sabato 30 novembre 2024

Menta e Rosmarino


 

Una rivista che ha il profumo delle nostre Prealpi, dei nostri laghi e della nostra gente. 

clicca sulla foto per ingrandirla 

Il viaggio di papà Mario - 6


 



Quando papà Mario iniziò a cantare per la Corale San Vittore? Anche qui non posso essere preciso. Dopo l’esperienza fatta con la Corale parrocchiale di Biumo Inferiore, dotato di una voce normale ma certamente intonata, si lasciò convincere (non so da chi, forse dall’amico Antonio Monti) e prese la via di San Vittore sul finire degli anni Ottanta, strada che seguì per molto tempo, momento di socializzazione, di amicizia e anche di viaggi, come quello in Belgio, Olanda e Lussemburgo del 1991 (foto) e in Ungheria (foto).

 

6 – continua

 


venerdì 29 novembre 2024

Il viaggio di papà Mario - 5


 

Nonostante la presenza di figli e nipoti, con Paolo ancora in casa, mio papà certamente faticò a vivere senza mia mamma, ebbe momenti di tristezza e solitudine. Non mi è possibile risalire con precisione alla data, ma verosimilmente fra il 1985 e il 1986 partì per il suo primo viaggio. Lui, amante del volo, con il sogno di diventare pilota, non era mai salito sopra un aereo. Un giorno prese la decisione, andò in una Agenzia di viaggi e disse: ‘Voglio partire. Ditemi voi per dove…Datemi un consiglio, una meta.’ E partì. Per dove? Probabilmente per Palma di Majorca. Ma non ho certezze né foto a riguardo. Certamente andò con Emanuela e Paolo, nel luglio del 1989, a Vienna e Salisburgo (foto). Da quel primo viaggio la vita di mio papà Mario ebbe una svolta, non rivoluzionaria ma certamente importante. Da allora mise in programma e attuò, per almeno un ventennio, due viaggi lunghi all’anno, dei quali brevemente riferirò in questa cronaca.

5 – continua

I morti vivi


Mi capita soprattutto quando pratico sport. Anche perché il mio è uno sport solitario, nel silenzio, nella natura. Passo da un certo luogo e mi torna alla mente quella persona che non è più presente alla mia vista, e allora prego e nella preghiera rivivo alcuni episodi che ci riguardano. Altro luogo, altra persona, Passo da un camposanto e allora lì le persone sono molte. Oppure se non è un luogo è una data, una vicenda che rivitalizza una presenza assenza. E così i potenziali abitatori di questa nostra sfera d'acqua e terra aumentano. Non siamo più solo 8 miliardi e passa, ma ci sono anche tutti i morti vivi che tornano. E insieme ai miei, ci sono tutti quelli rivitalizzati da altri, perché sono certo che molti la pensano come me. Non ci stanno a dimenticare in assoluto, definitivamente.  

 

giovedì 28 novembre 2024

Solem e mundo


Solem e mundo tollere videntur qui amicitiam e vita tollunt.

Marco Tullio Cicerone
 

Sembra che vogliano togliere il sole dal mondo coloro che tolgono l'amicizia dalla vita. 

Al camposanto di Sant'Ambrogio


Chi vuole pregare insieme a noi e salutare mio papà Mario, lo può fare sabato 30 novembre, alle ore 9.30, al camposanto di Sant'Ambrogio Olona (sezione nuova, entrata dal parcheggio). Mio papà si unirà a mia mamma Ines, a mio fratello Marco, ai miei nonni paterni Prima e Luigi, ai miei suoceri Anita ed Elio, ai miei zii Maria, Carletto, Elena, Giuseppe, ad altri parenti e amici. 
 

