Ammetto di essermi commosso quando stamani, in occasione di sant'Ambrogio in strada, sono entrato alla curt dul vintghei, cioè nel cortile del vintghei, cioè dei venti centesimi. Perché dul vintghei? Perché -raccontava mio padre, che in quella corte ci è vissuto da giovane- lì abitava un certo Ceregatti, che è stato il primo ad avere l'auto pubblica a Sant'Ambrogio ed era soprannominato il venti centesimo perché quella era la tariffa che lui applicava per una tratta, non so bene quale. Cortile di mio padre, e lì ho trovato i miei amici Diana Ceriani (cantante e scrittrice) e suo marito Fabio Casa (fisarmonicista). E con loro numerosi attori, che hanno riportato in quel cortile, sopra quei ballatoi, episodi di vita degli anni Quaranta. La voce potente ed espressiva di Diana, l'ottimo accompagnamento di Fabio, la bravura degli attori e l'ambientazione hanno -come ho premesso- generato in me un nobile e prezioso sentimento. Ottima iniziativa, che si ripeterà questo pomeriggio alle 17.30, cioè fra tre ore circa.
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