LA
VILLA di Laura Veroni
Laura
Veroni non cambia genere letterario. Resta sul colore giallo, il suo preferito,
dato che i suoi romanzi sono tutti gialli, ambientati nella sua e nostra provincia
di Varese. Non si sposta dalla Città Giardino e dintorni, facendo tesoro dei
suoi ambienti…che non sono certo quelli della Questura, ma sono quelli
scolastici (essendo lei docente di scuola media) e sportivi, in particolare le palestre
dove si pratica body-building. Qui però dalle medie si passa alle scuole
superiori: tre studenti di 15 anni scompaiono. Allontanamento volontario o
sequestro? Che fine hanno fatto Luca, Marta e Mirella? Il compito investigativo
spetta al commissario Emma Verdelli, in forza alla Questura di Varese (già
conosciuta nella precedente storia, sempre edita da Morellini, titolo ‘L’uomo
dalla sciarpa blu’) che ben presto chiederà rinforzi persino ad una task-force
romana, data la gravità della situazione. Qui il titolo è invece più sintetico,
‘La villa’, una villa non proprio ospitale, come vedrà il lettore. La giallista
(che fa parte della nuova generazione di gialliste varesine: Angela Borghi,
Giancarla Giorgetti, Barbara Zanetti…) tocca l’argomento dei social, delle
feste giovanili con sballo, del revenge-porn allargato, dei rischi connessi a
questo mondo virtuale, che inganna i giovani e accentua le ossessioni degli
adulti, regalando nuovi strumenti, che corrono rapidi sulla
cattiva strada. Il sesso non è argomento secondario nel romanzo, e del resto la
Veroni non è nuova ad introdurre questo argomento. Una cinquantina di brevi
capitoli, un continuo cambio di scena e di personaggi, una prosa semplice,
giornalistica, dialoghi serrati, una trama che regge. Laura Veroni non è al
primo romanzo, e con gli anni ha affinato la tecnica, perché il genere giallo,
amato dai lettori, ha le sue regole, richiede apposite accortezze. E’ facile
slittare e picchiare il naso contro il palo dell’ovvietà.

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