domenica 30 giugno 2019
Il mio battesimo
1 luglio 1956: una grigia giornata estiva ha accolto il mio battesimo in San Giovanni, a Varese. Avevo 15 giorni. Padrino mio zio Bruno, madrina mia zia Luisa. Celebrante don Ambrogio Cereda, sarà parroco ad Avigno nonché docente allo Scientifico. In foto mio papà, mio zio Mario, mia cugina Lella, oltre a padrino e madrina.
Penso spesso alla mia fede in Dio. L'ho descritta in pagine e pagine di diario, ho inventato personaggi che hanno imitato il mio cammino, mi è impossibile qui sintetizzarlo. Lo banalizzerei. Persi anni fa la medaglietta d'oro del mio battesimo, un grave lutto. Feci fondere la catenina, che oggi è un sottile anello dietro la mia fede nuziale.
Vi saluto, amici miei
ph elleci
Desidero qui ringraziare i molti amici che mi sono stati accanto in questi giorni. Grazie, amici miei. In molti si avvicinano oggi, confessandomi di portare nel loro cuore cicatrici di malanni più o meno gravi. La malattia spinge alla confidenza e alla condivisione. Mentre descrivo la mia avventura, noto alcune reazioni. Sono convinto che aumenteranno le visite di controllo, soprattutto gli ecg (elettrocardiogramma) da sforzo. Dopo i 60 li consiglio vivamente. Altri si chiederanno: 'Ma a che serve lo sport? A che serve stare a dieta, curare l'alimentazione, niente fumo...? Se tali sono i risultati? Guardate Zanzi...' Carissimi, praticate sport (sport per la salute, in maniera corretta), mangiate bene e non fumate. Niente stress, ritmi lenti e tanto ottimismo. Questo vi consiglia il 'vecchietto' dal cuore incerottato!
Desidero qui ringraziare i molti amici che mi sono stati accanto in questi giorni. Grazie, amici miei. In molti si avvicinano oggi, confessandomi di portare nel loro cuore cicatrici di malanni più o meno gravi. La malattia spinge alla confidenza e alla condivisione. Mentre descrivo la mia avventura, noto alcune reazioni. Sono convinto che aumenteranno le visite di controllo, soprattutto gli ecg (elettrocardiogramma) da sforzo. Dopo i 60 li consiglio vivamente. Altri si chiederanno: 'Ma a che serve lo sport? A che serve stare a dieta, curare l'alimentazione, niente fumo...? Se tali sono i risultati? Guardate Zanzi...' Carissimi, praticate sport (sport per la salute, in maniera corretta), mangiate bene e non fumate. Niente stress, ritmi lenti e tanto ottimismo. Questo vi consiglia il 'vecchietto' dal cuore incerottato!
Rosso nel verde
ph carlozanzi
Mi piace soffermarmi ora per un attimo su questa foto (clicca per ingrandirla) che ho scattato ieri al campo di atletica di Calcinate. Rosso nel verde. Il rosso delle magliette NAV (Nuova Atletica Varese) e il verde del prato. Un'immagine riposante, piena di vita e di sorrisi, un'apertura al futuro promettente. Il ricordo delle mie figlie (tutte atlete NAV) e di molte mie alunne Vidoletti, che hanno vissuto l'esperienza dell'atletica leggera. Anche in questa foto ce ne sono almeno tre, compresa una campionessa italiana indoor.
Mi piace soffermarmi ora per un attimo su questa foto (clicca per ingrandirla) che ho scattato ieri al campo di atletica di Calcinate. Rosso nel verde. Il rosso delle magliette NAV (Nuova Atletica Varese) e il verde del prato. Un'immagine riposante, piena di vita e di sorrisi, un'apertura al futuro promettente. Il ricordo delle mie figlie (tutte atlete NAV) e di molte mie alunne Vidoletti, che hanno vissuto l'esperienza dell'atletica leggera. Anche in questa foto ce ne sono almeno tre, compresa una campionessa italiana indoor.
sabato 29 giugno 2019
La nuova vita di Stefano e Chiara
Tutti gli anni scolastici finiscono in cibo e bevande, più qualche prof che saluta e va in pensione. La Vidoletti, la mia scuola, non fa eccezione. Potevo forse mancare stamattina, per un abbraccio agli amici Chiara e Stefano? Certo che no. Li ho notati commossi e pronti al nuovo 'impegno esistenziale', l'inizio (e posso dirlo per esperienza) di una nuova vita. Evviva!
