mercoledì 31 agosto 2022

Valore


Noi valiamo meno di quando ci sentiamo gasati, e più di quando siamo depressi.

Noi valiamo più del silenzio degli invidiosi, e meno delle parole degli adulatori.

Noi, comunque, valiamo...e il plurale non è maiestatis.
 

martedì 30 agosto 2022

Le strade oscure di Andrea Fazioli

 




Torna in libreria Andrea Fazioli e lo fa insieme all'amico Elia Contini, l'investigatore che non sbaglia mai. "Non è esatto" direbbe Elia, facendo il verso ad una nota pubblicità del Carosello d'antan. "Anch'io ho commesso un errore, non ho mai usato la brillantina Linetti." In verità non sappiamo se Contini sia calvo oppure no, sappiamo che il suo 'inventore' i capelli ce li ha, è un amante della bici, vive a Bellinzona ma è molto legato a Varese. Andrea Fazioli vinse il Premio Chiara Giovani nel 1998, prima edizione, è presidente della Giuria del Chiara inediti e viene spesso nella Città in un Giardino, in compagnia del suo quieto investigatore, un po' filosofo un po' pigro, un po' svizzero un po' italiano. Fazioli ha già pubblicato molti volumi e, fra gli scrittori svizzeri di lingua italiana, è fra i più noti e meritevoli di citazione, nonostante la sua (relativamente) giovane età. Non ho ancora letto il romanzo (è appena uscito) ma, per stare al vecchio Carosello: "Io, a scatola chiusa, compro solo Arrigoni...e Fazioli!"

C...o e c.....ni


 

Ieri sera ho visto il film del 2020 di Aldo, Giovanni e Giacomo 'Odio l'estate' e mi sono divertito. Fa anche pensare. Ho notato la grande abbondanza, anche da parte delle attrici, delle parole poco ortodosse c...o e c.....ni. Anzitutto mi direte: 'Perché non le scrivi chiaramente, visto che si capisce benissimo di che termini si tratta?' Già...non so..è un po' come per il nudo, un conto è il nudo integrale ed esplicito e un conto sono gli abiti succinti che lasciano intravvedere. A parte ciò, non sono qui certo a fare il moralizzatore, anch'io uso questi termini nei miei romanzi (soprattutto il primo per la verità) e rendono bene l'idea. Del resto ho visto di recente un film con Alberto Sordi degli anni Settanta e anche in quel caso non si lesina con tali parole. In una scena memorabile al Pronto Soccorso, il medico (dopo aver fatto la lavanda gastrica alla moglie di Sordi perché aveva cenato lautamente) dice: "Toglietemi una curiosità. ma si può sapere che c...o avete mangiato?" Mi permetto solo di far notare l'uso improprio, da parte delle donne, del secondo termine qui menzionato. 

Matteo Littles Piccoli


 

Qualche giorno fa in un mio post parlavo di Gianluca Piccoli, mio ex alunno alla Vidoletti, arrivato a Varese a dar manforte, a centrocampo, al Città di Varese in serie D: parlo di calcio. Ebbene, non posso non citare oggi il fratello Matteo. Non è stato mio alunno ma alunno Vidoletti sì, giocatore di basket professionista, arrivato quest'anno in A2 alla Vanoli Cremona. Ricordo ancora una sfida di fine anno a basket prof-alunni: il malcapitato prof. Enrico Piazza, che curava Matteo, si prese una involontaria gomitata alla gabbia toracica, con dolore per un certo numero di giorni. Purtroppo non vedremo Matteo a Varese perché Cremona è in A2.

