Ho
scelto questa immagine, scattata sul colle di Villa Mirabello, per parlare
della varesinità di papà Mario. Qui è con la nipote Valentina, nell’estate del
1986. Nativo di Sant’Ambrogio Olona, ha sempre amato la sua città, anche se non
era il tipo da associazioni (penso ad esempio alla Famiglia Bosina…), né ha mai
mostrato ambizioni di carriera politica. Sebbene amante della parola orale, a
suo modo era un tipo riservato, e si è lasciato convincere solo dalla Corale
San Vittore, dall’Università della Terza Età e dalla sua classe, il 1926 (ne
parleremo). Però amava il suo territorio, stare all’aria aperta, camminare nei
nostri boschi, frequentare le vie del centro, la biblioteca. Non è mai stato
tipo da bar, pur avendo lavorato, soprattutto agli esordi della sua carriera di
pasticciere, al caffè Garibaldi di corso Matteotti (che quando ha iniziato lui,
nel 1938, si chiamava corso Vittorio Emanuele) e lì serviva anche al bar.
4 – continua
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