NPV: Nuova Pista Varese
ph carlozanzi
Mattinata memorabile per l'atletica varesina. Lo si attendeva da anni, finalmente è realtà: il campo di atletica leggera 'Bellorini' di Calcinate degli Orrigoni ha un rettilineo coperto di 60m, con buca del salto in lungo e spazio anche per il salto in alto, fiore all'occhiello di un impianto che ha visto anche il rifacimento della pista esterna in tartan. Mattinata di autorità (sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri....) e di personaggi, in primis l'olimpionico della maratona di Atene, Stefano Baldini, e poi campioni del passato della nostra atletica, in particolare ho notato Roby Gervasini e Chicco Cantoreggi. Ma soprattutto loro, gli allenatori, le ragazze della NAV, i ragazzi della Varese Atletica, i principali utenti della pista dedicata al mitico prof. Gianni Bellorini. E un altro personaggio dello sport varesino è stato giustamente onorato, il dottor Enrico Arcelli (presente la moglie, i figli, i nipoti), medico sportivo di fama internazionale e sportivo anch'egli: a lui è stata dedicata la nuova pista indoor.
Mattinata memorabile per l'atletica varesina. Lo si attendeva da anni, finalmente è realtà: il campo di atletica leggera 'Bellorini' di Calcinate degli Orrigoni ha un rettilineo coperto di 60m, con buca del salto in lungo e spazio anche per il salto in alto, fiore all'occhiello di un impianto che ha visto anche il rifacimento della pista esterna in tartan. Mattinata di autorità (sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri....) e di personaggi, in primis l'olimpionico della maratona di Atene, Stefano Baldini, e poi campioni del passato della nostra atletica, in particolare ho notato Roby Gervasini e Chicco Cantoreggi. Ma soprattutto loro, gli allenatori, le ragazze della NAV, i ragazzi della Varese Atletica, i principali utenti della pista dedicata al mitico prof. Gianni Bellorini. E un altro personaggio dello sport varesino è stato giustamente onorato, il dottor Enrico Arcelli (presente la moglie, i figli, i nipoti), medico sportivo di fama internazionale e sportivo anch'egli: a lui è stata dedicata la nuova pista indoor.
Due persone
ph cibi
Quando siamo nel dolore, quando il corpo ci tradisce ci affidiamo all'essenziale e si affina la nostra attenzione verso il mondo sofferente, per solidarietà, empatia. Quando siamo in salute e il corpo ci rassicura, chiediamo al corpo ogni piacere, e gli altri possono diventare un ostacolo. L'appetito sessuale, fuggito nel tempo del dolore, segnala la nostra guarigione. Siamo almeno due persone.
Qualcuno afferma: senza il dolore saremmo dei mostri.
Chi ha pensato all'avventura dell'uomo avrebbe potuto seguire un altro iter educativo, ma questa è la storia.
Quando siamo nel dolore, quando il corpo ci tradisce ci affidiamo all'essenziale e si affina la nostra attenzione verso il mondo sofferente, per solidarietà, empatia. Quando siamo in salute e il corpo ci rassicura, chiediamo al corpo ogni piacere, e gli altri possono diventare un ostacolo. L'appetito sessuale, fuggito nel tempo del dolore, segnala la nostra guarigione. Siamo almeno due persone.
Qualcuno afferma: senza il dolore saremmo dei mostri.
Chi ha pensato all'avventura dell'uomo avrebbe potuto seguire un altro iter educativo, ma questa è la storia.
Nudo di uomo e Jurenito
Venerdì 5 luglio (ore 21, Galleria Ghiggini di via Albuzzi 17, a Varese) in occasione della presentazione del mio nuovo romanzo 'Nudo di uomo', avremo modo di ascoltare alcuni brani di Jurenito.