Buon campionato ai due fratelli, Piccoli solo di cognome!!!!!

lunedì 29 agosto 2022

Acinque Ice Arena


 




Da oggi, lunedì 29 agosto, riprende ufficialmente l'attività agonistica del palazzo del ghiaccio varesino, già PalAlbani, PalaWhirpool e da oggi Acinque Ice Arena, intitolazione commerciale che unisce gli artefici del progetto (ACSM e AGAM) più il Comune di Varese. Due anni di attesa, un completo rifacimento dell'impianto (ghiaccio e piscina) e stamani le prime pattinate dei giovanissimi aspiranti pattinatori e hockeisti, con l'aggiunta dell'esibizione di Matteo Bianchi, parlamentare leghista, ex praticante dell'hockey. Presenti molte autorità, a dar risalto a questo momento che alcuni dei presenti hanno definito storico. Entro la fine di settembre, inizio completo, con accesso al pubblico e utilizzo anche della rinnovata piscina. Presenti, fra gli altri, il sindaco Davide Galimberti, il vicesindaco Ivana Perusin, Paolo Soldani (AD di ACSM-AGAM), gli assessori Civati e Malerba e il già citato Matteo Bianchi. 
Profumo di legno nuovo e aria fresca di ghiaccio, luci e luccichìo dello scivoloso pavimento, che ospiterà anche le gesta dei Mastini. 

domenica 28 agosto 2022

I diari di Edvige


 







Il parco di Villa Toeplitz ha ospitato sabato scorso una interessante pièce teatrale, iniziativa culturale di Coopuf, con la collaborazione del nostro Comune, del Museo Castiglioni, della Fondazione Comunitaria del Varesotto e di Clio, laboratorio teatrale di Anna Bonomi. Titolo: 'I diari di Edvige'. La storia: Edvige Toeplitz, moglie di Giuseppe, proprietario della Villa e del parco (oggi parco pubblico), intervistata da una dipendente della Banca Commerciale Italiana, morto ormai il marito, rievoca la bella vita in Villa, mentre Varese vive il dramma della Seconda Guerra Mondiale e la sessantenne Edvige è 'reclusa' nella bella villa di Sant'Ambrogio Olona. Ottima la recitazione di Anna Di Pasquantonio, Aurora Scarpolini, Rossana Righi e Massimo Rolandi. Alla tastiera Alessandro Cerea, il poliedrico Andrea Minidio ha cantato romanze di fine Ottocento.  

Osservo e penso


 

Soprattutto da una ventina d'anni a questa parte amo osservare la gente. Sono alla Esselunga con Carla, lei compra, io appoggio i gomiti al carrello, osservo e penso. Siamo in centro con Carla? Lei guarda le vetrine, fa shopping, io guardo la gente, fermo in piedi o seduto da qualche parte. Siamo in una nuova città? Carla guarda le novità di quel luogo io, dopo rapida occhiata, preferisco osservare la gente. Anzitutto delle persone si nota l'aspetto fisico, il vestiario, le movenze. Ma ogni tanto rubo qualche frase, qualche espressione particolare, segni di nervosismo, atteggiamenti pazienti, gesti d'affetto. E devo ammettere che - almeno qui - con gli anni ho fatto progressi, miglioramenti sul fronte dell'umanità. Anni fa era più facile che mi sentissi su un'altra barca, oggi la barca è la stessa, lo sguardo comprende, asseconda, a volte condivide, intuisce, accetta, simpatizza. 

Ecco, se mi vedete ritto in piedi o seduto, silenzioso, appoggiato da qualche parte, con un debole sorriso, significa che sto simpatizzando. 

sabato 27 agosto 2022

L' Atala di papà Mario


Mio papà Mario non è mai stato un ciclista appassionato come me, ma ha utilizzato la bici  da giovane soprattutto per lavoro. La sua prima bici fu un Bianchi non da corsa, la classica Bianchi nera superpesante, che pagò 7500 lire. A metà anni Sessanta, prima che in casa nostra arrivasse la prima auto, una Fiat 750 usata, comprò una Gloria, che usai molto anch'io. Poi basta bici sin dopo la pensione. 