Il viaggio di papà Mario - 4


 

Ho scelto questa immagine, scattata sul colle di Villa Mirabello, per parlare della varesinità di papà Mario. Qui è con la nipote Valentina, nell’estate del 1986. Nativo di Sant’Ambrogio Olona, ha sempre amato la sua città, anche se non era il tipo da associazioni (penso ad esempio alla Famiglia Bosina…), né ha mai mostrato ambizioni di carriera politica. Sebbene amante della parola orale, a suo modo era un tipo riservato, e si è lasciato convincere solo dalla Corale San Vittore, dall’Università della Terza Età e dalla sua classe, il 1926 (ne parleremo). Però amava il suo territorio, stare all’aria aperta, camminare nei nostri boschi, frequentare le vie del centro, la biblioteca. Non è mai stato tipo da bar, pur avendo lavorato, soprattutto agli esordi della sua carriera di pasticciere, al caffè Garibaldi di corso Matteotti (che quando ha iniziato lui, nel 1938, si chiamava corso Vittorio Emanuele) e lì serviva anche al bar.     

4 – continua

Polenta e atletica

 


Per chi ama l'atletica...ma soprattutto la polenta, qui troverà cibo per i suoi denti! 

mercoledì 27 novembre 2024

Oro


 

Mi viene in mente la canzone 'Oro' di Pino Mango. 

Ma perché?



Ma perché il nostro desiderio di serenità, di pace va in una direzione, e il destino a volte in un'altra? Come se il mondo andasse alla rovescia? A testa in giù? E se non ci tocca direttamente, ci sfiora e allora ci scansiamo, giriamo la testa per evitare il trauma. O forse è la nostra mente che si rifiuta e chiude la porta, si barrica?

Pianto e preghiera iniziano con la stessa lettera.   

Il viaggio di papà Mario - 3

 




Credo che mio papà sia stato aiutato, nei mesi successivi alla morte della moglie, dalla nascita delle sue prime tre nipotine: Silvia l’8 gennaio 1985, Valentina il 16 gennaio 1985, Marta il 23 maggio 1985. Giovani vite che lo hanno confortato, offrendogli uno sguardo fiducioso verso il futuro. Nelle tre foto vediamo (dal basso verso l'alto) l’arte pasticciera del Mario, un dolce speciale preparato per la festa di battesimo di Valentina e Silvia, febbraio 1985. La seconda foto, estate 1985, papà con le due nipotine in vacanza in montagna con la comunità Shalom. Infine (e qui c’è anche Marta in braccio a papà Marco) Natale 1985, riunione di famiglia a casa mia. Vedremo anche in seguito che mio papà non è certo stato un nonno a tempo pieno, ma quando c’era una urgenza non si è mai tirato indietro.

 

3 – continua   


Coscritti


 

Stavo per intraprendere la stesura di questo breve post in tono negativo: Ezio Motterle, mio coscritto, e allora stavo scrivendo che ho l'età che ormai mi porta a dover salutare amici del '56, persino più giovani...E invece no: questa foto, la pipa, il sorriso di Ezio, il bel sole arancio al tramonto che si stampa sulla villetta di fronte alla mia finestra...e invece no, voglio un pensiero positivo, come direbbe Salvatore Furia. Ravano, cerco, mi impegno, non è facile. 

E se non fosse solo un'invenzione questa storia della Vita Eterna?

'Proviamo anche con Dio, non si sa mai...' canta Ornella Vanoni. 

Ma sì, proviamo anche con Dio...e questo mi consola...pensando a te, caro Ezio, e a me.  

martedì 26 novembre 2024

Il viaggio di papà Mario - 2

 


In quel finire del 1984, così triste, abbiamo cercato, noi suoi figli, di stare vicino a papà, e lui stesso apriva la sua casa per ospitarci, come si nota in questa foto, probabilmente del periodo natalizio 1984. Per molti anni ci siamo trovati spesso a casa sua o nelle nostre, in principio addirittura tutti i mesi, con la Messa per mamma Ines, poi i momenti familiari collettivi si sono diradati ma mai del tutto interrotti. Papà Mario è rimasto con Paolo, ancora in casa, che da subito ha ricevuto dal genitore il compito di seguire le vicende burocratiche che lo riguardavano, compito che prima svolgeva soprattutto mia mamma, essendo lui poco incline a far conti, girare per uffici, pagare bollette eccetera. Paolo (e qui lo ringrazio pubblicamente) si è messo sulle spalle un impegno non da poco, che ha condotto per quarant’anni con competenza e amore.

