nuova cultura, cibi compresi. Lì ho imparato soprattutto ad abbinare la frutta
con i secondi piatti. Nel 2007, anche per stare vicino alla mia famiglia, sono
rientrato in Italia, ho lavorato due anni a Londra poi ho sentito il bisogno di
tornare alla tradizione culinaria varesina. E’ una tradizione unica al mondo,
non bisogna perderla. Sentivo poi il bisogno di esprimermi professionalmente
anche nella mia città, che amo. Stando lontano da qui ho sentito molto la nostalgia
del Sacro Monte, ogni tanto quando ho bisogno di silenzio e di ricarica salgo
lungo il viale delle cappelle. Si è presentata l’occasione e sette mesi fa ho
aperto il mio nuovo locale, che segna il ritorno definitivo nella mia terra.”
Stefano
Barlocci è il re della cucina, poi abbiamo un collaboratore di sala e uno al
bar. Il ristorante è piccolo, due sale, poco meno di trenta posti. La
ristrutturazione del locale, eseguita con semplicità e gusto, ha riportato alla
luce il bel soffitto in legno e una parete della struttura originaria. ‘Time
Out’ è aperto da lunedì a sabato la sera, la domenica a mezzogiorno.
Lo
chef Barlocci a questo punto mi ha fatto venire l’acquolina in bocca. Quali i
piatti tradizionali che proponete?
“Anzitutto
vorrei spiegare la filosofia del mio locale: piatti semplici, realizzati con
prodotti di qualità, per lo più a chilometro zero. Piatti tipici? I risotti, la
cazzöra, le zuppe, i minestroni, le carni. Mi spiace di non poter dare maggiore
spazio al pesce di lago: i prezzi sono proibitivi e bisogna rivolgersi al pesce
del lago di Garda, persico, lavarello, luccioperca. Visti i miei trascorsi
professionali, propongo anche qualche piatto brasiliano.”
Non
resta che salire su uno dei colli varesini, quel da Biüüm da sùra, all’ombra
del campanile di San Giorgio, e assaggiare. Come ogni imprenditore, Stefano Barlocci
ha investito e rischiato, forte del suo entusiasmo e della sua esperienza
pluriennale. Non possiamo che augurare a noi buon appetito, e a lui buona
fortuna.
domenica 25 agosto 2019
sabato 24 agosto 2019
Auguri a Giovanna e Adriano
Felice compleanno a Giovanna (ieri) e Adriano (oggi). Un abbraccio a questi due grandi amanti della montagna, della Val Gardena in particolare.
lunedì 19 agosto 2019
venerdì 16 agosto 2019
La notte
ph valentina zanzi
La notte è maestra severa e competente. Docente dei passaggi: dalla pretesa all'accettazione, dall'impazienza alla pazienza, dal sè all'altro, dal rumore distraente alla solitudine educante.
La notte mette alla prova; superarla, giorno dopo giorno, è cammino verso la conoscenza di sè, presagio di ciò che ci attende.
La notte è maestra severa e competente. Docente dei passaggi: dalla pretesa all'accettazione, dall'impazienza alla pazienza, dal sè all'altro, dal rumore distraente alla solitudine educante.
La notte mette alla prova; superarla, giorno dopo giorno, è cammino verso la conoscenza di sè, presagio di ciò che ci attende.
martedì 13 agosto 2019
Forte d'Orino
ph carlozanzi
Lago Maggiore, Monte Rosa e Pedum dal Forte d'Orino. Un'ora di cammino andata (4,5 km), un'ora al ritorno, in piano o lievi dislivelli, pianura, laghi, monti, cielo e la sensazione di essere privilegiati.
Lago Maggiore, Monte Rosa e Pedum dal Forte d'Orino. Un'ora di cammino andata (4,5 km), un'ora al ritorno, in piano o lievi dislivelli, pianura, laghi, monti, cielo e la sensazione di essere privilegiati.
domenica 11 agosto 2019
La Versilia di Umberto
ph carlozanzi
Buon compleanno al mio amico poeta Umberto. Ecco un suo testo recente.
Versilia
di Umberto Belardinelli
Mi trovo qui a dividere il mio sguardo tra crinali e mare,
nel fascino del giorno estivo,
di fronte all'onda tirrenica che muta la roccia
nell'intercedere della salsedine costante.
Ah se potesse il tempo fermarsi ad un'età
più consona alla vita...
In cambio io gli darei città ed orchestre,
ma ancora chiederei l'origine del volo di un gabbiano.
25 luglio 2019
Buon compleanno al mio amico poeta Umberto. Ecco un suo testo recente.