La sua ultima bici è stata una Atala rossa, presumibilmente dei primi anni Ottanta. Non dimentichiamo che l'Atala è stata la bici di Luigi Ganna, in sella alla quale vinse la prima edizione del Giro d'Italia, nel 1909.

Mio padre Mario è andato in bici sino a 93 anni, un record che vorrei emulare. Ora la sua Atala è da me e mi pare giusto: dei miei fratelli sono certamente quello che ha percorso più km in bicicletta, non so quantificarli ma migliaia e migliaia. Ieri l'ho utilizzata per andare alla Esselunga. Ha quattro rapporti, il più leggero dei quali è comunque molto duro. Le componenti di metallo sottile (carter, parafanghi...) un po' ballano e cantano una melodia che non può non essere triste, visto che sull'Atala ci pedalo io ma non può più farlo mio papà. 
 

1885...e via a pedalare

 



Sulla mia nuova bici, dove il telaio incontra il manubrio, si legge la scritta 'Anno di fondazione 1885 - Milano, Via Nirone 7'. E' una scritta che devo leggere per forza, proprio davanti ai miei occhi, quando sono chino e intento  a pedalare. Stamani mi ha aiutato. Ero stanco ma ho letto, stavo seduto su una bici che ha il marchio di fabbrica che regge da più tempo, una bici che è stata di Giovanni Gerbi (il diavolo rosso), Giuseppe Olmo, Costante Girardengo, Fausto Coppi, Felice Gimondi, Moreno Argentin, Gianni Bugno, Ivan Gotti, Stefano Garzelli, Marco Pantani...Oggi Primoz Roglic e Wout Van Aert, tanto per citare i più noti. 

Dovevo reagire...1885...via a pedalare! 

giovedì 25 agosto 2022

Alla fin fine



 Alla fin fine io scrivo romanzi per incontrare un po' di amici. E' un modo come un altro per popolare la solitudine.

mercoledì 24 agosto 2022

Bilocale in affitto














 Affitto bilocale arredato in via Vico 29, a 100 metri dal parco di Villa Toeplitz, a Sant'Ambrogio Olona.

Chiama 338.6806423

martedì 23 agosto 2022

Gianluca: dal ping pong al Varese calcio


 

La famiglia Piccoli, a dispetto del cognome, è stata ed è grande nello sport: la mamma è stata pallavolista da nazionale, il papà buon giocatore di calcio e allenatore, ed ecco i figli, Matteo (ottimo nel basket) ed il qui fotografato Gianluca, mio alunno alla Vidoletti, che è tornato al Varese calcio dopo una carriera da calciatore professionista. Nella foto in alto, secondo da destra, rappresentante della scuola media di via Manin alle provinciali di tennis tavolo (con lui, primo a sinistra, anche Alex Andreoni, facente parte della nazionale di Para ice hockey), e qui sopra con la sua nuova maglia biancorossa. Forza Varese! Forza Gianluca!

Gimbo il gasato


Amo l’atletica leggera, ho seguito i recenti campionati europei e spesso gioito per le imprese azzurre, in particolare quella del varesino di adozione Pietro Arese nei 1500 metri. Gianmarco Tamberi, pure vincitore nel salto in alto, non mi sta simpatico. Perché? E’ - a mio avviso – quello che si suole definire un gasato. Ebbene? Perché ne parli? Chissenefrega… Già, e soprattutto non importerà nulla a Gimbo, che ha migliaia di estimatori ed è osannato dai più. Il mio dire è solo per affermare un concetto: la potenza del sentimento. Per me Gimbo è un gasato, non mi interessa la sua vittoria, non la valorizzo, avrei preferito la vittoria di Frassinetti, e questo nega l’oggettività, cioè il fatto che Tamberi resti il miglior saltatore in alto italiano di tutti i tempi. E’ oggettivo, ma la soggettività prevale e per me Tamberi vale poco. Un falso storico, una certezza sentimentale. Ciò lo dico anche pensando a me: a quanti sto antipatico? Quanti quindi non valorizzano ciò che sono, anche se (forse) oggettivamente valgo qualcosa?

