venerdì 31 maggio 2019

Mincio


                                                                                           ph carlozanzi


A Goito il Mincio scivolava lento verso sud, carico della pioggia dei giorni scorsi. Un cormorano appollaiato, una famiglia felice e la mia serenità, macchiata dal pensiero di chi non può godersi questa quiete, in una tiepida sera di fine maggio. 

Papaveri

                                                                                             ph carlozanzi

Fra Sirmione e Goito, colli mantovani e campi trapuntati di papaveri. 
Terre ricche del sangue risorgimentale.
Il papavero è un fiore effimero, tanto bello quanto fragile.

Il coraggio inevitabile

                                                                                       ph valentina zanzi


Si può 'allenare' il coraggio? C'è chi dice che il coraggio se uno non ce l'ha non può inventarselo...io invece credo che anche i più pavidi possano fare qualche miglioramento. In genere chi non è coraggioso tende a evitare di mettersi alla prova, scansa le situazioni a rischio, fa scelte rassicuranti, viaggia sempre in una confort zone e -se gli va bene- può evitare grossi traumi. 
Ma c'è un coraggio inevitabile.
In virtù di questo, tutti dovremmo andare a lezioni di coraggio.

giovedì 30 maggio 2019

Prato Vidoletti

                                                                                          ph cesare castiglioni


Ieri sera il Coro Vidoletti ha cantato durante il momento di preghiera, rosario mariano nella parrocchia di Casbeno, presso l'abitazione della signora Mascarin. Desidero ringraziare per l'accoglienza, in particolare il figlio Claudio ha addirittura tagliato il prato, ricavandone la scritta: Coro Vidoletti. Inoltre un lauto rinfresco ha fatto seguito alla recita del rosario e ai canti, per ribadire la complementarietà del binomio corpo-spirito.

Auguri Umberto

                                                                                      ph valentinazanzi


Felice compleanno al mo amico Umberto, cantautore.

Naftalina





Naftalina
 di carlozanzi


Comunque sei in ritardo, quindi vai,
abbraccia il sole prima che sia sera,
afferra, rischia, parti, corri, spera
perché sei già nel retro: presto, vai.

Non conservare i soldi in naftalina,
non darla vinta a lagne di rimpianti,
domani è un altro giorno, però è tardi,
ricolma il serbatoio di benzina.

Non lasciar ammuffire le tue voglie
e peccato non fa rima con piacere,
non farti raccontare, vai a vedere,
ravviva i gesti fra marito e moglie.

Non deprimerti per la gloria futura,
non dare precedenza alla paura,
il futuro è mistero, dice il saggio,
gioca sempre dalla parte del coraggio.

30 maggio 2019



mercoledì 29 maggio 2019

Spoliazione

                                                      Giuseppe De Nittis (1846-1884)
                                                                                       Donna di spalle





Spoliazione
di carlozanzi

Accetto la spoliazione dei capelli,
crudele e inesorabile sentenza,
educazione alla finale penitenza,
brutta versione dei miei giorni belli.

S’allarga il solco, non serve lamentarsi,
si quietano le proteste sacrosante,
mostra le belle spalle la mia amante
e declino il verbo accontentarsi.

Indicano le rughe la mia strada,
a passi lenti procedo lungo il taglio
scavato da un aratro che, per sbaglio,
trancia le zolle della mia contrada.

Il tempo ha levigato la mia buccia,
in trasparenza vedo il sangue che cammina
e un ragazzetto con la testa china
costretto ad obbedire, andando a cuccia.


29 maggio 2019

martedì 28 maggio 2019

L'infinito per me

                                                                                              ph carlozanzi


Grande festa ieri per i 200 anni della poesia di Giacomo Leopardi 'L'infinito'. In effetti è una bella poesia, mi ci ritrovo, del resto sono un tipo solitario come il sommo vate di Recanati. Io però preferisco 'Il passero solitario'. Conosco le terre dove Giacomo ha vissuto la giovinezza, il clima che lo ha ispirato, la foto che vedete è stata scattata qualche anno fa, in questa stagione, sui colli che vedono Recanati. Proprio qualche giorno fa pensavo a lui: è uno dei poeti più noti al mondo, molti lo leggono e si emozionano, la sua poesia è -come si dice con una certa enfasi- eterna, ma lui? Come può gioire di tutto ciò? Come può goderne? Se c'è un'altra vita magari ha la possibilità di trarne giovamento, ma se tutto finisce nel nulla? Quanta sofferenza ha accompagnato il suo breve passaggio? Quali amori avrebbe voluto avere e non ha avuto, nel solo momento certo di godimento, cioè la vita reale e non quella ipotizzata? Cosa se ne fa oggi di tutta questa fama? 