 

2 – continua

 


Comunanza


Il bianco che piove dal cielo accomuna, nello stupore, chi ha la bocca sporca di latte con chi, di bianco (se ancora ne somma qualcuno) ha i capelli.

 

lunedì 25 novembre 2024

Il viaggio di papà Mario - 1

                                                                                         foto Claudio Mazzoleni 
 

Riparto da dove avevo smesso 'Ines & Mario story'. Riparto con i viaggi del Mario, perché mio papà, da quel 21 agosto 1984 (foto), da quel funerale e dal saluto a mamma Ines nel camposanto di Sant’Ambrogio Olona (Mario aveva 58 anni), ha vissuto altri quarant’anni. Cercherò di sintetizzarli brevemente, qualche parola e qualche immagine. Lo faccio anzitutto per me. E’ il mio modo di stargli accanto in questa sua nuova dimensione. Lo faccio per le mie figlie, i miei nipoti, i miei fratelli, per tutti coloro che hanno conosciuto mio papà e avranno piacere di scorrere queste frasi. Il viaggio del Mario: perché questo titolo? Perché ha viaggiato per altri quattro decenni, dopo la morte della sua amata Ines. Viaggiato in senso ampio, e viaggiato proprio nel senso di turismo, dato che per una ventina d’anni almeno due volte l’anno partiva per lunghi viaggi, due settimane, più altri viaggetti.

Riparto: buona lettura.

 

1-continua

Ciao, Ezio


 

Apprendo in  questo istante che è morto il mio amico, collega e coscritto, giornalista Ezio Motterle. Sapevo che era malato, ma certamente non così grave. Puntuale come sempre mi aveva fatto avere il suo contributo per il Calandàri dra Famiglia Bosina 2025. Mi diceva che ero il suo ultimo direttore, e questo mi faceva sorridere ma insieme mi inorgogliva, io, giornalista pubblicista, di fronte a lui, professionista. Ci siamo scambiati l'ultimo messaggio il 16 novembre. Gli ricordavo la presentazione del Calandàri il 15 dicembre, e lui così rispondeva: 'Sono in ospedale per un'infezione agli occhi. Speriamo di rivederci presto.'

Se penso a Ezio penso al suo piccolo ufficio, di fronte al Tribunale di Varese. Anche lui Cairolino come me, Ezio era nel corso B, io in C. Ma non ci siamo conosciuti al Classico. Ci siamo incontrati negli anni Novanta, quando ho cominciato a pubblicare libri. Allora andavo regolarmente a portargli una copia, 'implorando' un suo pezzo su Il Giorno. Lui era il responsabile delle pagine di Varese. E lui mi accontentava. Poi ha cominciato a dire: 'Ma ancora? Un altro libro?' E comunque mi accontentava lo stesso. Quando ho cominciato a lavorare per il Calandàri, una decina di anni fa, ho chiesto anche la sua collaborazione, e non ha mai saltato un numero. Poi è venuta fuori questa storia del direttore. La foto che vedere me l'ha data pochi mesi fa, chiedendomi di cambiare quella che si trova in copertina al Calandàri. Non gli piaceva più quella che lo ritraeva con la sua immancabile pipa. Ci si vedeva spesso il sabato mattina, al Bologna. Lì trovavo lui, Franco Tettamanti e Robertino Ghiringhelli. Io accompagnavo mia moglie al lavoro, loro dialogavano seduti al caffè. Un saluto veloce, le ultime novità, le solite considerazioni sull'età, sul tempo che passa (sì, anche i giornalisti sono banali nei loro dialoghi), sul fatto che fossimo entrambi del '56 eccetera. Pochi mesi fa, quando gli chiesi al solito il pezzo, mi disse che non stava bene, qualcosa ai polmoni, ma che mi avrebbe ancora una volta accontentato. E il pezzo è arrivato. Poi l'ultimo messaggio. 