Che fare? Dovremmo forse curare il nostro modo di mostrarci, per ingraziarci la gente? Non credo. Magari potremmo limare alcuni eccessi. Questo si può fare.    


 

Imparare e disimparare

                                              Quando il cervello era una spugna...e tratteneva...


Quelli che non amano perdere tempo e sono convinti di poter sfruttare ogni attimo, sostengono che ogni giorno dovrebbe portare un nuovo apprendimento, ogni giorno bisognerebbe imparare qualcosa di nuovo! Per parte mia mi ritengo già fortunato se ogni giorno non disimparo qualcosa di vecchio!
 

venerdì 19 agosto 2022

Mamma Ines


 

Estate 1970, Firenze, in viaggio verso l'Isola d'Elba. 14 anni dopo, il 19 agosto, mia mamma Ines sarebbe morta. 

38 anni dopo sono qui, a cercare con una foto e qualche parola di trovare ciò che mi è stato tolto. 

giovedì 18 agosto 2022

Pietro il grande


 

Mai medaglia di legno appare oggi più splendente!!! Pietro Arese è arrivato quarto nella finale dei 1500 ai Campionati europei di atletica leggera di Monaco, una gara superba, migliorato di due secondi il suo personale, un 3'35" che lo colloca quarto italiano di sempre sulla distanza. E' ora di finirla di considerare solo chi vince una medaglia.

Immagino la soddisfazione del suo allenatore, il varesino Silvano Danzi.

Pietro il grande ha solo 23 anni, le medaglie arriveranno ma il salto di qualità è netto: grandissimo!

Con Pietro, alle 21.05

                                                                                      ph carlozanzi
 

Nel 1971 avevo 15 anni e già amavo lo sport e lo seguivo alla tele. Non persi i Campionati europei di atletica leggera di Helsinki e seguii con passione le gesta di Francesco Arese detto Franco, già calvo (pareva un vecchietto) ma abilissimo a vincere la finale dei 1500. Ebbene, a  51 anni di distanza un altro Arese, Pietro, che non è parente di Franco, non è calvo e non sembra un vecchietto (ha 23 anni) sarà in finale nei 1500 agli europei di Monaco. Varesino di adozione, allenato dal varesino Silvano Danzi, Pietro ci aspetta stasera davanti alla tele alle 21.05.

Si ripeterà il miracolo di Helsinki?

Forza Pietrooooooooooooooooooooooooooooooooooo   

mercoledì 17 agosto 2022

Ci voleva

 

 

Come un indiano all'arrivo dei monsoni, accolgo con gioia la pioggia, a torso nudo e con le braccia  aperte mi lavo con questo dono dal cielo.

Varese, già pisciatoio d'Italia, nota per le sue piogge abbonanti, gialla per la recente siccità, ringrazia.  

La pallina di caffè


Un cucchiaino di caffè che finisce in un barattolo di zucchero, si fa una pallina con il cucchiaino, si offre ai nostri bambini: il prologo del piacere, cioè che forse diventerà un sollievo quotidiano, qualche secondo per sopportare meglio. Oggi la pallina è per i miei nipoti, prima la facevo alle mie figlie, i miei genitori la regalavano a me, forse i miei nonni la proponevano a mio padre e a mia madre, non lo so. Una piccola pallina di caffè.
 

Ciao Pierluigi


 

Eravamo diventati vicini di casa da tre mesi ma Pierluigi Corbetta lo conoscevo da  tempo,  da quando lo avevo intervistato in merito alla sua attività lavorativa, un'avviata fabbrica di coppe, medaglie, trofei, targhe. Quando aveva saputo che sarei venuto  ad abitare vicino a lui, mi regalò un paio di bottiglie di vino. "Assaggia, questo è buono!" mi disse, e aveva ragione. E di lui ricordo la grande passione per la bicicletta, un amore che ci univa, il suo rammarico per non poter più pedalare, dopo tanta strada percorsa, salite, discese, pianure. Con la moglie Alberta lo vedevo spesso frequentare la vita culturale della nostra cara Varese, e venivano  a trovarmi anche alle presentazioni dei miei libri. Sono vicino alla moglie Alberta, alla sorella Anna Maria (che conobbi tanti anni fa al Gruppo Missionario Decanale), ai figli Paolo e Adalisa, ai nipoti. 

