lunedì 6 giugno 2016

Il mio Dio - 29

                                                                                                    ph carlozanzi

 "...Avevo deciso, tempo fa, che Dio non traesse giovamento dall'accanimento teologico, che Dio preferisse il salto nel buio, senza rete, senza conforti di prove.  Che Dio fosse quello della fede irragionevole, assurda, folle. Via i libri e il Libro. Anche perché mi avevano unicamente confuso. Senza fuggire, senza abiurare. Non si lascia l'ignoto per un noto, ignoto a sua volta, che promette meno. Non si svende una vita al primo offerente. Mi sono piuttosto messo in un angolo. Io, abituato ad insegnare, a prevedere cammini ecclesiali, ad interpretare i segni di Dio nella nostra storia dissestata e santa, ho vissuto il ritiro, la mezza sconfitta di dover tacere, là, relegato nell'angolo dei 'cattivi' dubbi. Non ho lasciato la casa. Figliol prodigo forse, un poco, ma senza il coraggio - o grazie a un'innata saggezza, che forse spartisce qualcosa con la Grazia di Dio - di mandar tutto a monte, come una partita a carte che s'è guastata..."  (15 settembre 1994)

29-continua
                                                          

Nessun commento:

Posta un commento