Come
non spendere due parole su Vasco? Ieri ho visto parte del megaconcerto di
Modena. 220.000 persone, gente che ha pagato, ha avuto pazienza, ha sopportato
anche fatiche e attese e disagi….un motivo ci sarà. Anche più di uno,
probabilmente. Partirei dall’invidia, mia: tutta quella gente lì per me, per le
mie canzoni, per ciò che comunicano. Non nego che il sapere che una bella
ragazza ha tatuato sulla schiena un mio verso mi farebbe molto piacere.
Rispetto alle canzoni di Vasco, non le conosco certo tutte, alcune mi piacciono
e non lo nego, anche se dovrei approfondire i testi. Non sapevo poi del rito
del reggiseno, durante la canzone Rewind…rito suggestivo, che mi ha fatto
piacere...qualche ragazza si è anche tolta il reggiseno ma poteva permetterselo,
data l’età, quindi ok.
Vasco
elettrizza gente dai 20 ai 70 anni, più generazioni che saltano, cantano,
alzano le braccia al cielo e puntano indici verso il palco, a ritmo col suo
rock. Vasco detto Blasco interpreta, canta, urla la voglia di libertà, di
sincerità, di trasgressione che è dentro ciascuno di noi. Vasco è il compagno
ineguagliabile del fine settimana. Ti aiuta molto meno quando si tratta di dare
un senso alla fatica del lunedì mattina; anzi, per certi versi la rende ancor
più strascicata e pesante, ma non si può avere tutto dalla vita.
Comunque
Vasco mi sta simpatico: sarà perché è un po’ timido e introverso, come me.
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