La
scuola nasce dall’incontro tra due libertà che si guardano in faccia e si
dicono: “Tu sei un bene per me.” Senza quell’incontro e quella libertà
reciproci, l’aula diventa una prigione, il sapere è ridotto a corollario, il
lavoro sprofonda (da una parte e dall’altra della cattedra) in una noia
mortale. Viene meno la necessità, a volte l’urgenza, spesso la bellezza di
crescere insieme, insegnante e studente, in una prospettiva comune che vada
molto più in là del semplice piacere-dovere di apprendere o trasmettere
conoscenze. E’ la gioia di crescere dando –o almeno cercando di dare- senso ala
vita. Non c’è altro mestiere al mondo capace di offrire una prospettiva più
vasta….
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