In fondo questa è una poesia di protesta, la parola scritta che si lamenta dello strapotere della musica, sia essa sola o accompagnata dal testo. Dovrei dire 'della mia parola scritta', che vorrebbe coinvolgere totalmente (cioè anche commuovere) il lettore mentre i miei drappelli di parole restano soldati senza gloria.
ASCOLTANDO
MARY
di carlozanzi
Metto
in fila drappelli di parole,
con
ordine, soldati senza gloria
mentre
le note già cantano vittoria,
ordine
sparso, libere nel sole.
Parole
sfarinate fra le dita,
secche,
dure, messaggi di ragione
mentre
la musica diventa la canzone
6
marzo 2015
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