domenica 31 dicembre 2023

Ettore Pagani: arrivo anch'io



 



Caro Ettore, solo oggi arrivo a scrivere di te. Problemi di salute mi hanno tenuto lontano dalla chiesa della Brunella, luogo del tuo funerale, e persino dal pc. Ma oggi qualcosa scrivo. Ci siamo conosciuti alla Famiglia Bosina, anche se il tuo nome era noto nell’ambito del giornalismo. Il decano dei giornalisti varesini, Ettore Pagani, avvocato ma anche uomo di sport (praticato e poi scritto). E allora ecco una foto che mi aiuta. L’ho rubata a Gianni Spartà. E’ il 1974, dopo anni di collaborazione lasci La Prealpina del lunedì (dove facevi cronaca in sintesi di calcio, basket, ippica…) e continui solo con La Gazzetta dello Sport, impegno che manterrai sino al 2000 e passa. Eccoti alla scrivania, vedo il direttore Lorenzo Morcelli (mio preside alla Vidoletti), vedo un giovanissimo riccioluto Fausto Bonoldi, vedo Spartà, Minazzi. Ed eccoci alla Famiglia Bosina, luogo che ha visto il nostro incontro. Soprattutto legato al Calandàri. Erano gli anni di Clemente Maggiora come factotum del Calandàri, ma anche Clemente era costretto a chiedere aiuto, causa il trascorrere vigliacco del tempo. E chi lo aiutò? Tu, caro Ettore. Suo braccio destro e poi, dopo la morte di Maggiora, suo sostituto. Seguisti il ‘nostro annuario’ per qualche anno, poi un giorno mi dissi: “Carlo, mi sembri la persona adatta per continuare con il Calandàri. Mi sun pu ‘n ragazìn, l’è rivà ul to mument!” Accettati felice ma anche timoroso, come sempre capita quando si accettano scelte professionali che sono un po’ un rischio. Caro Ettore, eccoti in foto con Filippo Brusa. Insieme, nel 2004, avete scritto il libro ‘125 anni a Varese – Storia della Società Varesina Incremento corse cavalli’. Chi più esperto di te, fantino provetto? E poi eccoti con la regiura Felicita Sottocasa Barlocci detta Cicita, e infine (siamo nel 2019) il giusto riconoscimento che la Famiglia Bosina ti ha voluto pubblicamente attestare, con un diploma in occasione della Festa di San Vittore.  

95 anni di vita intensa, una famiglia amata e numerosa, l’amore per la tua città, la tua professione, la giusta dose di ironia che rende tutto più leggero.


sabato 30 dicembre 2023

Nemmeno ai tempi della grande Ignis


 


Perdonatemi un po' di enfasi, ma i nostri ragazzi se la meritano. Non buone condizioni di salute mi permettono di scrivere solo ora, a molte ore di distanza, ma devo far cronaca dell'impresa del basket varesino, che ieri sera ha triturato nella macina della semi perfezione i malcapitati reggiani. Che - va detto - sono messi molto meglio di noi in classifica, ma ieri si saranno certo chiesti: "Embè? Da dove arriva questa Varese? Direttamente dagli Usa? E perché mai vaga nel fondo della classifica?"
Sarò sintetico. Niccolò Mannion (il rosso che all'esordio aveva fatto meraviglie, foto) si è ripetuto, ma questa volta il coro è stato quanto meno a quattro voci (Nikko, Hanlan, Brown e Mcd), con il controcanto degli altri cantori in maglia rossa. Via, si parte. tripla, tripla, bomba, tripla, non una palla persa, difesa tosta, rimbalzi e così finisce il primo quarto 39-17 per noi. Reggio Emilia è in bambola, ma il problema è che Reggio comunque segna, ma è Varese che strasegna: e allora via con Mcd (tre triple di fila), e Hanlan e Nikko e Brown. 70-41 a metà gara: partita finita. Il pubblico non crede ai suoi occhi. Partono le prime ole, la curva ribolle. Gli emiliani non ci stanno, aggrediscono, vorrebbero evitare almeno il naufragio e in effetti naufragio non sarà. Una bella imbarcata, sì. Hanlan show, 95-69 al termine del terzo quarto. Reggio Emilia aggredisce sino all'ultimo secondo ma Varese regge bene, c'è gloria anche per Virginio (tripla), buone cose da Librizzi, dai lunghi, entra anche Wolde e così si va allegramente verso il finale: 116-93.
Ebbene? Che è successo? L'effetto Nikko è stato certamente rigenerante, metti una serata di grazia per molti giocatori, non sarà sempre così, però queste due vittorie di fila danno ossigeno.  
Molto ossigeno....Forza Varese!

