Intanto
la Comunità Shalom continuava il suo cammino, trovando sede presso le Ancelle
di Casa San Giuseppe a Biumo, oppure nelle nostre case. Per un certo tempo ci
seguì don Ambrogio Pisoni, poi trovavamo sacerdoti disposti a venire a parlarci
di volta in volta, aiutandoci nella meditazione: ricordo fra i tanti don
Lorenzo Campagnoli, don Marco Galfrascoli, don Franco Pelizzola, il nuovo parroco
di Biumo don Pino Tagliaferri, e poi il direttore di Luce (poi prevosto) don
Gilberto Donnini, e poi ancora persino un futuro vescovo, don Adriano Caprioli,
don Fabio Baroncini, don Giovanni Brigatti, altri ancora. Scrivemmo persino al
cardinale arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini e a Mons. Giovanni Giudici,
per chiedere lumi sul nostro futuro, e tutti apprezzavano la nostra originalità
e il nostro giovanile entusiasmo. Continuavamo con le vacanze estive insieme, ora
con i nostri figli: Lignod, Alpe Motta, Foppolo, Passo Oclini, Telves in Val
Ridanna…..Non avevo un attimo libero, mi sentivo ‘investito’ di un mandato che
in verità nessuno mi aveva dato, ma che ritenevo consono al mio vissuto in quel
periodo. E l’apprezzamento dei miei amici (almeno questo era ciò che immaginavo)
confermava il mio impegno. La nascita della mia seconda figlia, Maddalena, nell’ottobre
del 1987, contribuì ad avvicinarmi a Dio, al Dio della vita e dell’amore, ad un
Dio che mi stava regalando attimi indimenticabili.
22-continua
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