I funerali di Pierluigi sono in programma venerdì 19 agosto, ore 15.30, nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio Olona. 

martedì 16 agosto 2022

La paura della morte


 

All'ora di pranzo, oggi, ho sentito un passaggio del discorso che Alberto Angela ha tenuto, davanti alla salma di suo papà Piero. Parlava della morte. Ha detto che la paura della morte è la paura peggiore di ogni uomo, e che suo padre gli ha dimostrato che si può vivere la morte non dico senza paura, ma con serenità, senza esserne sopraffatti. 

Sì, la paura della morte è la PAURA di ogni uomo. Del resto la morte è necessaria. Non si potrebbe finirla diversamente. Chi poi è genitore vive un'altra preoccupazione, derivante da un senso di colpa genitoriale: hai obbligato tuo figlio ad affrontare la morte. Ogni genitore si augura di poter dimostrare al figlio ciò che ha dimostrato Piero: la morte fa paura, ma la si può affrontare. 

Come spesso capita a personaggi televisivi che se ne vanno, Piero Angela in questi giorni è stato lodato sino agli eccessi, non amo queste esagerazioni, preferisco un ricordo più verosimile: pregi e difetti. Credo però che Alberto debba ringraziare suo padre per l'esempio finale che gli ha dato. Infatti lo ha ringraziato.

Monte San Giorgio


 


Monte San Giorgio, patrimonio mondiale dell'Unesco, vista sorprendete, poca auto da Varese, un'ora e mezza a salire, un'ora a scendere, ottima gita per una mattina diversa. 


domenica 14 agosto 2022

La notte dei poeti n° 34


 



                                                                                                ph carlozanzi

Nella riposante atmosfera del Faido, accolti come sempre con affabilità dal poeta Dino Azzalin e dalla gentile e graziosa consorte, si è svolta ieri sera, sabato 13 agosto, la 34esina edizione della Notte dei Poeti. Il tramonto, la sagoma scura del Monte Rosa, le prime stelle e la luna, un clima ideale per accogliere come da tradizione le letture della primadonna di questo evento: la poesia. Serata che ha preso le mosse grazie a Nicola Crocetti. Il noto editore, diciamo pure il più importante editore di poesia italiano, preceduto da un video, ha parlato di questa nuova, entusiasmante avventura, nata grazie al cantante pop Jovanotti. Non tutti sanno che il Jova è esperto di poesia, la legge da sempre, e propose tempo fa a Crocetti un libro, un' antologia di poesie agile, da leggere in spiaggia, da proporre a tutti, anche ai giovani che lo seguono come cantante di successo. Crocetti accettò la sfida ed ecco il libro, 'Poesie da spiaggia', oltre 100 liriche di autori di tutto il mondo, la metà scelte dall'artista e l'altra metà dall'editore, che mastica poesia da 50 anni. Ecco il libro ed ecco il successo, migliaia e migliaia di copie vendute, la poesia che finalmente esce dalla nicchia e incontra il vasto pubblico. "La poesia non si vende perché nessuno ne parla, perché non va in televisione, e se non vai in televisione non esisti" ha detto Nicola Crocetti, con sincerità. E via con la lettura della meravigliosa Itaca di Kavafis, e l'intervento dei tanti poeti presenti, il buio della notte sempre più fitto, illuminato da qualche lampada e dalla passione per la forza della parola, strumento per dire e non dire, per comunicare ciò che resta sempre anche un po' mistero.