domenica 17 dicembre 2023

Alluce schiacciato dalle scarpette rosse


 





In verità solo un giocatore di Milano (erede delle scarpette rosse del Simmenthal) aveva le scarpe simil rosso, un arancio Molten (foto) e per il resto tante scarpe bianche, ma alla fine gli alluci di Varese sono stati maltrattati. Ma per poco. E allora brucia anche di più. Perché si temeva una sconfitta sonora e invece...Intanto per Varese c'era da osservare per la prima volta in campo il nuovo lungo Skylar Spencer (eccolo in fase di preriscaldamento con le cuffie alle orecchie), e poi si inizia subito male, con i fischi sonori a coach Bialaszewski (foto). Ma io dico: se c'è da fischiare aspettiamo la fine, non mettiamolo subito in condizioni psicologiche deficitarie, quando deve dirigere una partita così sentita. Niente, fischi a lui. Infortunato Young si rivede McDermott nel quintetto. Milano fa paura ma la OJM non trema, soprattutto Brown che inizia con le bombe. Entra anche Librizzi, reggiamo: 18-17. Secondo quarto: Melli lascia il posto all'ex varesino Caruso (accolto da appalusi) che giocherà a lungo, e qui l'Olimpia scappa, e si teme già la rottura dell'equilibrio: 20-31! E invece no, Varese non ci sta e risale, tripla anche di Librizzi, e Brown. I migliori da noi appaiono, come quasi sempre, Hanlan e Brown. Vi è da dire che Shahid (foto) se la cava bene. E il nuovo Spencer? Senza infamia e senza troppe lodi. Un triplone da altezza siderale di Shahid ci manda all'intervallo lungo in parità: 39-39. Milano non è poi sta gran Milàn. Terzo quarto: la OJM parte a spron battuto: 45-39. Milano replica all'istante: 45-45. Librizzi la mette ancora da tre e il Palazzo esulta. Viene fischiato ad Hanlan (foto) uno sfondamento inesistente, terzo fallo per lui, pubblico inviperito. Finalmente si sblocca McDermott con una tripla, terza schiacciata di Spencer, ma dall'altra parte i rossi menghini hanno uno Shields stratosferico, Melli un po' fiacco, sulla sufficienza gli altri. Triplone di McDermott e andiamo all'ultimo intervallo avanti: 57-56. Ultima fatica, con la speranza nel cuore dei tifosi prealpini. Milano mette in campo un quintetto di grattacieli, noi facciamo quello che possiamo. Eppure non molliamo. Però solito errore: a parte la soluzione oltre l'arco, ma abbiamo anche troppa fretta di concludere, mentre ci vorrebbe un po' più di pazienza. La partita prosegue in equilibrio: 59-61 a -8', 64-64 con tripla di Hanlan a - 5'30". Erroraccio di Spencer da sotto, Wolde sbaglia e non è una novità, Ennesima bomba di Shields (25 punti) che per fortuna esce per raggiunti limiti di stanchezza. 68-70 con due punti di Spencer quando manca un minuto. A questo punto, l'attimo della freddezza, Hanlan (fra i migliori sino a quel punto) fa due identiche forzature, zac zac, una di seguito all'altra: si butta nel cuore dell'area, difesa dai giganti di Milano, un muro che cerca goffamente di scalare ma impatta miseramente. Varese deve fare fallo ma Milano è glaciale: 4 su 4 nei liberi da parte di Tonut. Superfluo time-out del nostro coach a 8 secondi dalla fine, sul 68-74. Due punti di McD e finisce 70-74. 
Perdere era previsto. Così fa più male.
Ma comunque, speranzosi, rinnoviamo il nostro incitamento (anche perché Milano ha vinto ma non ha certo stravinto): forza Varese!

Nessun commento:

Posta un commento