Versilia
di Umberto Belardinelli
Mi trovo qui a dividere il mio sguardo tra crinali e mare,
nel fascino del giorno estivo,
di fronte all'onda tirrenica che muta la roccia
nell'intercedere della salsedine costante.
Ah se potesse il tempo fermarsi ad un'età
più consona alla vita...
In cambio io gli darei città ed orchestre,
ma ancora chiederei l'origine del volo di un gabbiano.
25 luglio 2019
Notte dei poeti
ph carlozanzi
Da oltre trent'anni il poeta, narratore, animatore culturale (nonché aspirante assessore alla Cultura del nostro Comune) Dino Azzalin vive la notte di San Lorenzo nel segno dell'amata poesia. Lo ha fatto in modi e località differenti, coinvolgendo e invitando al Faido e altrove i più noti poeti italiani (Zanzotto. Merini...). Lo scorso anno ha dedicato persino un libro all'evento. E ieri sera, dieci agosto, grazie anche al patrocinio del Comune di Varese e alla Nuova Editrice Magenta ulteriormente rinnovata, la location è stata d'eccezione, la via sacra che conduce alla Madonna del Monte. Testi poetici, musica e danze finali hanno accompagnato i molti presenti lungo un itinerario che è stato definito laico, un pellegrinaggio non esplicitamente dedicato a Dio ma ricco di spiritualità e di domande lanciate in alto, contro la luna e il mistero di un cielo sempre più nero notte. E' stato scelto il tema della ferita, del soffrire, del dolore, nutrimento di molta poesia, nella speranza di una guarigione finale.
Da oltre trent'anni il poeta, narratore, animatore culturale (nonché aspirante assessore alla Cultura del nostro Comune) Dino Azzalin vive la notte di San Lorenzo nel segno dell'amata poesia. Lo ha fatto in modi e località differenti, coinvolgendo e invitando al Faido e altrove i più noti poeti italiani (Zanzotto. Merini...). Lo scorso anno ha dedicato persino un libro all'evento. E ieri sera, dieci agosto, grazie anche al patrocinio del Comune di Varese e alla Nuova Editrice Magenta ulteriormente rinnovata, la location è stata d'eccezione, la via sacra che conduce alla Madonna del Monte. Testi poetici, musica e danze finali hanno accompagnato i molti presenti lungo un itinerario che è stato definito laico, un pellegrinaggio non esplicitamente dedicato a Dio ma ricco di spiritualità e di domande lanciate in alto, contro la luna e il mistero di un cielo sempre più nero notte. E' stato scelto il tema della ferita, del soffrire, del dolore, nutrimento di molta poesia, nella speranza di una guarigione finale.
sabato 10 agosto 2019
4^ cronoscalata Tre Croci
ph roberto bof
Potevo forse mancare stamani alla 4^ Cronoscalata Tre Croci? Certo che no, pur limitato e trattenuto dal mio stato di ancora convalescente. Volevo esserci soprattutto per stringere la mano agli organizzatori di questo momento di sport e solidarietà, cioè Sestero Onlus e gli Alpini di Varese. E volevo esserci in bici nonostante scrosci di pioggia e un cielo dispettoso. Alle 10, quando sono sceso dal Campo dei Fiori, erano 150 circa gli iscritti, fra ciclisti e runner.
Potevo forse mancare stamani alla 4^ Cronoscalata Tre Croci? Certo che no, pur limitato e trattenuto dal mio stato di ancora convalescente. Volevo esserci soprattutto per stringere la mano agli organizzatori di questo momento di sport e solidarietà, cioè Sestero Onlus e gli Alpini di Varese. E volevo esserci in bici nonostante scrosci di pioggia e un cielo dispettoso. Alle 10, quando sono sceso dal Campo dei Fiori, erano 150 circa gli iscritti, fra ciclisti e runner.
venerdì 9 agosto 2019
La poesia di Arnaldo
ph valentina zanzi
Potremmo andare
di arnaldo bianchi
Potremmo andare qua e là,
quando ancora l'alba è un filo
all'orizzonte dell'Est,
a cercare spille dalle forme più strane,
e drappi dai colori più accesi.
Potremmo anche scegliere
libri dalle pagine di seta
con parole che si scavano nel cuore
e lo riempiono della loro gioia.
Potremmo anche viaggiare
ed ammirare magici popoli lontani
e stupire di nuove verità.
Se solo tu volessi restare con me.
Ho paura di soffrire solo.
agosto 1974
Potremmo andare
di arnaldo bianchi
Potremmo andare qua e là,
quando ancora l'alba è un filo
all'orizzonte dell'Est,
a cercare spille dalle forme più strane,
e drappi dai colori più accesi.
