venerdì 25 settembre 2020

La Grande Varese


 

“Sono trascorsi novant’anni da quando Varese, città dal 1816, è diventata grande. Porta infatti la data del 24 novembre del 1927 il Regio Decreto numero 2247 che stabilì l’aggregazione al nuovo capoluogo di provincia di nove disciolti comuni confinanti. Entrarono nella municipalità varesina gli abitanti dei comuni di Bizzozero, con le cascine di Santa Maria Maddalena, Bobbiate, con Schiranna, Capolago, Induno Olona, con Olona e Bregazzana, Lissago, con Calcinate degli Orrigoni, Masnago, Sant’Ambrogio Olona, con Robarello, Santa Maria del Monte, con la Prima Cappella e la cascina Morona, e Velate, con Oronco, Avigno, Fogliaro e Rasa. Due anni dopo, nel 1929, entrò a far parte del territorio comunale anche Calcinate del Pesce, con le frazioni di Gaggio, Gudo e Mustonate…Il 25 ottobre del 1950, un anno dopo un referendum popolare, Induno Olona riacquistò l’autonomia comunale perdendo però la frazione di Bregazzana, che decise di restare legata a Varese…”

Così inizia il libro di Fausto Bonoldi che, già pronto nel 2017, per varie ragioni esce solo ora, ma resta un bel regalo per i varesini. Bonoldi, appassionato cultore e scrittore del nostro territorio, l’Adamollo del terzo millennio, vede finalmente concretizzata la sua fatica, sponsorizzata dal Comune di Varese, che ha scelto la penna giusta per la bisogna. Scrivono il nostro sindaco Davide Galimberti e l’assessore alla partecipazione e alle politiche giovanili Francesca Strazzi, nell’introduzione: “Care varesine, cari varesini, novant’anni fa la nostra città è diventata grande, con l’aggregazione al centro storico e alle sue sei castellanze di nove comuni viciniori, ridotti a otto quando, nel 1950, Induno Olona decise di riacquistare la propria autonomia. Da allora, e soprattutto nel dopoguerra, la città più vasta è cresciuta al suo interno: un notevole sviluppo edilizio, non sempre ben regolato, ha progressivamente colmato gli spazi e ridotto le distanze tra il vecchio borgo, le castellanze e i rioni (i comuni aggregati) anche con la nascita di nuovi quartieri residenziali…Siamo certi che i lettori, riconoscendosi nella porzione di città che sta sotto il proprio campanile, saranno invogliati a conoscere anche tutte le altre, ciascuna con i suoi monumenti, la sua storia e i principali personaggi che ne sono stati protagonisti. Con l’auspicio che la conoscenza serva ad accrescere l’amore per una Varese che tutti insieme possiamo rendere migliore.”

Ecco allora, a disposizione dei varesini, questo agile volume, immagini (foto d’epoca e foto attuali, di Fausto Bonoldi) e testo, con precisa documentazione della storia delle castellanze varesine (Biumo Inferiore, con Belforte, Valle Olona e San Fermo, Biumo Superiore, Bosto, Cartabbia, Casbeno e Giubiano) più i rioni già elencati, annessi al centro storico nel 1927. Il progetto grafico e l’impaginazione sono di Mauro Manzardo.

Fausto Bonoldi, giornalista de La Prealpina in pensione, da anni pubblica online, su Facebook, le sue ricerche su Varese, città amata.   

 

 

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