Per conoscerlo, pubblico una recensione, apparsa in occasione dell'uscita del suo nuovo cd.
Jurenito,
interessante polistrumentista di Castelleone (Cremona), è in piena fase
creativa. Dopo essere uscito due anni fa con il suo primo cd, Forty (un omaggio
ai suoi primi quarant’anni) ed essersi ripetuto l’anno successivo (Forty-one),
ecco fresco di inventiva il nuovo lavoro: Tea
for Two. Le musiche sono tutte di Jurenito, le parole (in inglese) sue e
della moglie Valentina, gli strumenti tutti manovrati dalle abili dita del
cantautore padano. Cosa abbiamo da ascoltare? Otto brani senz’altro di qualità,
mai banali, casomai con eccessi di ermetismo nei testi e musica ricercata,
sebbene abbiamo notato -nel lavoro di ricerca musicale di Jurenito- un desiderio
di avvicinarsi a sonorità più ‘orecchiabili’, capaci di coinvolgere un pubblico
più vasto, non solo quello di risicata nicchia soprattutto del primo lavoro, e
in parte anche del secondo. Il cantante strizza l’occhio al consumismo? Niente
di più lontano dalla filosofia dell’autore, che si è però avvicinato (è
indubbio) anche alla musica country-folk, coinvolto dall’incontro con il
varesino Marco Mock Zanzi, polistrumentista a sua volta, talentuoso del banjo e
autore di brani interessanti, morto prematuramente nel 2015.
Vediamo
dunque questo Tea for Two (Te per due). Proprio il brano che dà il titolo al cd
apre la rassegna musicale. Ritmo incalzante, batteria dominante e
l’interessante vicenda di un labbro rotto che consegna un pacco, dal quale
escono una pin-up, una rockstar e una bimba che fa le ruote sul letto, una
simpatica storia familiare con happy-and finale. Fra le nostre preferite. Con
il secondo brano, Attitude (Attitudine) si cambia genere, qui dominano gli
effetti sonori, l’eco, la voce falsata e una chitarra dai toni acuti. Il testo
è arduo (‘Nel tentativo di delineare una
strada senza fine, la punta della tua matita si frantumerà contro la linea
sconnessa dei pensieri più turbolenti…’). Il terzo brano, Dream42 (Sogno
42) addirittura fa pensare a Fabrizio De Andrè, con una musica soft, arpeggi e
la storia di uno spaventapasseri (‘che
sorrideva attraverso la sua stringa intagliata con un coltello sulla faccia di
legno’). La quarta canzone si intitola This place (Questo luogo) e si
caratterizzata da un ritmo ‘strascicato’, dominano i bassi e la tristezza (‘Dio, sono rimasto solo?’). E siamo al
quinto brano, White Wall (Il muro bianco), picchia la batteria in un ritmo
incalzante, cavalcato da una voce elettronica che ammonisce: ‘Alla fine sei giunto di fronte al muro
bianco. Non c’è più destra, né sinistra, né scale, né discese. Non c’è un
livello superiore da raggiungere…’. Il sesto brano, March, 31st (31 marzo) addirittura ci porta alla West
Coast di CSNJ, domina la chitarra, in una storia dove un gioco malato diventa
guerra, e si impone la domanda che sempre viaggia in un rapporto: ma sei il
male o l’amore?
La
canzone più lunga è la settima, All Togheter Now (E ora, tutti insieme), un
quasi parlato, un interrogatorio uomo-donna interrotto da un assassino, con un
finale davvero originale…arriva anche il banjo, siamo al limite del rap.
Il
nuovo cd di Jurenito termina con un brano di tutt’altro genere, sonorità alla Simon
and Gartfunkel, una delicata canzone dalle parole commoventi, a cominciare dal
titolo: Talking death to my daughter (Parlando di morte a mia figlia): ‘Sì, è vero che Gesù è morto, tuttavia in
soli tre giorni è rinato. Di sicuro si tratta di una forma d’arte
fantasiosa…perché quando toccherà a me, temo sarò fottuto. E non diventerò una
fiammella né un’ostia bianca consacrata. Temo non diventerò, nei tuoi giorni,
una presenza su cui tu possa contare. Piccola……’ Bella.
