Nel bel libro di Carlo Meazza 'Varese, 50 modi di descrivere la città' pubblicato nel 2000, oltre all'intervista a don Fabio Baroncini (ne ho già parlato) abbiamo anche lo scritto di Cesare Revelli. Cesare 'il rosso', prof. di storia e filosofia del corso C (il mio corso, fu mio prof), uomo di sinistra ben noto in città, arrivò al liceo classico 'Cairoli' di Varese a metà anni Sessanta, insieme a don Fabio. I due sono spesso stati avvicinati, fedi diverse ma comparabile carisma. Ecco come Cesare Revelli ricorda don Fabio Baroncini: "...Si moltiplicavano i clubs degli studenti. In prima linea va ricordata Gioventù Studentesca (GS, successivamente CL, Comunione e Liberazione) guidata allora da un sacerdote singolare: don Fabio Baroncini. Alto, magro, digiuno di studi classici (era ragioniere), nutrito come autodidatta di filosofia irrazionalista, avversario del tomismo, nutrito di una fede che un tempo si sarebbe definita 'da carbonaro', era dotato di una parola carnosa estremamente efficace e suggestiva e godeva di un enorme carisma presso i giovani. Le sue prediche, prima a S.Giuseppe, successivamente all'oratorio di S.Vittore, erano dei pugni nello stomaco. Nulla avevano a che vedere con le ninna nanne che solitamente scendevano soporifere dai pulpiti. GS era una forza reale nel panorama studentesco..."
martedì 22 dicembre 2020
Don Fabio e Cesare 'il rosso'
ph carlo meazza
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