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settembre 1945: c’è ancora odore di guerra in giro, le rovine della AerMacchi
non fumano più, è tempo di ricostruzione e a Varese nasce Carlo Meazza, che
farà il fotografo. Quindi oggi sono 80 anni di vita per Carlo, che dopo un
percorso scolastico che lo portò alla laurea in Sociologia a Trento, dopo tanto
basket e camminate in montagna, eskimo da sessantottino e qualche supplenza
anche al liceo classico ‘Cairoli’ (fu mio prof), dal 1973 è fotografo
professionista, dopo aver rifiutato un posto da giornalista nel giornale che fu
il luogo di lavoro di suo padre Giuseppe, cioè il quotidiano La Prealpina. E da
quel ’73 (uscì il suo primo libro, Sacromonte) non ha più smesso di far foto,
collezionando una ottantina di libri, l’ultimo dei quali è un omaggio al suo
amato Monte Rosa, e il nuovo sarà un’antologia, Meazza 80, proprio per celebrare
la cifra tonda. Ho avuto il piacere di collaborare con Carlo, lui foto e io parole.
La foto che vedere è del 2004, più di vent’anni fa, scattata per il libro ‘Una
città in cornice’. Sono stato poi l’insegnante di suo figlio Pietro, ho fatto
praticare sport (soprattutto sci nordico) alla figlia Rachele. Insomma: ci
conosciamo. E quindi lo abbraccio, augurandogli ogni bene.

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