Che
dire? Influenzato in maniera quasi maniacale da David Bowie, Jurenito sta ora costruendo
un percorso autonomo che lo porta a sperimentare, percorrendo nuove vie.
Certamente è da seguire con interesse. Notizie su di lui si trovano già con una
certa abbondanza sul web.
venerdì 28 giugno 2019
La poesia di Arnaldo
ph carlozanzi
Lieve e incompiuta
di arnaldo bianchi
Lieve e incompiuta
è la vita:
malinconica pace
della sera che trascolora
dalla luce alle ombre
sfocano le voci
e i giochi nel viale
e nei cortili...
s'accende una finestra
e s'accende anche la luna
appesa su nel cielo.
Riposa sulla soglia
un respiro...prima di cena
come d'eterno...
lieve e sfiorita
è la vita.
giugno 2008
Lieve e incompiuta
di arnaldo bianchi
Lieve e incompiuta
è la vita:
malinconica pace
della sera che trascolora
dalla luce alle ombre
sfocano le voci
e i giochi nel viale
e nei cortili...
s'accende una finestra
e s'accende anche la luna
appesa su nel cielo.
Riposa sulla soglia
un respiro...prima di cena
come d'eterno...
lieve e sfiorita
è la vita.
giugno 2008
Riappropriarsi
E' bello riappropriarsi poco alla volta, lentamente, senza fretta, passo dopo passo, del proprio corpo che si era 'dimenticato' di noi, lasciandoci per qualche attimo increduli. Le sensazioni amiche tornano. Gli sportivi (e i prof di ginnastica ancora di più) si conosco, sanno seguire non solo i percorsi della mente (a volte davvero misteriosi) ma anche quelli del corpo, non li trascurano, li valorizzano. E quando suona l'SOS, sono vigili.
Un passo in più...ogni mattina...mentre la città dorme ancora e un merlo mi osserva dall'alto in basso.
Auguri
Felice onomastico ai molti Pietro, Paolo, Paola...che conosco, ed in particolare a mio fratello Paolo.
Nudo di uomo e Coca Cola
Fra le recensioni che ho ricevuto da chi ha letto il mio romanzo 'Nudo di uomo', ultima in ordine di tempo vi è quella di Dino Azzalin, poeta e narratore. Con paragone ardito, avvicina il mio lavoro a 'Pericle principe di Tiro' di Shakespeare (!!!????), che non ho letto e che a questo punto leggerò. Dice inoltre che l'ha gustato come una Coca Cola in piena estate. Ciò mi lusinga, penso facesse riferimento alla scorrevolezza di scrittura, non già alla leggerezza del contenuto.
Ad ogni modo chi si è incuriosito venga
VENERDI' 5 LUGLIO ore 21 GALLERIA GHIGGINI (via Albuzzi 17, Varese)
giovedì 27 giugno 2019
Enrico e Stefano sulla nuova pista
Domani, sabato 29 giugno, alle ore 11, verrà inaugurata la nuova pista di atletica leggera al campo 'Bellorini' di Calcinate degli Orrigoni. Tartan nuovo e nuovo rettilineo al coperto, che sarà intitolato ad Enrico Arcelli, medico sportivo di fama internazionale. Quindi abbiamo un campo di atletica (dove si allenano i ragazzi della Varese Atletica e le regazze della Nuova Atletica Varese) intitolato al mitico prof. Gianni Bellorini, il rettilineo ad Arcelli e per onorare questi due maestri dello sport sarà presente Stefano Baldini, olimpionico nella maratona (eccoci insieme anni fa, quando venne nella mia scuola).
Sulla pista di Calcinate ho vissuto momenti indimenticabili, soprattutto con le mie figlie e i miei alunni Vidoletti. Spesso ho corso anch'io. Ultimamente ci vado una volta all'anno, per il test delle chiodate (foto).
I piedi si appoggiano ritmici e felici, il corpo rimbalza, sullo sfondo le nostre Prealpi.
