domenica 17 settembre 2017
Una locanda 'squallida'
All'inizio di via Robarello, dove oggi vi sono alcuni negozi, dietro una di queste saracinesche, nel 1947 era aperta una locanda. Mio papà Mario non ricorda il nome. Per lui è un luogo molto triste e di conseguenza anche per me. Qui, in questa locanda, venne trasportato mio nonno Luigi dopo un malore, che lo colpì al Molinetto. E qui mio nonno morì in giovane età. Il professor Lazzati ne constatò il decesso. Venne caricato su un carro del lavandaio Gerosa, che transitava di lì, nascosto sotto i panni sporchi (per evitare lungaggini legate alla burocrazia) e portato nella sua casa di via Sacro Monte. E mio padre dietro quell'improvvisato carro funebre, trasportando la fascina di rami che mio nonno teneva sulla spalla, quando si sentì male.
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