Ciao Ezio.

domenica 24 novembre 2024

E' meglio



 ...E se una mano è occasione di scandalo e di violenza tagliala. E' meglio entrare nel Regno dei Cieli monco, che bruciare nel fuoco della Geenna...

La Bibbia

Una Messa per Fabio


Martedì 26 novembre, alle ore 18, nella chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, verrà celebrata una Messa per Fabio Aletti, nel giorno del suo compleanno.

 

Auguri, Luisa


 

Felice compleanno alla mia amica Luisa.

Patti chiari con Chieri

 








Con Chieri i patti erano chiari: il Città di Varese deve vincere, per non perdere contatto con la capolista Brà e sperare nel recupero. Ma i patti non sempre vengono rispettati e i piemontesi (ultimi in classifica) dimostrano di essere pimpanti, veloci, pronti nelle marcature, non certo comprimari. Tant'è che nel primo tempo non sono molte le occasioni da rete per i biancorossi, e quindi si va negli spogliatoi sullo 0 a 0. Mister Floris sprona i suoi ma chi insacca è Petracca, del Chieri, finalizzando al meglio un rigore molto contestato dai varesini (foto), da quelli in campo e da quelli sugli spalti. Ma le proteste non fanno gol, e quindi il Varese resta sotto. Manca ancora una mezz'oretta, il tempo ci sarebbe, i rossi si buttano in attacco con ardore e un po' di confusione, e finalmente al 34° Lari si esibisce in una spettacolare rovesciata in aerea, ed è il pareggio (foto). Ovviamente i padroni di casa non si accontentano, sfiorano il gol più volte, errori anche piuttosto clamorosi, e quando se ne stanno andando anche i 5 minuti di recupero (poi aumentati) ecco Gubellini che manda la sfera a riposarsi fra le maglie strette della rete piemontese (foto). Gol in zona più che Cesarini, ma ciò che conta è il risultato finale: vinciamo 2-1. Brà resta a 6 punti di distanza, noi siamo secondi solitari, e fra un paio di settimane al 'Franco Ossola' la partita decisiva contro la capolista. Ma per oggi va bene così.
Forza Città di Varese! 

sabato 23 novembre 2024

Come volevi tu


 

Noi, tuoi figli, abbiamo cercato di esaudire i tuoi desideri per il funerale, caro papà Mario: quattro rose rosse e la musica del tuo amato Astor Piazzolla. E poi tanti amici, i canti, la tua chiesa di Biumo Inferiore.

Come volevi tu, papà.

(foto di Ezio Ermoli)

venerdì 22 novembre 2024

Auguri, Caterina

 


Felice compleanno a mia figlia Caterina.

Dignità


 

Quando ho scritto questo racconto brevissimo, recentemente pubblicato da VareseNews, non pensavo certo che mio padre potesse morire dopo pochi giorni. Oggi mi sento di dire che mio papà Mario ha vissuto con dignità, ed è morto con dignità.


DIGNITA’

“Dammi qualche consiglio, qualche dritta. La morte s’avvicina e non sono preparato. Sei un amico.”

L’altro sorrise ma non disse nulla.

Lui scacciò una mosca dal braccio, pensò allo sterco che quell’insetto aveva calpestato ma dal pensiero disturbante tornò alla sua reale preoccupazione. “Mi pare un compito impossibile per me, una montagna altissima, una parete di ghiaccio, un’impresa che non riesco neppure a immaginare…dico della morte…ma mi ascolti?”

L’altro disse sì con il capo, sorrise di nuovo ma non fece altro. Restò in attesa che lui continuasse.

“Sei il mio amico più fidato. L’unico che mi è rimasto. Dimmi qualcosa.”

L’altro si accarezzò il naso, si grattò la fronte: “Lo sai che soffro d’insonnia?”

“Lo so.”