Cuore coccolato
Anni fa, quando ancora collaboravo al quotidiano La Prealpina, scrissi un pezzo che elogiava il nostro ospedale e venni subito bacchettato da non so quale comitato; mi si rimproverava di essere stato troppo generoso, e si elencavano le molte magagne del nostro nosocomio. Non vorrei che ora succedesse la stessa cosa.
Mi limito a fare riferimento alla settimana da me trascorsa in Cardiologia II, della quale non posso certo lamentarmi, in nessun modo. E se proprio devo rimarcare punte di eccellenza, per professionalità e umanità, allora due nomi li faccio: la dottoressa Pace e l'infermiera Therry!
Grazie di cuore.
Allibito
ph da google immagini
Sarà che di questi tempi sono particolarmente sensibile ai problemi di cuore, ma ciò che ho visto oggi mi ha allibito. Alle 12.30, nel pieno della calura, oltre 30°, in viale Valganna (uno dei viali più trafficati di Varese), senza neppure un cappellino in testa, un 50-60enne nemmeno in perfetta forma correva impavido, visibilmente provato. Se costui sapesse gli alti rischi che corre, si fermerebbe all'istante. Ma altri ho visto (non così folli ma poco ci mancava) sfidare queste temperature per rendere onore al dio sport (che anch'io venero, ma in ben altro modo).
Parto non oltre le 6 del mattino, a passo lento, da Sant'Ambrogio verso i monti, nel silenzio e nella totale assenza di altri sportivi, che invece dovrebbero sfruttare le sole, poche ore utili, rinunciando ad un po' di sonno.
Sarà che di questi tempi sono particolarmente sensibile ai problemi di cuore, ma ciò che ho visto oggi mi ha allibito. Alle 12.30, nel pieno della calura, oltre 30°, in viale Valganna (uno dei viali più trafficati di Varese), senza neppure un cappellino in testa, un 50-60enne nemmeno in perfetta forma correva impavido, visibilmente provato. Se costui sapesse gli alti rischi che corre, si fermerebbe all'istante. Ma altri ho visto (non così folli ma poco ci mancava) sfidare queste temperature per rendere onore al dio sport (che anch'io venero, ma in ben altro modo).
Parto non oltre le 6 del mattino, a passo lento, da Sant'Ambrogio verso i monti, nel silenzio e nella totale assenza di altri sportivi, che invece dovrebbero sfruttare le sole, poche ore utili, rinunciando ad un po' di sonno.
Nudo di uomo con Michele
Venerdì 5 luglio, alle ore 21, in Galleria Ghiggini a Varese (via Albuzzi 17) presenterò il mio nuovo romanzo 'Nudo di uomo'. Con me Michele Mancino, giornalista, scrittore, uomo di cultura dalla grande sensibilità.
Ingresso libero.
mercoledì 26 giugno 2019
Un euro
UN
EURO
di carlozanzi
Cade
un euro dentro un bicchiere vuoto,
come
lo stomaco dell’uomo che lo stringe.
Si
soffre, si guarisce e nasce un soldo.
Stamani
si è staccato dal vapore,
pioggia
modesta che disseta poco.
Sorride
l’uomo all’euro e a quella mano,
sporcata
di tintura e gonfia d’aghi;
si
inchina riverente a quel malanno
che
ha scollato il cielo incatramato.
26
giugno 2019
La notte
ph carlozanzi
LA
NOTTE
di carlozanzi
Notte
feroce, maledetta e nera,
ignori
il bello che regala l’alba,
accogli
i fantasmi del mio male,
li
nutri, matrigna più che mamma.
Ad
occhi chiusi, nel silenzio, attendo
ma
la marea dell’ansia sfiora il labbro;
con
fiati lunghi ti respingo e prego,
urla
il cuore, canta rallentando.
Invidia
per chi dorme, per chi è fuori,
paura
di chi ha perso le istruzioni,
sarà
impossibile raggiungere la riva,
schiacciare
ancora il prato coi suoi fiori.
Notte
come condanna: il mio reato?
Essere
nato, in colpa perché ho amato.
Tenebra
d’aria guasta, ogni dolore
si
gonfia e scoppia senza far rumore.
…
Alla
mia destra, sulla finestra chiusa,
si
disegna la linea del mattino,
mi
hai sfidato e ti ho vinta, maledetta;
guardo
a sinistra, dorme il mio vicino.