Potremmo anche scegliere
libri dalle pagine di seta
con parole che si scavano nel cuore
e lo riempiono della loro gioia.
Potremmo anche viaggiare
ed ammirare magici popoli lontani
e stupire di nuove verità.
Se solo tu volessi restare con me.
Ho paura di soffrire solo.
agosto 1974
giovedì 8 agosto 2019
Nel mezzo
ph valentina zanzi
Siamo molto più del niente che ci regaliamo quando siamo depressi, e molto meno del troppo che immaginiamo per noi quando siamo nell'esaltazione. La verità di noi stessi (come la virtù) sta nel mezzo.
La mediocrità è molto meno della metà.
Non alziamo troppo il volume, e non teniamolo troppo basso, se no la nostra musica non si sente.
Siamo molto più del niente che ci regaliamo quando siamo depressi, e molto meno del troppo che immaginiamo per noi quando siamo nell'esaltazione. La verità di noi stessi (come la virtù) sta nel mezzo.
La mediocrità è molto meno della metà.
Non alziamo troppo il volume, e non teniamolo troppo basso, se no la nostra musica non si sente.
mercoledì 7 agosto 2019
Menta e Rosmarino 42
E' uscito in questi giorni il numero 42 della bella rivista 'Menta e Rosmarino', che il direttore Alberto Palazzi cura da anni con intelligenza e competenza. A partire dalla veste grafica, davvero curata, la rivista dei comuni di Azzio, Caravate, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Cocquio Trevisago, Cuvio, Gavirate, Gemonio, Laveno Mombello, Leggiuno e Orino, ha visto in questo numero i contributi letterari di Giambattista Aricocchi, Dino Azzalin, Sara Boldetti, Gregorio Cerini, Silvio Ciglia, Silvano Colombo, Maria Grazia de Vecchi, Fulvio Fagiani, Maria Grazia Ferraris, Amerigo Giorgetti, Silvio A. Ippoliti, Felice Magnani, Mauro Marchesotti, Romano Oldrini, Gianni Pozzi, Michele Presbitero, Giorgio Roncari, Luigi Stadera e Carlo Zanzi. Prezioso l'apporto di Valeria Palazzi e Annibale Valvassori per l'elaborazione dei testi.
La rivista ha il patrocinio della Comunità Montana Valli del Verbano.
martedì 6 agosto 2019
Torni soprattutto
Torni soprattutto quando la notte non diventa alba e nel buio mi arrampico in alto, dove ti immagino con mamma Ines.
Torni quando non mi basto e tu, andato avanti, mi hai dimostrato come si fa a vivere e a morire.
La notte dei poeti
Sabato 10 agosto, ritrovo ore 20.30 alla Prima Cappella. Salita poetica lungo le 14 Cappelle, con letture al lume delle fiaccole.
lunedì 5 agosto 2019
King a Luino
Interessante evento musicale, organizzato dal Comune di Luino. Il pianista e compositore Kingsley Elliot Kaye terrà un concerto (a ingresso libero) sabato 10 agosto, ore 21, Parco a lago. Titolo: dot. Piano.
In caso di maltempo, il concerto sarà rinviato al sabato successivo, 17 agosto.
sabato 3 agosto 2019
Una Messa per Marco
ph blitz
Martedì 6 agosto, a quattro anni dalla sua morte, verrà celebrata alle ore 8 una Messa a Biumo Inferiore, per ricordare mio fratello Marco.
Martedì 6 agosto, a quattro anni dalla sua morte, verrà celebrata alle ore 8 una Messa a Biumo Inferiore, per ricordare mio fratello Marco.
venerdì 2 agosto 2019
giovedì 1 agosto 2019
Baita Sourasass
ph carlozanzi
La baita Sourasass (2000 m sopra Santa Cristina in Val Gardena) è nota fra l'altro per i suoi dolci e per i suoi fiori.
Alpini
ph carlozanzi
La chiesetta del Passo Gardena, dedicata a San Maurizio, patrono degli alpini, realizzata dagli alpini della Val Gardena.
La chiesetta del Passo Gardena, dedicata a San Maurizio, patrono degli alpini, realizzata dagli alpini della Val Gardena.
Fiori di montagna
ph carlozanzi
La mia amata alpenrose (rododendro) e altri due fiori che non conosco, ancora umidi di rugiada.
clicca sulla foto per ingrandirla
La mia amata alpenrose (rododendro) e altri due fiori che non conosco, ancora umidi di rugiada.
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