Abbiamo il diritto di lamentarci. Nessuno ci ha chiesto il permesso di
venire al mondo, e tutto ciò che ci opprime, ci soffoca, ci infastidisce come un insetto molesto merita la nostra
disapprovazione. Le ricorrenti espressioni ‘Ce n’è sempre una!’...’Che palle!’...’Non
ne posso più!’...non sono proibite, sono uno sfogo lecito...però facciamolo nel
segreto, lontani da occhi curiosi e giudicanti, perché – lo sappiamo anche noi
– c’è sempre chi sta peggio, anche molto peggio di noi. Lamentarsi è umano,
esternarlo è sconveniente. Inoltre, come ben sappiamo, il lamento di per sé è
improduttivo, vale solo come slancio iniziale per poi reagire alla sventura.
Uno prende fiato e poi riparte, sa che deve ripartire, che non ci sono
alternative.
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