26
giugno 2019
martedì 25 giugno 2019
Il silenzio
ph carlozanzi
Credo sia importante, un segno di salute, saper stare nel silenzio.
I rumori, la musica ci permettono di soffocare la voce del silenzio, quando questa non ci regala parole amiche.
Nel silenzio è più facile ascoltare il battito del nostro cuore, e quando questo è irregolare ci si può spaventare.
Nel silenzio..lunghi e profondi respiri...ad occhi chiusi...per allontanare la paura.
Credo sia importante, un segno di salute, saper stare nel silenzio.
I rumori, la musica ci permettono di soffocare la voce del silenzio, quando questa non ci regala parole amiche.
Nel silenzio è più facile ascoltare il battito del nostro cuore, e quando questo è irregolare ci si può spaventare.
Nel silenzio..lunghi e profondi respiri...ad occhi chiusi...per allontanare la paura.
lunedì 24 giugno 2019
Cuore
ph carlozanzi
Cuore
di carlozanzi
Il cuore soffre inquieto
come un bimbo col lupo,
trema, non vuol vedere,
inciampa nel dirupo.
Il centro del mio petto
pulsa, giudica, accusa,
mi manca di rispetto,
si pente e chiede scusa.
24 giugno 2019
Cuore
di carlozanzi
Il cuore soffre inquieto
come un bimbo col lupo,
trema, non vuol vedere,
inciampa nel dirupo.
Il centro del mio petto
pulsa, giudica, accusa,
mi manca di rispetto,
si pente e chiede scusa.
24 giugno 2019
Il ritorno
Sono a casa da un'ora, dopo otto giorni di ospedale.
Ho scelto la foto di un'alba perché per me è un'alba, non un tramonto.
Mi attendono giorni di riposo, una ripresa graduale, una valangata di farmaci, io che non ho mai preso nulla.
E' stata un'esperienza che mi ha scosso psicofisicamente, ma una scossa non sempre fa cadere, forse riassesta.
Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino.
sabato 22 giugno 2019
13.000 giorni
Oggi, domenica 23 giugno, una stupenda domenica varesina, con cielo sereno e rondini, sono 13.000 giorni.
Troponina
La troponina è un enzima presente nel muscolo cardiaco. Se si alza il suo valore vuol dire che il cuore soffre. La mia troponina, anzichè abbassarsi, si alza, quindi finché la curva non cambia direzione mi tengono qui. E mi pare giusto. Io sto bene, ma la troponina no.
venerdì 21 giugno 2019
Betulla
BETULLA
di carlozanzi
Supino,
ad occhi chiusi
annullo
ogni pensiero;
vortica,
non si quieta,
lo
scaccio, torna fiero.
Penso
di non pensare,
immagino
un muro bianco,
fisso
un punto lontano,
ignoro
ogni mio affare.
E
tempo dopo tempo
mi
sciolgo nel mio nulla;
le
foglie di betulla
cantano
al dolce vento.
21
giugno 2019
giovedì 20 giugno 2019
Vincenti e perdenti
ph carlozanzi
Molti amici mi hanno dimostrato la loro vicinanza, in questo momento di salute non ottimale. E li ringrazio. Avrei potuto non dire nulla. Qualcuno penserà che esagero: in fondo si tratta solo di due stent, di una coronarografia, qualche giorno in ospedale. Quanto chiasso! In verità mi fa piacere mostrare non solo il mio volto 'vincente', perché non mi paiono credibili le persone che sorridono sempre, che stanno sempre bene, che non perdono mai.
Un cielo sempre sereno non esiste.
Molti amici mi hanno dimostrato la loro vicinanza, in questo momento di salute non ottimale. E li ringrazio. Avrei potuto non dire nulla. Qualcuno penserà che esagero: in fondo si tratta solo di due stent, di una coronarografia, qualche giorno in ospedale. Quanto chiasso! In verità mi fa piacere mostrare non solo il mio volto 'vincente', perché non mi paiono credibili le persone che sorridono sempre, che stanno sempre bene, che non perdono mai.