Madame Bovary



Ieri sera su Cielo ho visto un buon film, l'ultima trasposizione cinematografica del capolavoro di Gustave Flaubert, 'Madame Bovary'. Ho letto il romanzo tanti anni fa, non sono in grado di giudicare quanto il film lo abbia rispettato, credo di sì. Film del 2015, regia di Sophie Barthes, con una brava Mia Wasikowska nella parte di Emma Bovary. Un paesino della Normandia, Ottocento, cieli grigi, tanta pioggia, nebbie, colori sbiaditi come il viso di Emma, moglie di Charles, medico condotto. Emma è infelice, lo era da ragazza e lo è ancora, nonostante le speranze riposte nel matrimonio. Il marito è un buon medico e uno sposo fedele, ma a Emma non basta. Il dubbio di tutti: accontentarsi o rischiare seguendo i consigli della passione? Emma rischia, stanca dei sensi di colpa e della rigidità della ragione. Rischia fidandosi di amanti che non hanno il suo coraggio, di commercianti che ne approfittano...in un crescendo di delusioni e di crisi, sino al dramma. Fra un prete che cita San Paolo (Siamo nati per soffrire) e un marito paziente e innamorato, Emma è confusa ma sceglie di non accontentarsi, di dare spazio al piacere di vivere: un lusso che sembra precluso a noi mortali.  

Mischia

                                                                                         ph caterina zanzi





Mischia
di carlozanzi


Vi ho buttato nella mischia
preso al collo dalla vita,
vi ho donato fiato e cuore
per rischiare la partita.

Vorrei leggere negli occhi
di chi c’è perché io c’ero
anche più del mio coraggio,
più certezze nel Mistero.

28 maggio 2019


lunedì 27 maggio 2019

Bolle

                                                                                     ph carlozanzi


La vita è fragile come bolle di sapone.
Nel suo breve volo incontra occhi stupìti e dita che vorrebbero sfiorarla senza farle del male.

Mario: 'Te sètt stremì'


Oggi mio papà Mario ha compiuto 93 anni. Mi piace questa foto, scattata nel maggio del 2018. Ha un solo difetto: sul gradino più alto del podio doveva stare mio padre, ma allora il festeggiato ero io, ultima gara come prof prima di andare in pensione. 
Più passano gli anni, più mio padre aumenta il numero dei fans e dei like, quando pubblico qualcosa di lui su fb. Ciò mi fa piacere, naturalmente. Invidio il fatto che ha più capelli di me e che è arrivato a 93 anni in ottima salute. Non lo invidio certo per la scelta professionale, obbligata, che poi ha accettato e condotto con impegno per tutta la vita. Ma lui avrebbe voluto fare altro, ad esempio il pilota di aerei. Non lo invidio certo per essere rimasto vedovo, e per aver visto morire un figlio, il peggio che possa capitare. Ma mio padre è molto apprezzato (credo) perché nonostante tutto ciò ha saputo reagire, mantenere il sorriso, continuare nelle sue abilità affabulatorie, cercare il più possibile la sua autonomia. Io sono caratterialmente molto diverso da lui, non so se sarei in grado di reagire alla sua vitale maniera. Sento di aver bisogno di coraggio. E allora ripenso alle sue frasi in dialetto, che ci regalava quando eravamo ragazzi per invitarci al coraggio e all'autonomia. 'Te sètt stremì' cioè 'Sei impaurito': voleva dirci che nella vita ci voleva coraggio. 'Te fett pu 'n quintàl' cioè 'Non fai più un quintale': come a dire che la nostra pavidità e tiepidezza non ci avrebbe condotti molto lontano. Infine 'Te ghè del ràngess' cioè 'Arràngiati', un invito nemmeno troppo garbato a non dover dipendere dai genitori.   

Cervo al Campo dei Fiori



Sono salito centinaia e centinaia di volte in bici al Campo dei Fiori, ma solo due volte ho potuto ammirare fra gli alberi un animale raro (camoscio, cervo, capriolo). Una volta anni fa e una stamani, lunedì 26 maggio. Erano le 8.30, a circa 7 km da S.Ambrogio, a 2 dalla cima, dopo il bivio delle ville. Silenzio, nebbia e un fruscio nel bosco, alla mia destra. Non avevo macchina fotografica ma comunque non sarei stato in grado di fotografare il cervo, perché se ne sarebbe andato. Era però molto simile, e nella stessa posizione, di quello che ho trovato su internet. Sarà stato a una decina di metri, non di più. Mi ha guardato, io ho rallentato la pedalata, lui è scappato ma non calma. Qualche giorno fa una volpe mi ha attraversato la strada, sempre sulla strada del Campo dei Fiori.