“L’altra notte, dopo due ore di veglia, saranno state le tre, stavo per svegliare Giovanna, che si prendesse una parte della mia pena, che mi aiutasse, che condividesse. No, dovevo farcela. Ho cominciato a ripetere: dignità, dignità, dignità…”

“Dignità?”

“Sì, dignità. Lei aveva tutto il diritto di dormire. Dovevo cavarmela da solo. Non è dignitoso chiedere agli altri di fare la tua parte. Anche la morte è una questione di dignità…e comunque nessuno può sentirsi capace di affrontarla.”

“Quindi?”

“Accontentati di stringere una mano, quando verrà quell’ora tremenda. Spera di non essere solo. Sogna un paradiso qualsiasi.”

“Mi stai dando un contentino?”

“Ti sto dando il massimo in mio potere.”

“Vorrei non dover morire mai.”

“Anch’io.”

“Mi abbracci?”

Sorrise con mezzo abbraccio già pronto.

Giuseppe entrò nel bar. Vide i due uomini abbracciati. Pensò fossero amanti ma i pensieri si sommano, sgomitano, rettificano: ‘No, così in pubblico…gay no, forse non si vedevano da tanto tempo, oppure una buona notizia o una cattiva o semplicemente un saluto affettuoso, un arrivederci...’ Ordinò un caffè. Seguì i due che si avvicinavano all’uscita. Sentì uno dire all’altro: “Goditi la vita.”

 

 

 

La foto col patriarca


La chiamavamo la foto col patriarca. Tutti gli anni, durante la cena nel periodo natalizio nella nostra casa di viale Belforte. Sempre la stessa posizione, sotto la foto che ci vedeva tutti insieme, anche con mamma Ines, nell'estate del 1978 in val Gardena. Questa dovrebbe essere del Natale 2003. Ne abbiamo molte.

Si può salutare papà Mario in sala del commiato di via Mulini Grassi 10 a Sant'Ambrogio sino alle 9.30 di domani, sabato 23 novembre. Poi si scenderà per il funerale. 10.30 Rosario, 11 il funerale nella chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore. 
 

giovedì 21 novembre 2024

La prima neve


 

La prima neve della stagione porta luce dentro questa mia nera sera di tristezza.

Scivola più facilmente la preghiera. 

Papà Mario nella Casa del Commiato


 

Io e miei fratelli stiamo ricevendo molti attestati di vicinanza e di stima verso papà Mario. La cosa non mi sorprende. Sapeva farsi voler bene. Era spesso sorridente e ottimista. Non pochi varesini d'antan lo ricordano in bici anche dopo i 90 anni. Pedalava non per sport, ma per comodità e per non inquinare la sua amata Varese. 

Ora nostra padre si trova presso la Casa del Commiato, alle onoranze funebri Sant'Ambrogio di via Mulini Grassi 10, a Varese. Orario continuato: 8-18.30. 

mercoledì 20 novembre 2024

I funerali di papà Mario


 

Mio papà Mario ha avuto una lunga vita, ma un figlio non è mai pronto al distacco. Questa foto è del 2006, festa per gli ottant'anni di mio papà. Era, per lui, un momento felice. Mio papà ha avuto un solo hobby: la famiglia. Lavoro, moglie e figli. Eravamo il suo vanto. Non perdeva occasione (lui, gran chiacchierone) per parlare di noi. 

I funerali di papà Mario saranno sabato 23 novembre, ore 11, chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore.  

Ciao, papà Mario


 

Il vento gelido di questo mercoledì di novembre mi ha portato la notizia della morte di papà Mario.

L'ho visto ieri pomeriggio. Dormiva. Ogni tanto apriva gli occhi, occhi tristi e stanchi. Li richiudeva. Oggi credo fosse il suo ultimo saluto. L'infermiere mi aveva tranquillizzato, stava migliorando rispetto a sabato. Ma la morte fa quello che vuole.

