sabato 22 luglio 2017
Gente di mercato
ph carlozanzi
Al mercato varesino di piazzale Kennedy scendo una volta ogni tre-quattro anni, non di più. Non amo comprare, non amo mettere le mani delle mucchie, non trovo soddisfazione nel fare affari, sono assai diverso dal mio amico Livio (incontrato stamani), per lui andare al mercato è come aprire l'uovo di Pasqua, non si sa mai quello che trovi. Stamani è stato il mio turno. Ciò che amo del mercato è osservare la gente, la sovrabbondanza di amici soprattutto del Nordafrica dietro le bancarelle e i clienti. Qui è tutto più colorato, i trucchi femminili sono più marcati e meno curati, i danni dell'età più ostentati, la parlata più libera. Stamani persino mio padre in bici si è messo in tinta con la tinta del mercato. Allontanato in malomodo da un venditore nordafricano (mi accusava ingiustamente di aver fotografato la moglie velata), tutto sommato mi sono divertito, fissando questa porzione della mia città che conosco poco, che forse invidio per la spontaneità, per i sorrisi.
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