lunedì 25 dicembre 2023

Auguri, Paolo


 

Felice compleanno al mio amico Paolo Caggioni, che fa gli anni proprio a Natale. Ho scelto una foto d'antan: luglio 1978, partita di basket all'oratorio di San Vittore. Paolo è il secondo in piedi da sin, numero 5, di fianco a mio fratello Marco.   

sabato 23 dicembre 2023

Grazie a La Prealpina


 

Grazie al quotidiano La Prealpina, per aver pubblicato oggi questo mio breve racconto natalizio.

martedì 19 dicembre 2023

Il racconto di Simone

 


Si può sapere.

 

Il paese si trovava a una certa distanza dal borgo grosso, e quando perse la propria indipendenza entrando a far parte della sua amministrazione vi fu, fra gli abitanti, chi salutò la cosa con gaudio, immaginando un futuro roseo.
Vi fu anche, però, chi diffidava, quasi prefigurando il fatto che i vari personaggi che si sarebbero succeduti nel compito di amministrare avrebbero consentito, e a volte determinato, il fatto che la distanza chilometrica del vecchio paese nel corso degli anni sembrasse moltiplicata, invece che diminuita.

L'uomo pensava a queste cose, mentre nel traffico procedeva verso la casa dei suoi genitori; e in effetti trovava naturale che i suoi ex compaesani nel definire loro stessi preferissero l'aggettivo derivante dal nome del paese, a quello della città.

Facendo attenzione a non perdersi il momento in cui, lungo il viale, in uno dei pochi spazi lasciati liberi dalla furia costruttrice si poteva ancora godere della vista dei monti, pensava alle cose che doveva fare. Ma era assillato anche da una preoccupazione, da diverso tempo; si trovava in una di quelle crisi che ogni tanto gli capitavano. Sentiva che le cose nella sua vita procedevano come stancamente, come se non avessero un motivo, una ragione di essere. Si impegnava nel lavoro, cercava di tenersi in forma, si dava da fare, ma gli sembrava che le cose avessero perso il gusto.

Arrivato al cancello, si trovo' davanti il prete, “in divisa e con gli arnesi”, come aveva letto in un bel libro. “Ciao Don, è  già ora di benedizioni natalizie? Siamo solo in ottobre! Mi stai diventando come il supermercato che ha già in vendita i panettoni?”

“Questa battuta me l'hanno già detta in dodici, oggi. Se voglio girar tutte le case devo iniziare presto. Come faccio a vederli tutti, i parrocchiani, altrimenti?”

“Ma sì, lo so; me l'ha detto la mamma, che tu fai così: e sei anche l'ultimo parroco che ha una parrocchia e non una mezza provincia...”

Entrarono, accolti dalla coppia di anziani, contentissimi della visita, che fu velocissima.

“Aspetta Don, ti accompagno. Sei stato un fulmine.”

“A volte basta poco, ed è dalle piccole cose che nascono quelle grandi. I tuoi sapevano che sarei arrivato, e hanno già fatto il presepe. Anche lì la statuina più importante è quella più piccola.”


         Uscirono.

“Questa casa è già benedetta dalla presenza dei tuoi genitori, Lorenzo. Vengo a trovarli, appena posso.”

Rientrato in casa, osservo' per un lungo istante i suoi genitori, l'uno intento a leggere, l'altra a lavorare a maglia.

“Ma si può sapere di cosa siete contenti?”, chiese. Perché si vedeva, che erano contenti.

“E come si fa a non essere contenti dopo la benedizione della casa?”, sua madre, prontamente.

Suo padre si alzò, e gli disse “Vieni con me.”, e si spostarono nella camera da letto. Prese una cartelletta dalla libreria, e da lì una matita, ormai corta. Uguale a quella che usava per scrivere i suoi bigliettini per i figli, quando si alzava presto per andare a lavorare; dando un compito per la giornata, oppure solo un pensiero, a volte (almeno nelle intenzioni) divertente. Concludendo sempre con un'esortazione a fare la cose per Bene. Maiuscolo.

