Dopo tre anni di quaresima anticipata, cioè senza Carnevale in centro a
Varese, senza carri e sfilate, in questo 2023, che segnava la trentesima
edizione del Carnevale bosino, è tornata la festa, sebbene con qualche
modifica. Non è stato facile per la Famiglia Bosina riprendere la tradizione,
ma l’entusiasmo del regiù (mascherato ad arabo) Luca Broggini e dei suoi
collaboratori hanno permesso di riunire un bel numero di gruppi, non molti
carri allegorici (che sono rimasti posteggiati in piazza) ma soprattutto hanno
radunato tanti varesini, lieti di lasciarsi andare alla innocua follia del
Carnevale. E, come sempre, la gioia dei più piccoli ha ripagato le fatiche
degli organizzatori. Il tragitto dei gruppi è stato ridotto rispetto al
passato, il raduno si è concluso in piazza Monte Grappa, cuore di Varese, e non
più in piazza Repubblica, ora occupata dal mercato. Il nuovo percorso e
soprattutto la nuova collocazione hanno prodotto un certo assembramento nella
ex piazza Porcari, dove fra l’altro stazionava il carro della Famiglia Bosina,
carro che è stato il pulpito del tradizionale discorso alla città di Re Bosino
(alias Antonio Borgato), che dopo aver riconsegnato le chiavi della città al
legittimo proprietario (cioè al sindaco Davide Galimberti) ha detto la sua. Fra
le autorità era presente anche il vicesindaco Ivana Parusin, e per il resto
tutto come da tradizione: Pin Girometta (alias Loris Baraldi) a fare da
presentatore, donne bosine in abiti tradizionali, e poi la premiazione del
concorso mascherine, premiati i gruppi, qualche bimbo che ha smarrito i
genitori (subito ritrovati), un malinteso con un gruppo che ha voluto
riproporre la sua performance durante il discorso del Re e la constatazione
(ma non una novità) che il sud del mondo
ha il Carnevale musicale nel dna, e lo si è visto nelle esibizioni dei gruppi,
molti dei quali extraeuropei. A cominciare proprio dalle ballerine brasiliane,
che aprivano la sfilata, subito dietro il vessillo della Famiglia Bosina. Un
plauso agli organizzatori.
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