Atletica primini Vidoletti

                                                                                       ph carlozanzi


Per fortuna stamani, lunedì 26 maggio, la pioggia è stata cortese, permettendo lo svolgimento dell'ultima gara di atletica dell'annata sportiva scolastica della scuola media Vidoletti, quella riservata ai primini. Ora mancherà solo la tradizionale festa dello sport, in programma l'ultimo giorno di scuola, venerdì 7 giugno, sempre nella sede Vidoletti di via Manin, a Masnago.

domenica 26 maggio 2019

Una grande festa in Casa

                                                                                 ph carlo e caterina zanzi


Domenica 26 maggio 2019: La Casa in festa. La Casa, cioè la Fondazione La Casa di Varese onlus, che da oltre 50 anni si cura della famiglia. E ieri, alla Brunella, una domenica speciale: Santa Messa, pranzo solidale per oltre 200 commensali, laboratori per bambini, concerto del Coro Vidoletti, molto lavoro gratuito di volontari, alpini in prima linea, Gosh re del risotto.... 


Mario 93



Felice compleanno a mio papà Mario: 93 anni.

sabato 25 maggio 2019

Sui muri di William Berni

                                                                                     ph carlozanzi


Vernissage ieri pomeriggio, sabato 25 maggio, per la mostra Concrete series di William Berni in Galleria Ghiggini, via Albuzzi, Varese. Una mostra che rimarrà aperta sino al 29 giugno.
William Berni, cioè un giovane del 1978 autodidatta della pittura, scoperto nel 2013, quando vinse il Premio Ghiggini Arte Giovani. Allora i suoi quadri erano iperrealisti, William, invogliato dal successo di quel premio, migliorò la tecnica ma un giorno si accorse che quel genere di pittura, quel riproporre la realtà, non lo emozionava più. Probabilmente era la sua cultura hip hop a bussare alla porta, o il suo desiderio di qualcosa di nuovo, di originale, a portarlo altrove. A Berlino, per esempio, dove fu attratto dai muri con i manifesti strappati, cemento e colori e brandelli di realtà. Da qui l'idea: legno, cemento e stralci di riviste, di poster, immagini sfregiate, crepe. Insomma: muri in galleria, pareti grigie e crepate, ruvide, non certo levigate, un nuovo iperrealismo. E in principio Berni disegnava lui i suoi fogli strappati, poi ha voluto essere ancor più concreto e si è messo a strappare dai muri delle città già sgualciti. Qui avete solo due esempi dei suoi nuovi lavori, vi consiglio di andare in Galleria a vedere il resto. Cosa si aspetta William Berni da questa mostra, in una Galleria non abituata a buttarsi sulla streeth art, sulle sperimentazioni New Dada o sul decollage alla Mimmo Rotella, ma che crede in lui? "Spero di riuscire a sorprendere" dice Berni. "Non lo faccio per fama o per denaro, ma per lasciare qualcosa di cui andare orgoglioso ed essere riconosciuto." 
per info    www.ghiggini.it 

26 maggio 1859


                                                                                      ph carlozanzi


Negli anni Sessanta il Comune di Varese dava, agli alunni delle elementari meritevoli per impegno scolastico, il Contributo di studio 26 maggio 1859. Si leggeva sul diploma: '...istituito a ricordo delle gloriose giornate nelle quali Varese fu liberata dalla dominazione straniera ad opera dei Cacciatori delle Alpi di Giuseppe Garibaldi.'
26 maggio 1859: la famosa battaglia di Biumo Inferiore, con la morte di tanti garibaldini, e fra loro Ernesto Cairoli. Io, che ho fatto le elementari alla scuola intitolata ai fratelli Cairoli, e il liceo al classico 'Ernesto Cairoli', ieri pomeriggio mi sono sentito particolarmente coivolto nel momento celebrativo, che si è svolto in piazza del Podestà, ai piedi del monumento dedicato ai Cacciatori delle Alpi. La poca pioggia non ha certo fermato gli alpini, i bersaglieri, le autorità (sindaco in fascia tricolore), il Gruppo Folk bosino e i tanti convenuti, compreso un manipolo di soldati con la divisa dei garibaldini.