Un cielo sempre sereno non esiste.
Di notte mi sveglio
ph carlozanzi
In ospedale non si dorme bene, ovviamente. Ogni tanto mi sveglio di soprassalto con la sgradevole sensazione di essere dentro una storia che non mi appartiene, due corpi estranei in un cuore che ritenevo se non forte quanto meno sano. Non sono mai stato ricoverato in ospedale in 63 anni, solo una settimana per esami quando avevo 21 anni, nel 1977. Non avevo alcun sintomo. Stavo bene. Sto bene. Eppure il mio cuore è ferito. Eppure sono fragile. Del resto ho appena pubblicato un romanzo che parla della fragilità dell'uomo, nudo di fronte al destino. Forte eppure debolissimo.
In ospedale non si dorme bene, ovviamente. Ogni tanto mi sveglio di soprassalto con la sgradevole sensazione di essere dentro una storia che non mi appartiene, due corpi estranei in un cuore che ritenevo se non forte quanto meno sano. Non sono mai stato ricoverato in ospedale in 63 anni, solo una settimana per esami quando avevo 21 anni, nel 1977. Non avevo alcun sintomo. Stavo bene. Sto bene. Eppure il mio cuore è ferito. Eppure sono fragile. Del resto ho appena pubblicato un romanzo che parla della fragilità dell'uomo, nudo di fronte al destino. Forte eppure debolissimo.
mercoledì 19 giugno 2019
Un cuore nuovo
Lunedì 17 giugno, verso le 11, ero in cima al Campo dei Fiori, come mio solito. Alle 14.30 entravo in ospedale, reparto di Cardiologia Due, a Varese. Per visitare qualche mio amico? Niente affatto...per me. Grazie alla mia abitudine di tenermi controllato e alla professionalità di alcuni medici (Bianchetti, Clerici, Miglierina, Borghi), pur non avendo alcuni sintomi evidenti ma solo un ecg sotto sforzo con qualche traccia dubbia, dopo alcune visite, fra le quali una tac coronarica, eccomi in ospedale per la coronarografia, alla quale mi sono sottoposto ieri. Confermando la TAC, una mia coronaria (nonostante lo sport, la vita sana, la buona alimentazione...) è malata, quindi mi sono stati applicati due stent (totale 6 mm), sicché ora ho un cuore nuovo. Dovrei uscire dall'ospedale venerdì o sabato. Probabilmente ho preso dalla parte Ravasi, che ha problemi cardiaci. Pur avendo il colesterolo nei limiti di norma, questo si è permesso di 'infastidirmi'. Mi attende un periodo di cure e di minore attività sportiva, ma certamente quella del 17 giugno non resterà l'ultima mia salita in bici al Campo dei Fiori.
Il battesimo di Sofia
ph valentina zanzi
Domenica 16 giugno 2019 Basilica di San Vittore.
Il battesimo di mia nipotina Sofia.
domenica 16 giugno 2019
Un calcio alla palla
ph carlozanzi
Seduto con in braccio mia nipotina Sofia addormentata, gli amici impegnati a rimettere in ordine dopo la festa, le ultime corse dei bambini, un calcio alla palla nel sole del tramonto, doni immeritati, un pianto trattenuto e sereno come il cielo.
Seduto con in braccio mia nipotina Sofia addormentata, gli amici impegnati a rimettere in ordine dopo la festa, le ultime corse dei bambini, un calcio alla palla nel sole del tramonto, doni immeritati, un pianto trattenuto e sereno come il cielo.
Il battesimo di Sofia
ph carlozanzi
In attesa delle foto professionali del momento religioso del battesimo di mia nipotina Sofia (che si è tenuto ieri nella basilica di San Vittore), ecco qualche immagine della festa campestre, all'oratorio di Casbeno. Ho scelto (indegnamente) di svolgere il ruolo di padrino.
In attesa delle foto professionali del momento religioso del battesimo di mia nipotina Sofia (che si è tenuto ieri nella basilica di San Vittore), ecco qualche immagine della festa campestre, all'oratorio di Casbeno. Ho scelto (indegnamente) di svolgere il ruolo di padrino.
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