“Vedi Lorenzo, quello che ha detto il Don sulle cose piccole mi ha fatto venire in mente questo: sai che è stato il primo regalo che mi ha fatto la mamma?”.

Non lo sapeva.

“Non eravamo ancora fidanzati. Una cosa da poco, forse, con un biglietto che diceva che con questa potevo scrivere quelle tremende battute che la facevano stare bene. Da lì ho iniziato a capire che non le ero per niente indifferente. Da lì ho iniziato a capire che forse ero chiamato a farle compagnia, perché questo rendeva tutto più bello. E' così che per me ha più senso tutto, anche la fatica. Perfino il dolore.”

Quella sera un uomo ripercorse la stessa strada dell'andata, sorridendo, con una matita che ballonzolava sul cruscotto.

 

 

Simone Mambrini


lunedì 18 dicembre 2023

Terra e gente fa 31



 

E’ stato presentato sabato 16 dicembre, presso la Colonia elioterapica di Germignaga, l’annuario ‘Terra e gente’, appunti e storie di lago e di montagna, volume realizzato (e siamo al numero 31) dalla Comunità Montana Valli del Verbano. Hanno partecipato Simone Eligio Castoldi (presidente della Comunità Montana Valli del Verbano), Marco Fazio (Sindaco di Germignaga) e Serena Contini (Coordinatrice della rivista Terra e Gente). E’ intervenuto Enzo R. Laforgia, storico e assessore alla Cultura del Comune di Varese. Spazio musicale con il duo Game of Reeds (Mario Milani alla fisarmonica e Fausto Saredi al clarinetto). L’ormai tradizionale appuntamento prenatalizio si è concluso con un brindisi.

Il volume si presenta come sempre in una veste grafica curata, una stupenda foto dei nostri boschi e delle nostre acque come copertina, e all’interno i numerosi contributi degli scrittori coinvolti da Serena Contini.

Apre il numero 31 Linda Terziroli con ‘Questa, o un’altra carrozza? Il cavallo, il calesse, la storia di Guido Morselli a Gavirate’.

Alberto Brambilla ha scritto: ‘Note di lettura su un romanzo (Il cappotto di astrakan) e un racconto (Nei vortici leggeri) di Piero Chiara.’

Segue poi Giuseppe Armocida, con ‘Lucia Prinetti Adamoli (1819-1864) donna repubblicana.’

Carolina De Vittori parla di ‘Piccio fra vero e ideale. Omaggio all’artista a 150 anni dalla scomparsa.’

Alberto Palazzi ci regala ‘Un ricordo di Nino Cassani.’

Stefano Torretta si sofferma su ‘Viabilità d’epoca romana nella provincia di Varese.’

Amerigo Giorgetti, Mauro e Tiziana Zanetti ricordano ‘Il centenario della Cooperativa Pescatori del lago di Varese.’

Gianni Pozzi descrive ‘I Parchi delle Rimembranze nelle Valli del Verbano orientale.’

Enrico Fuselli sale sul Sette Termini per il suo ‘Per il movimento dei forestieri: l’albergo dei Sette Termini.’

Giorgio Roncari torna su ‘Francesco Zaffrani: l’impresario valcuviano nella terra dei faraoni.’

Giorgia Cerati firma il pezzo ‘Terra e lago: la Società Ceramica Italiana di Laveno Mombello e i suoi protagonisti.’

Tanos Kollias si sofferma su ‘Il paesaggio come geografia interiore: rilettura con inediti della poesia di Vittorio Sereni.’

Gianni Pozzi rimane ‘In punta di penna…Orino e i suoi scrittori.’

Infine troviamo l’album fotografico a cura di Renzo Fazio: ‘Buon compleanno Bislunga! La Colonia elioterapica di Germignaga.”

Foto a colori e in bianco e nero, contributi autorevoli, un ottimo lavoro e i nostri complimenti alla coordinatrice Serena Contini e a tutti coloro che hanno arricchito il volume.

Per ulteriori informazioni: www.vallidelverbano.va.it

Alba sul Bianco



 

L'alba del 18 dicembre 2023 si stampa sul granito e sulla neve del Monte Bianco.