La fotopittura di Antonio Bandirali



Vernissage questo pomeriggio, sabato 25 maggio, al Castello di Masnago, della mostra di Antonio Bandirali: 'Leonardo - Il cominciamento dell'acque: dalla Genesi a Dante'. La mostra resterà aperta sino al 30 giugno, con un convegno il 15 giugno (vedi foto).
Bandirali, classe 1946, di Crema, laurea in architettura al Politecnico di Milano, una passione per la natura, per la conservazione architettonica, per il lavoro ben fatto, approfondito, quindi una passione per i grandi geni, su tutti due, Dante e Leonardo: questo è il fotografo che, non a caso, qualcuno definisce pittore, perché le sue foto cercano sempre d'avvicinarsi alla pittura. Molto ci sarebbe da scrivere di lui, del suo lavoro ormai di molti decenni, della sua ricerca appassionata, delle sue domande e delle risposte sulla vita che desidera condividere per il tramite del mezzo a lui più congeniale: la macchina fotografica. Su Bandirali molto potrete trovare su internet. Stando invece alla mostra che si è aperta oggi, presenta immagini che hanno a che vedere con l'acqua, con Leonardo, ma anche con la Divina Commedia e con la Genesi. Una mostra suggestiva, che merita senz'altro la visione. 

Il Coro Vidoletti alla Brunella



Il Coro Vidoletti, diretto dal maestro Cesare Castiglioni, si esibirà domenica 26 maggio, ore 16.30, oratorio della Brunella. Ingresso libero.

venerdì 24 maggio 2019

Rosaria in festa


Giornata di festa ieri per le Ausiliarie Diocesane, con una Messa in Sant'Ambrogio, a Milano, celebrata dall'arcivescovo Mario Delpini, in occasione dei 40 anni dalla fondazione dell'istituto religioso. E fra le festeggiate anche la mia amica Rosaria Lorefice. Eccola sorridente, con una delegazione di amici Shalom. Una curiosità: l'amico Carlo, che camminava davanti a lei molti anni fa, sulle dolomiti, ieri era dietro di lei. Sempre presente.
Auguri, cara Rosaria.

Lezioni di incoerenza



Ogni volta che si corre il Giro d'Italia e il Tour de France, regalo a me stesso grandi lezioni di incoerenza. E ogni anno faccio ammenda. Non amo lo sport agonistico troppo rischioso, troppo faticoso, che ricorre a sostanze non salutari...coerentemente non dovrei perdere tempo guardando alla tele il ciclismo, eppure eccomi qua, quando ci sono le tappe di salita, dove la sofferenza di chi pedala è al top. Non riesco a non esserci, insieme ai tifosi che si entusiasmano vedendo gli altri soffrire...certo, perché il ciclista in gara non si gode il panorama (mentre i commentatori continuano a sottolineare la bellezza della natura, il paesaggio...). Io, che vado in bici, posso immaginare la disumana fatica che fanno gli atleti, logorando un fisico che avanti negli anni presenterà il conto. Senza pensare ai rischi, alle cadute....Eppure eccomi qua.

in foto: Primoz Roglic, fra i favoriti al Giro 2019

giovedì 23 maggio 2019

Una festa per Rosaria




Le Ausiliarie Diocesane, istituto religioso voluto dall'arcivescovo di Milano Giovan Battista Montini, sono in festa per i 40 anni di vita. Una delle tappe dei festeggiamenti è una Santa Messa di ringraziamento, in programma stasera, venerdì 24 maggio, alle ore 20.30, nella basilica di Sant'Ambrogio a Milano, presieduta dal cardinale Mario Delpini. Fra le Ausiliarie in festa vi è anche la mia amica Rosaria Lorefice (foto tratte dal libro 'La Comunità, un cuor solo e un'anima sola) che ha fatto molti anni fa questa scelta di vita consacrata e che continua ad essere felice.  

A tennis col campione


Carlo Pirani: maestro di tennis. Lungo palmares nella categoria master: 9 titoli italiani, 1 titolo europeo, 8 tornei internazionali vinti. 
Carlo Pirani: molto più di un maestro di tennis. Per decenni docente di educazione fisica alla Vidoletti, educatore, abile nell'avviare ad una corretta pratica sportiva.
Carlo Pirani da tempo mette a disposizione un mese estivo (metà giugno-metà luglio), per corsi rivolti ai ragazzi, soprattutto della Vidoletti ma non solo, e anche agli adulti.
Come fare? Basta trovarsi lunedì 10 giugno, ore 11, nella palestra della Vidoletti di via Manin, a Masnago. Al resto ci pensa Carlo.

mercoledì 22 maggio 2019

Quieto pennuto

                                                                                          ph carlozanzi


Dopo essere riuscito a fotografare un grillo campagnolo, ora il mio sogno di fotografo dilettante è quello di fotografare una rondine in volo, ma non è affatto facile. Provateci. Mi accontento allora, per il momento, di questo quieto pennuto, sorpreso ieri sul far del tramonto, in contemplazione. Niente a che vedere con la velocità delle rondini. Un tipo sedentario. 

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