Uno spiacevole contrattempo mi ha impedito di essere presente ieri sera in Salone Estense, per stringere la mano non a Luca Floreani (assente per malattia) ma ai suoi familiari e ai tanti colleghi, docenti di educazione fisica che hanno onorato Luca, meritevole del Premio 'Enrico Ravasi', messo in palio dal CONI per riconoscere il valore di personaggi capaci di fare dello sport, dell'educazione fisica spazi essenziali per una vita migliore.
E allora mi lascio andare ai ricordi. Cominciando proprio da Enrico Chicco Ravasi, geometra sportivo, per molti anni presidente del CONI varesino, che conobbi una prima volta nel lontano 1970. Ero in terza media, meritai l'accesso alle finali nazionali dei Giochi della Gioventù di ginnastica artistica. In partenza per Roma, fummo radunati in Sala Campiotti alla Camera di Commercio, dove proprio Ravasi ci salutò e ci diede la divisa di Varese. Ci ritrovammo 40 anni dopo, al Panathlon, a ricordare quei favolosi anni Settanta.
E ora Luca Floreani, un docente appassionato e competente, generoso e profondamente convinto della sua missione di educatore attraverso lo sport. Alcuni anni fa mi contattò perché, come docente a Scienze Motorie all'Università dell'Insubria, era alla ricerca di un tutor per un suo alunno. Mi sentii onorato che avesse pensato a me per quell'incarico.....E mentre sto scrivendo l'amica Linda mi comunica che Luca è morto. La sua malattia era molto grave, la notizia era attesa, non così presto.
Nella mia debole fede, non mi resta che la preghiera.
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