Il sole del mezzogiorno illumina l'Aiguille Noire de Peuterey e il Mont Blanc de Courmayeur.


foto Enrico Piazza

Auguri, Sergio


 

Felice compleanno al mio amico giornalista Sergio Gianoli. Vedo che La Prealpina (il 'suo' giornale) gli ha fatto il regalo di dare visibilità al suo ultimo libro, Storia delle Tre Valli Varesine, summa di tutto il suo amore per le due ruote senza motore e per il nostro territorio.

Una questione di identità


Grazie al quotidiano 'La Prealpina' e al giornalista Loris Velati, per aver dato spazio al Calandàri dra Famiglia Bosina.

 

domenica 17 dicembre 2023

Alluce schiacciato dalle scarpette rosse


 





In verità solo un giocatore di Milano (erede delle scarpette rosse del Simmenthal) aveva le scarpe simil rosso, un arancio Molten (foto) e per il resto tante scarpe bianche, ma alla fine gli alluci di Varese sono stati maltrattati. Ma per poco. E allora brucia anche di più. Perché si temeva una sconfitta sonora e invece...Intanto per Varese c'era da osservare per la prima volta in campo il nuovo lungo Skylar Spencer (eccolo in fase di preriscaldamento con le cuffie alle orecchie), e poi si inizia subito male, con i fischi sonori a coach Bialaszewski (foto). Ma io dico: se c'è da fischiare aspettiamo la fine, non mettiamolo subito in condizioni psicologiche deficitarie, quando deve dirigere una partita così sentita. Niente, fischi a lui. Infortunato Young si rivede McDermott nel quintetto. Milano fa paura ma la OJM non trema, soprattutto Brown che inizia con le bombe. Entra anche Librizzi, reggiamo: 18-17. Secondo quarto: Melli lascia il posto all'ex varesino Caruso (accolto da appalusi) che giocherà a lungo, e qui l'Olimpia scappa, e si teme già la rottura dell'equilibrio: 20-31! E invece no, Varese non ci sta e risale, tripla anche di Librizzi, e Brown. I migliori da noi appaiono, come quasi sempre, Hanlan e Brown. Vi è da dire che Shahid (foto) se la cava bene. E il nuovo Spencer? Senza infamia e senza troppe lodi. Un triplone da altezza siderale di Shahid ci manda all'intervallo lungo in parità: 39-39. Milano non è poi sta gran Milàn. Terzo quarto: la OJM parte a spron battuto: 45-39. Milano replica all'istante: 45-45. Librizzi la mette ancora da tre e il Palazzo esulta. Viene fischiato ad Hanlan (foto) uno sfondamento inesistente, terzo fallo per lui, pubblico inviperito. Finalmente si sblocca McDermott con una tripla, terza schiacciata di Spencer, ma dall'altra parte i rossi menghini hanno uno Shields stratosferico, Melli un po' fiacco, sulla sufficienza gli altri. Triplone di McDermott e andiamo all'ultimo intervallo avanti: 57-56. Ultima fatica, con la speranza nel cuore dei tifosi prealpini. Milano mette in campo un quintetto di grattacieli, noi facciamo quello che possiamo. Eppure non molliamo. Però solito errore: a parte la soluzione oltre l'arco, ma abbiamo anche troppa fretta di concludere, mentre ci vorrebbe un po' più di pazienza. La partita prosegue in equilibrio: 59-61 a -8', 64-64 con tripla di Hanlan a - 5'30". Erroraccio di Spencer da sotto, Wolde sbaglia e non è una novità, Ennesima bomba di Shields (25 punti) che per fortuna esce per raggiunti limiti di stanchezza. 68-70 con due punti di Spencer quando manca un minuto. A questo punto, l'attimo della freddezza, Hanlan (fra i migliori sino a quel punto) fa due identiche forzature, zac zac, una di seguito all'altra: si butta nel cuore dell'area, difesa dai giganti di Milano, un muro che cerca goffamente di scalare ma impatta miseramente. Varese deve fare fallo ma Milano è glaciale: 4 su 4 nei liberi da parte di Tonut. Superfluo time-out del nostro coach a 8 secondi dalla fine, sul 68-74. Due punti di McD e finisce 70-74. 
Perdere era previsto. Così fa più male.
Ma comunque, speranzosi, rinnoviamo il nostro incitamento (anche perché Milano ha vinto ma non ha certo stravinto): forza Varese!

