Nel
settembre del 1994 scrissi molto su Dio, avevo bisogno di mettere nero su
bianco. Ho pensato di riproporre anche qui quelle semplici meditazioni. Sarà un
viaggio un po’ lungo e anche, forse, noioso. Ma credo sia importante, per
conoscere il mio pensiero attuale.
“Dio. Devo vincere la
tentazione, diciamo meglio il rifiuto ad adagiarmi su queste tre lettere
abbracciate insieme. Non rifiuto sdegnoso, supponente, superbo del Dio come
possibilità. No, assolutamente no. Il rifiuto a calare ancora nel Dio della
meditazione, della riflessione. Un Dio, quest’ultimo, che mi ha impegnato per
ore, per giorni, per mesi, per anni. Un Dio che ha tappezzato di sé la camera
dei miei primi quarant’anni, dal battesimo inconsapevole su su verso una consapevolezza
maggiore, verso il rispetto, l’obbedienza forzata, la ripicca morale, la voglia
di far bene, per amor di Dio, e su e su sino alla meditazione, alla teologia,
al Libro e ai libri, agli incontri, su su, o forse giù, nello scomodo mondo dei
dubbi….” (15 settembre 1994)
28-continua
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