In verità solo un giocatore di Milano (erede delle scarpette rosse del Simmenthal) aveva le scarpe simil rosso, un arancio Molten (foto) e per il resto tante scarpe bianche, ma alla fine gli alluci di Varese sono stati maltrattati. Ma per poco. E allora brucia anche di più. Perché si temeva una sconfitta sonora e invece...Intanto per Varese c'era da osservare per la prima volta in campo il nuovo lungo Skylar Spencer (eccolo in fase di preriscaldamento con le cuffie alle orecchie), e poi si inizia subito male, con i fischi sonori a coach Bialaszewski (foto). Ma io dico: se c'è da fischiare aspettiamo la fine, non mettiamolo subito in condizioni psicologiche deficitarie, quando deve dirigere una partita così sentita. Niente, fischi a lui. Infortunato Young si rivede McDermott nel quintetto. Milano fa paura ma la OJM non trema, soprattutto Brown che inizia con le bombe. Entra anche Librizzi, reggiamo: 18-17. Secondo quarto: Melli lascia il posto all'ex varesino Caruso (accolto da appalusi) che giocherà a lungo, e qui l'Olimpia scappa, e si teme già la rottura dell'equilibrio: 20-31! E invece no, Varese non ci sta e risale, tripla anche di Librizzi, e Brown. I migliori da noi appaiono, come quasi sempre, Hanlan e Brown. Vi è da dire che Shahid (foto) se la cava bene. E il nuovo Spencer? Senza infamia e senza troppe lodi. Un triplone da altezza siderale di Shahid ci manda all'intervallo lungo in parità: 39-39. Milano non è poi sta gran Milàn. Terzo quarto: la OJM parte a spron battuto: 45-39. Milano replica all'istante: 45-45. Librizzi la mette ancora da tre e il Palazzo esulta. Viene fischiato ad Hanlan (foto) uno sfondamento inesistente, terzo fallo per lui, pubblico inviperito. Finalmente si sblocca McDermott con una tripla, terza schiacciata di Spencer, ma dall'altra parte i rossi menghini hanno uno Shields stratosferico, Melli un po' fiacco, sulla sufficienza gli altri. Triplone di McDermott e andiamo all'ultimo intervallo avanti: 57-56. Ultima fatica, con la speranza nel cuore dei tifosi prealpini. Milano mette in campo un quintetto di grattacieli, noi facciamo quello che possiamo. Eppure non molliamo. Però solito errore: a parte la soluzione oltre l'arco, ma abbiamo anche troppa fretta di concludere, mentre ci vorrebbe un po' più di pazienza. La partita prosegue in equilibrio: 59-61 a -8', 64-64 con tripla di Hanlan a - 5'30". Erroraccio di Spencer da sotto, Wolde sbaglia e non è una novità, Ennesima bomba di Shields (25 punti) che per fortuna esce per raggiunti limiti di stanchezza. 68-70 con due punti di Spencer quando manca un minuto. A questo punto, l'attimo della freddezza, Hanlan (fra i migliori sino a quel punto) fa due identiche forzature, zac zac, una di seguito all'altra: si butta nel cuore dell'area, difesa dai giganti di Milano, un muro che cerca goffamente di scalare ma impatta miseramente. Varese deve fare fallo ma Milano è glaciale: 4 su 4 nei liberi da parte di Tonut. Superfluo time-out del nostro coach a 8 secondi dalla fine, sul 68-74. Due punti di McD e finisce 70-74.
Perdere era previsto. Così fa più male.
Ma comunque, speranzosi, rinnoviamo il nostro incitamento (anche perché Milano ha vinto ma non ha certo stravinto): forza Varese!
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