Il Calandàri all'ANCE


 





E’ stato presentato stamani, domenica 17 dicembre 2023, presso la sede gentilmente concessa dall’ANCE (Ass. Naz. Costruttori edili) di Varese, in via Cavour, la 69 edizione del Calandàri dra Famiglia Bosina, destinato al 2024. Dopo i saluti dell’assessore alla cultura del Comune di Varese, Enzo R. Laforgia, e del regiù della Famiglia Bosina, Luca Broggini, Carlo Zanzi (coordinatore del Calandàri) ha illustrato in estrema sintesi i contenuti del nuovo annuario, che si presenta con una copertina firmata dall’acquerellista Gabriele Tadini (foto). Marco Broggini, segretario del Premio di poesia della Famiglia Bosina, ha illustrato le novità del concorso poetico, ed è stata quindi la volta di Pietro Romeo (foto), figlio di Antonio Romeo, morto nel 1956, Antonio, un varesino che è stato capace di scrivere in maniera rocambolesca il diario della sua prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale, diario che per la prima volta vede le stampe proprio sul Calandàri del 2024. Si è passati alla sezione musicale della mattinata, animata dagli Homo Faber, che hanno regalato ai presenti alcuni brani di Fabrizio De Andrè. Si sono esibiti nel canto, chitarra e fisarmonica il frontman Enrico Tediosi, Enea Biumi, Angelo Pizzocri e Natale Cadinu.


foto di Mario Zeni


sabato 16 dicembre 2023

San Lazzaro


 Oggi, 17 dicembre, è San Lazzaro, patrono dei lazzaroni...il mio Santo patrono!

foto Valentina Zanzi

Come nella nebbia


 

Ora vediamo come nella nebbia, ma un giorno Lo vedremo così, come Egli è.

San Paolo esprime più o meno questo concetto. Io vorrei avere chiarezza già adesso, ma credo di pretendere troppo.

16 dicembre 2023 - I grattacieli di Milano visti all'alba, dalla Seconda Cappella del Sacro Monte di Varese

Vi aspetto domani


 

Per chi ama Varese, anche poco poco, saltuariamente; per chi ama la sua storia, di ieri e di oggi, i suoi personaggi, i suoi monumenti, i suoi scorci..ebbene, allora domani, domenica 17 dicembre, alle 10, prima di fare shopping in centro o andare a Messa, venga alla presentazione del Calandàri dra Famiglia Bosina par ur 2024. Dove? In via Cavour 32, sede dell'Ance. I posteggi la domenica sono gratis, si trova con comodità...e al massimo fate quattro passi.

Vi aspetto. 

Il posto nell'universo di Nicoletta Magnani


 


Nicoletta Magnani: se non ci fosse bisognerebbe inventarla, perché abbiamo bisogno di chi, grazie all’arte, alla scrittura, alla pittura, alla musica, ci aiuti ad uscire dai pensieri fissi e dalle abitudini consolidate, per fornirci pensieri divergenti, nuove visioni, spunti, interpretazioni, suggestioni. Ma non c’è bisogno di inventarla perché Nicoletta c’è: e allora conosciamola. Lo spunto è dato dall’uscita del suo nuovo libro, il secondo, che arriva dopo Biennario, uscito nel 2016 ma con scritti datati 2000-2001. A vent’anni esatti da quelle parole ecco ‘Venti, venti, venti, vent1’ (sempre da Robin edizioni), e cioè (quarta di copertina) ‘184 piccoli scritti quotidiani a cavallo fra il 2020 e il 2021. Una scrittura sospesa, tra prosa e poesia, che scopre la bellezza delle parole comuni…” Massimo una paginetta, a volte poche parole in prosa poetica. Apro a caso e mi imbatto in pagina 127; leggo Diottrie, poche parole scritte il 3 giugno 2021: ‘Le sfumature di un cielo buio sono per chi ha cinquantanove diottrie di cuore. Passaggi minimi di non colore in cui si nascondono pensieri. Di solito, quelli che hanno paura persino della luce della luna.’ Ecco, così, tanto per fare un esempio. Del resto molti a Varese e non solo conoscono le parole di Nicoletta grazie alla sua seguita pagina facebook.

“Nel tempo” racconta la scrittrice “sono arrivata ad una scrittura più normale, meno paratattica, una scrittura più fruibile alla lettura. Ecco la differenza fra Biennario e questa nuova raccolta.”

