Non
può finire l’anno senza la tradizionale Festa degli Auguri della Famiglia
Bosina, che è in programma venerdì 6 dicembre. I soci e i simpatizzanti si
scambieranno gli auguri natalizi, e verrà presentato il Calandari dra Famiglia
Bosina par ur 2025. La cena si terrà alla Locanda Cà dei Santi, via Molini
Trotti 7 (vicino alla Lindt), Varese. Ritrovo ore 20. Prenotarsi entro il 1
dicembre presso Libreria Canesi di via Walder 39, Varese tel 0332.287047 Cristina Iotti 328.7656189 segreteria@famigliabosina.it costo 45 euro.
La
Famiglia, con il suo regiù Luca Broggini (foto), intende sottolineare due date.
Il prossimo anno, 2025, segnerà i 70 anni del sodalizio, nato nel 1955, e sarà
quindi un anno di riflessione sul futuro di questa realtà associativa. Ma la
seconda data è già una festa, cioè la festa per il numero 70 del Calandàri. Per
dare spazio all’evento, oltre alla tradizionale presentazione del 6 dicembre,
si aggiunge un momento ad hoc, in calendario domenica 15 dicembre, ore 10.30,
presso la sede dell’ANCE in via Cavour 32, a Varese.
Sfogliando
il primo numero, il Calandari do ra Famiglia Bosina par or 1956 (foto), si nota
anzitutto l’introduzione, firmata dal Resgioo Ermenegildo Trolli, proprietario
del Calzaturificio di Varese: ‘La FAMIGLIA BOSINA ha voluto iniziare il suo
primo anno di vita colla pubblicazione di questo Almanacco…Per quanto riguarda
questo primo saggio di attività, rivolgo un grazie sincero alla penna dell’Avv.
Giulio Moroni, all’arte del prof. Giuseppe Talamoni ed alla regia di Umberto
Bagaini: uniti nella collaborazione hanno reso possibile questa nostra
realizzazione. Se nel suo complesso questo Almanacco risulterà modesto, prego
gli amici di essere indulgenti: i primi passi sono sempre i più difficili ed il
tempo a nostra disposizione era brevissimo…Molti sono i programmi allo studio
che si possono compendiare nella frase: Valorizzare il passato della nostra
Varese e tenere bene gli occhi aperti sul futuro…’
Ed
eccolo il primo numero del Calandàri, in copertina il focolare, il camino,
disegno di Giuseppe Talamoni. Quindi una sessantina di pagine, con lo schema
che verrà mantenuto nei decenni: il calendario dell’anno a venire, la pubblicità
(quella della Tessilomnia a colori), gli articoli, foto in bianco e nero,
l’elenco dei soci fondatori della Famiglia Bosina, ben 210, con alcuni nomi che
davvero sono parte della storia della nostra città.
Da
allora questo annuario non ha perso un anno, puntuale nelle librerie dalla metà
di dicembre. Le pagine da 60 hanno superato le trecento, una quarantina i
collaboratori, firme autorevoli, giornalisti, storici, narratori, poeti,
fotografi, cittadini che amano scrivere ma soprattutto amano Varese, il suo
territorio, la sua storia, il suo futuro. La copertina di questo prezioso
numero 70 mostra le 69 copertine che hanno anticipato quest’ultima (foto).
Cos’è
il Calandàri è detto chiaramente nel risvolto di copertina: ‘…Non è un libro
solo in dialetto, non è un libro solo rivolto al passato, non è un libro di
nostalgici, non è un libro per vecchi. E’ il libro varesino con più storia:
esce infatti ininterrottamente, ogni anno, dal 1956…Di cosa parla? Di Varese
città, di Varese provincia, del nostro territorio prealpino, Canton Ticino
compreso, letti nel passato, ma anche nel presente e nel futuro…”
La
Famiglia Bosina ricorda infine che c’è tempo sino al 14 dicembre per
partecipare al Concorso Poeta Bosino, riservato a poeti che ancora amano
scrivere nel nostro bel dialetto. Il bando si trova, insieme ad ogni altra
notizia, sul sito della Famiglia: www.famigliabosina.it
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