Non sarò certo io a parlar male delle amate terre Prealpine, però non posso non segnalare che Brinzio, il piccolo Tibet varesino, noto per la sua lussureggiante vegetazione e per il clima invidiabile, deve leccarsi almeno un paio di ferite. La prima è invernale, e cioè la neve, preziosissimo manto che da anni non si posa sui pendii, negando il piacere dello sci nordico. La seconda è estiva, e cioè le cavallette, che a decine, biblico flagello, ronzano sui prati (e questo sarebbe il meno) entrando senza alcun rispetto nelle case, compresa quella dei miei amici Luisa e Ric (foto). Pronta al balzo, muso truce, eccola posare con aria minacciosa davanti all'obiettivo di un non certo felice Ric.

Urge una precisazione.
RispondiEliminaSiamo invasi anche dalla popilia japonica che ci sta divorando le susine in maturazione e temiamo anche per la prossima raccolta di lamponi.
Gli iscritti all'elenco " marmellata"
sono avvisati
questa non ci voleva!!!!!
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