Piccoli scritti nati in tempi di pandemia, un tempo di angosce, silenzi, speranze che l’autrice ci rimanda con le sue parole ricercate. E sin qui il libro, che è l’attualità, ma Nicoletta Magnani è un poliedro a molte facce artistiche. Basta leggere il risvolto di copertina del nuovo libro: ‘Emiliana di Reggiolo, nata nel 1972, è laureata in architettura al Politecnico di Milano. Pittrice (i suoi quadri sono presenti in mostre personali e collettive), artista ‘multimodale’ (definizione attribuitale dal grande architetto e designer Giovanni Anceschi), scrittrice (Robin edizioni), musicista (flauto traverso e violoncello), autrice dei testi e voce di ANGELICA MENTE (angelicamente.it) : nel 2014 il doppio album Inverno rosso è stato nominato alla Targa Tenco come miglior Opera Prima. Progettista di percorsi formativi e formatrice (vivaioformazione.it)’.

Già: anche pittrice. “Nella mia famiglia tutti erano pittori a Reggiolo” mi racconta. “Mia nonna pittrice naif. Ho sempre avuto la matita in mano, mai fatto corsi. Da piccola, lo devo ammettere, molti si sorprendevano per la mia abilità, non credevano l’avessi davvero disegnato io e dovevo dimostrarlo pubblicamente. Ora mi sono innamorata della biro, una biro nera su tela, disegni, sfumature, chiaroscuri…” E anche in questo caso basta seguire la sua pagina fb per dire ooohhhh!!!

E poi musicista: “Ecco, la sola scuola che ho frequentato è stata quella di musica, dove mi sono specializzata in flauto traverso. Suono anche il violoncello. L’abitudine alla respirazione per lo strumento mi ha facilitato nel canto. Mentre direi che la laurea in architettura mi serve per l’attitudine al processo progettuale.”

Nicoletta è anche attrice…e se a questo punto non vi siete ancora incuriositi e non siete già andati ad incontrarla online, si vede che non siete artisti o che non avete voglia di cambiare un po’ la vostra (e mi ci metto anch’io) rigidità mentale.  

Nicoletta Magnani (che fa parte del Circolo degli Artisti di Varese) presenterà il suo libro in città il prossimo mese di febbraio (tornerò sull’argomento) ma chi è interessato può cercare il libro in libreria, online o contattare la scrittrice sulla sua pagina fb.

Dimenticavo: sempre in quarta di copertina ecco come si definisce, fra l’altro, l’autrice. “Ho un posto nell’universo, ma non è un posto a sedere.”  


venerdì 15 dicembre 2023

Suoni e luci


                                                 

          Suoni e luci ai Giardini Estensi.                                                                                                                                                                                                                                        

La Nina di Anna Pagani


 



E' stato presentato ieri, giovedì 14 dicembre, in Sala Morselli alla Civica biblioteca di Varese, nell'ambito degli Incontri con l'autore, il secondo romanzo di Anna Pagani. Titolo: 'Civico 22' (Golem edizioni).
E' la stessa autrice che lo sintetizza: "E' la storia di Nina, donna vittima di violenza. Ma non è solo la storia di questa donna; la vicenda si allarga abbracciando altre persone che ruotano intorno a lei, talune vorrebbero aiutarla ma non sanno come fare, altre invece non vogliono aiutare Nina. Questa mia opera narrativa vorrebbe stimolare la speranza e il desiderio di cambiamento, perché bisogna avere uno sguardo bello su queste donne, necessario per accompagnarle ad avere una maggiore consapevolezza."
Anna Pagani, nata a Como ma ora residente a Gorla Maggiore, è molto impegnata nel sociale, ed è stata anche assessore ai Servizi Sociali di Gorla. E proprio a Gorla ha incontrato lo scrittore Ernesto Masina, che ieri ha tenuto a battesimo il nuovo romanzo della Pagani, giunto dopo il romanzo 'Fino in fondo', storia di Giulia e Camilla (madre e figlia), lavoro che è stato selezionato come opera prima al Concorso internazionale della città lariana. 
Ernesto Masina, scrittore giunto in età avanzata alla narrativa ma capace di recuperare il tempo perduto con innumerevoli romanzi (fra i tanti, 'Orto fascista'), ha avuto parole di elogio verso la scrittrice comascovaresotta: "Se non fossi a  conoscenza della storia personale di Anna, penserei ad un romanzo autobiografico, tale è la precisione e la profondità delle descrizioni. Per fortuna Anna ha seguito il mio consiglio. Come me, ha iniziato tardi a scrivere; quando venne alla presentazione di un mio romanzo a Gorla mi confessò che aveva un manoscritto nel cassetto ma non aveva il coraggio di pubblicarlo. Le consigliai vivamente di farlo, e per fortuna mi ha dato retta."