Ora ho solo voglia di pregare. 

martedì 19 novembre 2024

Alba gialla


 

Come mai le albe a volte sono gialle, altre volte rosse? Stamani, ad esempio, abbiamo un'alba gialla. Certo dipenderà dalla particolare inclinazione dei raggi. Mi informerò. 

lunedì 18 novembre 2024

Tramonto


 

Questo è il tempo dei tramonti. Amiamo i tramonti per i colori, ma di per sè il tramonto è il prologo del buio, della notte. A meno di essere foscoliani, la fatal quiete (e la sera sarebbe la sua immagine) non è il massimo. Sarebbe un po' la fine di tutto. Anche chi crede nella resurrezione non è che accolga la morte con grande entusiasmo. Anche chi si affida al piacere di essere ricordato, preferisce gustare il sapore della vita, benché non sempre tale nostro pellegrinaggio sia il massimo del godimento. 

domenica 17 novembre 2024

Auguri, Carlo


Felice compleanno al mio amico e collega Carlo Pirani, fra i migliori master del tennis italiano, al quale Sinner farebbe bene a rivolgersi, perché i consigli di Carlo valgono oro!  

 

A chi


 

A chi mi vuol bene auguro una serata favolosa.

A chi non mi vuol bene auguro una serata favolosa. 

Bonaccorsi fa 'na cosa bona


 

Gigi Riva diceva che quando si vince 4 o 5 a 0 i gol hanno un valore aggiunto minore, ma se si vince 1 a 0 allora quel gol pesa. Sicché il gol di Samuele Bonaccorsi, segnato oggi sul prato sintetico di Lavagna, Città di Varese contro Lavagnese, al 40° del primo tempo, pesa una tonnellata. I biancorossi vincono 1 a 0 e non perdono di vista la capolista Brà. perché per salire dalla serie D al mondo del professionismo da serie C bisogna vincere il girone: vale solo il primo posto. Molto bene allora, bravo Samuele, che alla fine lascia il terreno di gioco coi crampi, sfinito e vincente, come tutti i suoi compagni. 

Forza Città di Varese!

La ricchezza del Calandàri


 


Ecco la ricchezza del Calandàri dra Famiglia Bosina par ur 2025, cioè i collaboratori, coloro che scrivono regalando la loro competenza ai varesini.

Presentazione domenica 15 dicembre, ore 10.30, sede ANCE di via Cavour 32, a Varese.

sabato 16 novembre 2024

Alex non basta


 

La palla gira, il ferro a volte tradisce, una sera va bene e un'altra un po' meno, e così la stupenda vittoria di una settimana fa della OJM Varese contro Bologna (risolta con il favore degli ultimi due minuti) ieri sera, a Scafati, l'esito è stato opposto. La frittata si è girata, cioè dopo una partita sostanzialmente in parità (Varese avanti nei primi tre quarti, 25-27, 49-50, 68-71) negli ultimi sei minuti la OJM spreca tutto, il vento gira, loro segnano e noi no, e così finisce 94-85. Già si è smarrito l'effetto Bologna, e gli acciacchi di Varese sono tornati ad indolenzire la squadra. Poche idee in attacco, utilizzo sostanzialmente dei tiri da tre, qualche rimbalzo in più grazie all'innesto di Alex Tyus (foto)...e quando le percentuali delle bombe si abbassano, è la fine. E' vero, Hands alla fine ha sommato 23 punti, ma con 8 su 21; Alviti 15 punti, ma 5 su 15...e anche capitan Librizzi non ha ritrovata la mano magica di domenica scorsa. Peccato. Teniamo conto che alla fine Scafati ha sommato 9 punti in più di noi che potranno essere preziosi in caso di lotta per non 'morire' in serie A2, visto che con buona probabilità la Givova Scafati sarà fra le formazioni che, con noi, lotterà per non retrocedere. Ora 15 giorni di pausa e poi si ricomincia da Masnago. 

Forza Varese! 

Auguri a Gabriella e Fausta


 



Felice compleanno alle mie amiche Gabriella e Fausta.