ph valentina zanzi
Jurenito,
poliedrico e talentuoso cantautore polistrumentista cremasco, torna come ogni
anno (da cinque anni a questa parte) con il suo lavoro e il suo nuovo disco.
Dopo Forty, 41, Tea for Two e For Free ecco Squares (Quadrati), che si trovano
nella bella copertina firmata da Valentina Zanzi, due quadrati, 4 più 4 lati,
44 anni, che è l’età dell’artista. E quattro sono i brani incisi, che sono un
riconosciuto omaggio (owed to) a Gabby Pahinui and the hawaian slack-key guitar
legacy, John Prine, Ry Cooder, Dennis Wilson, Neil Young, The Pink Floyd,
Motorpsycho, Keith Richards e Marty Stuart. Quattro brani nei quali Jurenito
(autore di tutte le musiche, mentre le parole in inglese raccolgo anche il
contributo di Valentina Zanzi) si diverte a saltellare fra svariate chitarre
acustiche, il basso, la Telecaster, chitarre elettriche e lap steel guitar, con
Alessandro Caproni al sax, mentre la voce si adatta al variare dei brani.
‘Squares’ è stato registrato e mixtato nell’inverno del 2021 presso Arata
Recording House, masterizzato in aprile da Peter Bassi. Lo studio varesino di
Guido Zanzi si è aperto per alcune fasi della registrazione. Detto della forma,
veniamo alla sostanza. Si comincia con ‘Far from my shore’ (Lontano dalla mia
riva), caratterizzato da un continuo arpeggio, sottofondo a volte sin troppo
invadente. E’ la descrizione del piacere di una vita ‘semplice’, fatta di
musica, del ricordo del mattutino -abbandonato per castità- sapore del tabacco,
di un divano che regala sensazioni da sultano…’quindi, per cortesia,
tenetevi lontano dalla mia riva’. La musica resta, nel testo, grande
protagonista: ‘La musica ascoltata, suonata, collezionata, cercata, buttata,
mi ha mantenuto in forma…’
Il
secondo brano è quello che dà il titolo all’album: ‘Squares’ (Quadrati). E qui
ci troviamo di fronte al pezzo più impegnativo, dieci minuti di musica con un
testo altamente ermetico: ‘Il quadrato è la risposta a queste storie fatte
di sole domande. La rivoluzione dei quadrati contro la rivendita delle anime…’
Un lungo, pregevole assolo di chitarra elettrica ci ha riportato i suoni dei
Dire Straits, con la golden guitar di Mark Knopfler, ma anche tracce di Neil
Young. Cambio di suggestioni della terza traccia, ’44 Mornings’ (44 Mattine). E
qui anche la voce di Jurenito cambia, diventa roca forse per modellarsi al Kris
Kristofferson di ‘Here comes that rainbow again’. Nel testo nostalgici ricordi
di un bacio e, nel dialogo con la morte, l’ammissione di un cuore abbandonato:
‘…ricordo del suo bacio…la mia mente piangeva, non riuscivo a focalizzare
quell’immagine…Oh, Signora morte, portati via la mia testa ma lascia qui questo
cuore abbandonato…’
Si
corre veloci verso la fine, con la quarta traccia, ‘Overlaid’ (Stratificato), a
mio avviso quella con il testo più riuscito e la musica che meglio corrisponde alle
parole. Una storia d’amore, un incontro, il bisogno di non essere divisi,
l’amore che stratifica: ‘Siamo entrati qui divisi, con le vene pulsanti…Non
riusciamo ad immaginarci divisi e mi fai sentire come stratificato…Lasciaci
solo un briciolo di estate da farci abbracciare, quattro muri bianchi, finestre
ombreggianti e tutto il resto è cancellato…’ Si passa dal country alla
musica hawaiana (nuovo amore di Jurenito), domina la lap steel guitar.
Di
disco in disco, Jurenito dimostra la sua ampia cultura musicale, il suo bisogno
di rinnovarsi, di sperimentare. ‘Squares’ è un lavoro convincente, che può
essere ascoltato gratuitamente in streaming. Chi invece vuole ascoltarlo
offline, metterlo su cd, lettore MP3 o chiavetta, avere il booklet con testi e
foto originali dovrà pagare 8 euro (https://jurenito.bandcamp.com/album/squares)