giovedì 14 dicembre 2023

Non bastano le scarpe d'oro



 




Ieri sera non sono bastate le scarpe d'oro del play Shahid (foto), né una partita da leccarsi i baffi di Brown (23 punti, 35 di valutazione, 5 su 8 da tre, 15 rimbalzi! foto), e neppure il gradito ritorno di Librizzi (foto), perché la Itelyum Varese basket ha perso anche ieri, in casa, contro gli olandesi del ZZ Leiden. Fuori per infortuni McDermott e Moretti, Varese cercava una vittoria non certo salvacrisi ma almeno incoraggiante, dopo la scoppola di Brindisi e il match di domenica prossima contro Milano, che presumibilmente ci porterà ancor più verso il fondo della classifica. Ma neppure la Fiba Europe Cup in questo momento ci è amica. Né è servito il caloroso pubblico giovanile, i ragazzi delle superiori che hanno occupato un po' di posti, altrimenti vuoti. Brown inaugura da subito la sua serata di grazia: tre bombe di fila, ma nonostante ciò gli olandesi sono avanti dopo il primo quarto: 18-19. Con l'infortunio a Moretti, Shahid e Librizzi fanno gli straordinari ma né l'uno né l'altro (e Librizzi con più giustificazioni, essendo giovane e convalescente) fanno faville. Nel secondo quarto il coach prealpino dà spazio agli italiani: Virginio, Ulaneo, Wolde ma sono dolori: Leiden scappa (20-31) e allora dentro il quintetto iniziale. Shahid pasticcia, perde palla, poi realizza una tripla ma comunque Varese risale la china, Hanlan comincia a carburare, una tripla anche per Young che fa valere i suoi chili. Fatto sta che a metà gara siamo avanti: 45-39. Fra gli ospiti desta ottima impressione Tajon Jones (in foto con Brown), ma si fanno valere anche Alex Gross (che per essere grosso è grosso) e il play capitano Ververs. Si riparte e la Itelyum resta avanti, soprattutto con le triple. L'osservato speciale Willie CS fa il suo onesto lavoro, che lo porterà ad un 16 di valutazione, 8 punti e 8 rimbalzi: minimo sindacale? Mah...Willie resta un po' un mistero. Comunque finiamo il terzo quarto ancora avanti: 66-58. Dai che ce la possiamo fare. E invece no. Gli olandesi ci credono, pressano, segnano. Brown (sino a quel momento perfetto) comincia a sbagliare pure lui, e così ecco il pareggio (72-72) a -5' dalla fine. E ora il Molten pesa davvero. Tripla di Willie, e forse questa resterà l'ultima sua immagine nella memoria dei varesini...forse. Jones è ispirato (finirà a 30 punti), una tripla di Young ci porta ancora avanti (77-73), poi 77-77, poi il sorpasso degli ospiti (77-79) e mancano 2'. Errori di qua e di là, Hanlan sbaglia quando non si dovrebbe sbagliare, mentre il Leiden trova la tripla giusta al momento giusto (77-82). Hanlan manofredda segna i liberi (79-82), gli olandesi sbagliano, Young ha nelle mani il tiro del pareggio, ma pareggio non sarà: 79-82. E qui cala il sipario.
Sarà utile la mano destra di Skylar Spencer (foto), il nostro nuovo lungo, per indirizzare il Molten dalla parte giusta? Vedremo domenica.
Intanto noi diciamo: forza Varese!       

mercoledì 13 dicembre 2023

Dico la mia su WCS


 

Dico la mia su Willie Cauley-Stein (foto dal sito della Pallacanestro Varese), il lungo della OJM Varese che al 99% sarà sostituito dal già arrivato Skylar Spencer. Se le statistiche hanno un senso, le sue valutazioni sono spesso state fra le migliori della squadra. Lui e Hanlan. E' stato servito poco sotto canestro. E' vero, alcune volte quando è spalle a canestro la ributta fuori, per il solito tiro da tre, ma non è certo solo colpa sua. Mi pare un po' un capro espiatorio. Certo, lui non dà l'impressione di dannarsi l'anima, appare svogliato e poco grintoso, ma spesso i lunghi hanno un andamento lento. Avrei atteso ancora un po' con lui.  

