martedì 12 aprile 2016

Il mio sport - 16



1969-1970-1971-1972, anni magici per me, se li riferiamo alla crescente passione per il basket, quello visto e quello giocato. Il tutto nasce con le grandi imprese della Ignis, che ho seguito con passione negli attimi più belli. Soprattutto ero affascinato dal gioco di Manuel Navarro Raga, il formidabile numero 15 dei gialloblu, solo 1.89 di altezza ma due gambe come razzi, che lo proiettavano in cielo e lo mantenevano in aria, mentre gli altri venivano inesorabilmente risucchiati dalla forza di gravità. Avevo l’abbonamento al basket, le mie domeniche pomeriggio erano così: catechismo in oratorio poi, mentre gli altri andavano in chiesa per la mortifera Compieta del parroco don Felice Guglielmetti, io ed altri amici salivamo sul bus verso Masnago: vedevamo la fine della partita del Varese calcio (gratis) e poi al Palazzetto, per ammirare la grande Ignis. Nel contempo imparavo a giocare a basket, imitando Manuel, alla media Righi, poi al Classico e anche in oratorio, dove calcio e basket facevano un’invitante accoppiata. Ricordo poi che mio fratello Guido frequentava il gruppo sportivo pomeridiano ai Geometri, coordinato (si fa per dire) dal mitico prof. Gianni Bellorini. Si fa per dire perché in realtà Gianni vigilava da lontano ma i ragazzi se la cavavano da soli, invitando anche amici di altre scuole. Così Guido invitava anche me nella palestra dei Geometri, e via con altre partite a basket. Io ero il più giovane ma lo stesso me la cavavo decentemente, anche se mi rendevo conto che ero più adatto per la pallavolo (per ciò che riguarda gli sport di squadra, naturalmente).  

16-continua

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