Il Calandari vi aspetta



 

Puntuale, da 69 anni a questo 2023, ecco il Calandàri dra Famiglia Bosina par ur 2024, annuario giunto al numero 69. Verrà presentato domenica 17 dicembre, alle ore 10, presso la sede dell’ANCE in via Cavour 32, a Varese.

Il Calandàri 2024 ha per copertina due lavori ad acquerello, del pittore Gabriele Tadini. Come da tradizione, il volume raccoglie scritti attinenti al nostro territorio, letto nel passato, ma anche nel presente e nel futuro. Hanno collaborato a questa edizione: Laura Aresi Pantaleo Luchetti, Dino Azzalin, Bruno Belli, Sauro Bellodi, Federico Bianchessi Taccioli, Matteo Bollini, Fausto Bonoldi, Antonio Borgato, Angela Borghi, Luca Broggini, Enrico Brugnoni, Alberto Cadonà, Gregorio Cerini, Silvano Colombo, Giulio Corgatelli, Paolo Costa, Fernando Cova, Marco Dal Fior, Sergio Di Siero, Roberto Fassi, Davide Galimberti, Amerigo Giorgetti, Roberta Lucato, Federica Lucchini, Simone Mambrini, Giuliano Mangano, Ezio Motterle, Lidia Munaretti, Alberto Palazzi, Luigi Panighetti, Antonio Romeo, Gianni Spartà, Chiara Zangarini, Ambrogina Zanzi e Carlo Zanzi.

Fra i contributi più interessanti, il Calandàri raccoglie un inedito diario di prigionia, scritto da Antonio Romeo fra il 1943 e il 1945. Giuliano Mangano ci parla del primo studio fotografico a Varese. Roberta Lucato ricorda i cento anni dell’autostrada Milano-Laghi. Sono solo tre esempi, ma davvero ricco è l’annuario bosino, nelle sue circa 400 pagine, che si concludono con l’attività della Famiglia Bosina, anno 2022-2023.

Carlo Zanzi, che da dieci anni cura il Calandàri, dopo averlo ricevuto in eredità da Ettore Pagani, così scrive fra l’altro nell’introduzione: “Con rinnovata soddisfazione presentiamo il numero 69 del nostro Calandàri, già con il pensiero al numero 70, che dovrà essere speciale. Ma per renderlo tale abbiamo una speranza: riuscire a ringiovanire la redazione. Vorremmo coinvolgere trenta-quarantenni che possano garantire la continuità di questo nostro annuario…”

L’incontro prevede anche uno spazio musicale, con gli Homo Faber.

 

martedì 12 dicembre 2023

Camoscio al sole



 

Grazie all'amico Enrico Piazza che mi ha inviato queste due belle foto, scattate stamani, martedì 12 dicembre, in cima al Monte Camoscio, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, Verbano completamente immerso nelle nebbie di dicembre, mentre il Camoscio è al sole.

lunedì 11 dicembre 2023

Auguri Alessandra


Felice compleanno alla mia amica, ex alunna Vidoletti e collega Alessandra, la ben nota 'cuoca di Avigno'.
 

domenica 10 dicembre 2023

Non che non ami il mare...


 

Non che non  ami il mare...per carità, anche il mare è richiamo all'infinito, al bello, a Dio. Ma non riesco a pareggiare i due piatti della bilancia.

Oggi è la giornata internazionale della montagna. Sono in festa. Rispetto al mare la montagna è più silenziosa...Ha un profumo più buono.  

Vita nei campi




 



Uno spiacevole imprevisto mi ha allontanato dalla mia tradizionale corsa in campagna a Castelleone. Ma quattro passi li ho fatti. E se c'è da scegliere fra il noto Mercato dell'antiquariato del centro in provincia di Cremona o la via dei campi, non ho dubbi. Preferisco il silenzio di un prato a due colori, il volo di un uccello non meglio identificato, il candore di un airone bianco, l'effetto stelline sull'acqua del canale. 
Mi accontento di poco? Meglio le bancarelle con gli oggetti antichi?
Il tanto delle mie modestissime foto non è poco...per me.